Federico Roncoroni, Sillabario della memoria, 2010

di quelle cose, mi sono reso conto che se

che conoscevo, ma, e sono lo stesso numerose, tutte

senza ordine alcuno. Molte sono parole che non esistono

c’è più, e sono tumulate per sempre in

buon gusto. Molte, moltissime, sono parole impudiche se non

sillaba e sillaba. Molte sono parole strane o difficili

difficili in cui mi sono imbattuto, spesso per caso

significato, dell’origine. Molte sono parole che mi hanno

di intensa gioia. Molte sono parole qualsiasi. Tutte sono

sono parole qualsiasi. Tutte sono parole che mi hanno

le circostanze in cui sono venuto a conoscenza di

Carlo Emilio Gadda, che sono tra i pochi a

le luci della camera sono abbassate e tutto tace

che esalano — ma non sono morti? — in superficie. Nel

scrittori dell’Ottocento, invece, sono meno drammatici e sembrano

di vivere di cui sono vittime tanti non eroi

i moderni essi non sono più dei reprobi bensì

pettegolezzi. Comunque sia, io sono tra quelli, e credo

in buona compagnia, che sono cresciuti ignorando a lungo

capitali, visto che ormai sono diventati più di settantasette

Annunzio e me ne sono subito innamorato: ¶ È senza

loro forza devastante e sono diventate tristemente mie quando

o “mieloma” (→ oma), che sono veramente entrate a far

e diverso perché ci sono, pare, più malattie che

è successo quando mi sono trovato ad avere un

eosinofili, basofili, eritroblasti, trombociti (sono stato curato fuori d

parole come queste, che sono pure brutte, diventano parole

che in breve tempo sono diventate anch’esse parole

ancora registrata, come non sono registrate, almeno per il

effetti, in molte culture sono sempre stati presi per

incolto? Non pochi, inoltre, sono i nostri dialetti che

teppisti’, dalle mie parti, sono tutti gli adolescenti e

di sé, dicendo «Io sono il babbo..., babbo, babbo

non sa che cosa sono e che suono danno

dopo tanto tempo, non sono più neanche tanto sicuro

che mi piacquero, ne sono sicuro, per il programma

capo a pochi giorni sono morte, di vecchiaia, come

calamaro. Le occhiaie, pensai, sono dette calamari perché sono

sono dette calamari perché sono nere come l’inchiostro

calamai e i calamari sono così chiamati perché emettono

come certe tarme che sono il terrore di bibliofili

più o meno offensiva sono “ferrovecchio”, “macinino”, “carretta”, “trabiccolo

ironici, in questa accezione sono, oltre a “rottame” («Sei

oltre a “rottame” («Sei / sono un rottame» oppure «Sei

un rottame» oppure «Sei / sono da rottamare»), “larva” («Sei

da rottamare»), “larva” («Sei / sono una larva»), “ectoplasma” e

loro storie, ma ci sono parole di fronte alle

in blocco, così come sono, con il significato che

Oppure, “cipperli” e “cippeli” sono soltanto voci onomatopeiche e

altra costruzione sintattica ci sono due diverse scuole di

per una. Me le sono in gran parte dimenticate

gli elenchi di parole sono difficili da ricordare, come

che, mi sembra, ora sono al singolare e ora

le accezioni principali che sono, come è ovvio, ‘vivanda

di andare?», «Diamine, non sono mica così vecchia!», «Che

persino le vigilesse, perché sono donne. Mi piace il

le parole che mi sono più care — insieme al

leggere. Dai dizionari poi sono venuto copiando, negli anni

al punto che oggi sono disposto a credere che

che mille e mille sono le cose che ignoro

perché i due tomi sono pesantissimi e le pagine

fulmine da cui ancora sono abbagliato e preso. Ve

finito. In Internet ci sono tanti Duccio e vari

sue due sillabe, non sono riusciti a rovinarmelo neanche

inglese. Perché? Semplicemente perché sono coglioni, della categoria di

scandivano le varie sillabe, sono arrivato a decifrarla. ¶ F

una fandonia!» diceva. Oppure: «Sono tutte fandonie, le tue

amoreggiare’. E me la sono posta anch’io, per

atti in cui ci sono più parole, sospiri, promesse

perché le loro cilecche sono sotto gli occhi di

mi è capitato mi sono sentito finito per sempre

del linguaggio, ma ci sono sempre rimasto così male

quale mi chiamo quando sono contento o disperato e

più care, quelle cui sono più legato: i miei

e così fece. «Quando sono rimasta incinta, ho capito

bellissimo nome’. Io gli sono stata sempre grata, e

morto, e quando mi sono sposata e sono rimasta

mi sono sposata e sono rimasta incinta...». Arrivata alla

dalla Cina, e non sono propriamente forosette o foroselle

una parola letteraria non sono d’accordo con lo

gavinelle [bellissimo: le gavinelle sono i gheppi, uccelli parenti

fraschette» che anche quando «sono in chiesa [...] stanno a

definito tale anche lui: «Sono stato un frescone, sono

Sono stato un frescone, sono stato proprio un frescone

frigno” (‘piagnucolìo’), “frignisteo” (‘piagnisteo’)? Sono voci onomatopeiche, parole che

i fonemi di cui sono composte riproducono il suono

tenerlo comunque in vita sono stati i parlanti, soprattutto

che esempi di fuffa sono proprio i blog e

e specialmente a Milano sono ‘le nocciole’, e si

fanno Gandola: in Lombardia sono molto numerosi, e non

è facile stabilire se sono quelli delle nocciole in

le tante parole che sono state «tiraa in pee

granelli, fagioli’; “ròsc” (v. 4) sono i grappoli d’uva

in genere; “ baravaj” (v. 4) sono le cose - oggetti, mobili

i ball”; “ballauster” (v. 8) sono le balaustre, le colonnine

palle lustre’; “coraj” (v. 8) sono, teste Francesco Cherubini, «le

fare collane; “segond nodar” sono i coglioni perché assistono

bicciolan” (v. 10) erano, e sono, i biscottini di farina

Vercelli; infine, “Verones” (v. 11) sono dette le castagne cotte

cercarli. ¶ Insieme a “gavazzare” sono scomparsi i suoi figli

di Geo ce ne sono oltre settecento, come ci

oltre settecento, come ci sono oltre settecento Gea. Che

generalità”: allora rispondevo che sono figlio di Geo (sì

giulebbarsi”, concludemmo quel giorno, sono voci troppo belle per

della sentenza che, ne sono sicuro, in un’altra

a lui (gli anni sono quelli) Camilla Cederna quando

scopo per il quale sono pensati e costruiti rifugi

di noi ce ne sono alcune che, per i

di uno come te?», sono espressioni che sento usare

se ne frega» non sono certo il massimo dell

Com’è incazzato” ecc., sono espressioni all’evidenza sconvenienti

anche dalle signore e sono facilmente lasciati scivolare sui

cadono e gli amici / sono così distanti / che un

care che non ci sono più, ho costruito le

altri, di Giosue Carducci («Sono stanco» - scrive il poeta

resistendo all’insonnio, stanotte sono uscito»). Nell’accezione in

significato, di cui mi sono innamorato, come mi è

e la donna lasciva sono fondamentalmente diversi dall’uomo

e dalla donna impudica: sono, per così dire, meno

condannabile. ¶ Decisamente condannabili, invece, sono il «laido» e l

piatti di carne che sono per l’appunto costosi

toccamenti di membri che sono atti a generare », in

fummo” dell’ira, io sono fiero di dire che

e tanti