Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

Livio qui le deche sono tutte, ¶ e quelle di

e 'l Cieco ¶ autenticati sono, et io con seco

s'oggi in Cielo sono santi, ¶ non l'han

la buccia, ¶ rendendo un sòno tutto contrafatto. ¶ Ma Berta

Carlo e' duodeci baroni ¶ sono, for che la stirpe

Ecco 'l Danese al sòno di trombetta ¶ con l

è 'l polvino, il sòno, il grido, il strepito

che queste scroie ¶ bastanti sono d'arder mille Troie

Percosse 'l ciel un sòno via mischiato ¶ di varie

minimo soggiorno: ¶ tutti scacciati sono a la mal ora

lor aggradevole, ¶ al cui sòno que' volti, anzi Luciferi

valore, ¶ di qual effetto sono le sue Frezze, ¶ pel

l fiore. ¶ 57. ¶ Né al sòno di tal voce, né

meraviglia se 'l gran sòno ¶ di lor sentenzie in

sentenzie in tanto pregio sono? ¶ Narrazione ¶ 3. ¶ Milon, dopoi che

ché, mentre l'aure sono quete, ¶ vorrebbe oltra passar

gli danno, le qual sono tanto acute ¶ al cor

Anzi son mei. - Non sono -; e su la terra

adulterio ¶ tal che smarite sono l'arti vetere. ¶ Veggio

pur son gagliardo, ¶ ma sono per cavar il cuor

torti ¶ ognor fatti mi sono, e nondimeno ¶ soffersi lor

di santi d'oggi, sono be' destrieri; ¶ le celle

il coco - e quivi sono ¶ venuto, acciò ch'al

li quali, se rarissimi sono (risguardato il numero loro

e deffensione mia io sono intento. S'io pongo

malevolenzia, di mie calumnie sono seminatori. Ma di molto