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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Giuseppe Marotta, L'oro di Napoli, 1947

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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1947
si affacciarono appena, si sono messi a chiamarmi, proprio
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niente nel momento giusto, sono un uomo sbagliato e
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che portano a Musocco sono vecchi e malconci, strepitano
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cuore mi accorgo che sono arrivato, eccomi. Anche quando
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di non accorgermene; ora sono qui solo per lei
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Ma forse non ci sono città e villaggi di
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si ignorano e non sono che perduta materia, schegge
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di Napoli questa pazienza. ¶ Sono molto antichi i “sette
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il cameriere grasso. ¶ «Non sono eminenza» dichiarò il cugino
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bacio le mani.» ¶ «Non sono monsignore.» ¶ «E pazienza. Con
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mamme in realtà non sono che nel ricordo dei
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Proprio voi! Per questo sono nati e li ho
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è così delicato... ci sono tante vedove con figli
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mia madre. «I tempi sono duri. Da domani non
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uomo, Concetta... ma sì, sono assolutamente tranquilla per ciò
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ha dovuto uscire: io sono la cameriera, Concetta»; e
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la casa. Aspetta, io sono contenta lo stesso, finché
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possibile?» ¶ «Certo» risposi «non sono un ragazzo»; ed effettivamente
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a me stesso! Io sono sempre stato il mio
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Le vie di Napoli sono insultanti per chi ha
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come sai che io sono il mio padrigno, come
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dentini aguzzi non si sono mossi, l’alito glielo
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nell’ombra; pensavo: così sono io quando mi innamoro
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mi parla ed io sono dolorosamente tentato di interromperlo
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cassetti in cucina, ci sono sempre un pizzico di
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che non si pronunzia. ¶ Sono capace anch’io di
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di uccidersi, ma io sono al mondo solo perché
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Da quegli anni lontani sono andato verso altri fatti
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è dissolta, i vecchi sono morti, le sorelle hanno
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cielo, perciò le sagrestie sono gremite di chierichetti. Mia
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Gennaro pochi mesi or sono, è ormai grigio e
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dita. Ci assolverà, ne sono sicuro. Ci parlerà in
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volta i nostri ragazzi sono figli di un’altra
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del 1919; io, per me sono diciassettenne e dal balcone
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gli edifici di Napoli sono gobbi o zoppi e
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davvero in quella stanza! ¶ Sono magari Satana ma rifuggo
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i nostri melensi sorrisi. ¶ «Sono tempi da sciupare carta
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facilissimi pensieri che mi sono derivati dalle tue cartoline
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di via Partenope; perciò sono in primo piano le
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rosso delle nubi qui sono stati sempre fatti!». Il
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non fossi mai nato. Sono trascorsi quasi trent’anni
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è morta e seppellita. Sono il nipote di canzonette
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della prima messa? – io sono tornato più devoto – conducimi
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camicetta rosa per corredo sono comunissime a Napoli: si
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dalla casa in cui sono entrati i fiori d
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quando occorre mi bacia, sono attimi supremi per me
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una donna di teatro; sono due mondi in conflitto
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è scritto che vi sono state consegnate cinque pizze
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soluzione dell’incidente: araldi sono già partiti per diffondere
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quelle di donna Sofia sono proprio attaccate a un
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servitù adolescenza e giovinezza sono stagioni belle da vivere
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ai santi. ¶ «Saverio mio, sono condannato» bisbigliò. ¶ Disse che
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avanti, Carolina Petrillo, questi sono i miei testimoni. Petrillo
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mura che lo ricordano sono rimaste fuori dal “basso
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per interposta persona. Io sono come san Tommaso, credo
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imbastitura dalla giacca finita. Sono proprio a questo punto
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gli davano. Insomma io sono Corrado per la Casa
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intenditore estero attempato, non sono oggetti per ignoranti o
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è risorto, Gesù salvatemi: sono in diritto e qui
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è troppo tardi; ormai sono fatto internamente come questo
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comporto oggi per domani sono in regola con qualsiasi
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a me decidere: ora sono io che non voglio
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e tutta Napoli, non sono certo di non averli
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indovinate che notizie ci sono sotto quel fumo che
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fatiche dovrei chiudere bottega? Sono vecchio e malato, sissignora
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castigato col digiuno: e sono io la Madonna che
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amici rivolgono ai carcerati sono voci inferme a cui
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della stazione, tutti si sono fulmineamente accorti di volerti
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uno schiaffo. Disse: ¶ «Non sono in collera con te
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male: le mie botteghe sono soltanto dieci e due
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stridula risata, disse: ¶ «Se sono il tuo carcere, so
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il caso?». Don Mimì: «Sono a pregami: parole adulte
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Io ragiono, e poi sono padre di figli. Sulla
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ho settant’anni e sono vedovo di guerra. Adesso
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chiese don Ersilio, fissandomi. «Sono io, eccomi qua» replicai
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morirete don Ersilio? Ci sono un inferno e un
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e vandalico come sempre sono nelle cose d’amore
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maschi, più che supplichevoli, sono minacciosi e come induriti
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tutti i suoi mali sono depositario e amico, ne
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i mali di Napoli sono soltanto dolore. Qui il
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con i pulcini, ma sono pieni della necessaria dimestichezza
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dei napoletani con lei sono soltanto quelli di una
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I “Quartieri”, a Napoli, sono tutti i vicoli che
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no. ¶ «Un momento e sono a voi» rispose don
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bene. Un momento e sono a voi.» ¶ Era calmissimo
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agirà per primo? Io sono a due passi da
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se i suoi figli sono orfani o no, ora
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porto alla sgherra perché sono giovane e malandrino»), dopo
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voi». Ora queste cose sono abbastanza lontane e si
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dell’intero rione Sanità sono stanche, non ne possono
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io vi saluto e sono”, ma un altro soffio
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disse venite, le ragazze sono qui. ¶ Così assorte nei
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pazienza, errori di calcolo sono la guerra, la pace
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altra sponda. Che cosa sono i nostri pochi decenni
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piattino come la comunione. Sono qui in ginocchio, veramente
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Oppure, in giugno, tutti sono sulle spiagge. Ecco un
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stracci che affiorano non sono suoi. C’è stata
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di uno stabilimento, pensando: “Sono l’eroe dei quarantanove
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il cristallo dell’acqua sono tutte da leggere in
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volte al giorno “come sono bella”, Egli le manda
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momenti che non si sono mai mossi dalla Galleria
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lavoro non c’è. Sono sulla paglia fin da
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vibrò come un “putipù”. Sono nove i vicoli della
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o comuni passanti non sono mai di oggi, subito
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a un conoscente: ¶ «Mi sono rimasti il venticinque e
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sentirsi dire: «Che aspettate? Sono gli ultimi numeri»; e
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padre, ma io non sono l’unico fidanzato di
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Papà non credergli, io sono entrata qui come un
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fate un semplice calcolo. Sono conosciuto in questo rione
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Sempre fra queste pietre sono rimasto! Sei tu pure
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i fatti di ieri sono colpevole. Ma stanotte assolutamente
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opportunamente stimolare. Di solito sono gli imprenditori di pompe
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diligenze perfino; e non sono sicuro che qualche audace
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gli ultimi traballanti carretti sono rientrati, il solo don
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caverà quest’insigne fruttivendolo? ¶ Sono tentato di credere che
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nello stesso bizzarro “quartino”, sono lucidi assorti come in
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lasciatelo guardare e riflettere, sono impressioni che forse aggiungeranno
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di un altro Natale, sono impressioni che un’accorta
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l’uscio chiedendo pane, sono per qualche giorno ospiti
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dicendo: «Mio caro Chierchia, sono oberato... Come, non venite
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difficilissimo Natale i Carraturo sono all’altezza». ¶ La verità
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di Stella, di Vicaria sono gremiti di professionisti come
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entro le ventiquattro ore». Sono giorni in cui le
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parati ridono; due gatti sono stati finora uccisi dai
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ore passano. I Carraturo sono oppressi da una piacevole
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prediligeva, mani di re sono ora le mani di
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bianca tovaglia della domenica sono ora colmati da estranei
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cui troppi pesci si sono voltati e rivoltati per
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spaghetti che vi lascio sono fulminei e prudenti, spicci
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improvvisazione e una massima: sono il cibo ideale per
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non ne può più; sono gli spaghetti all’aglio
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realtà degli spaghetti. Essi sono forse l’unica nostra
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amore e non paura... sono stanco, invecchio... eccellenza, congedatemi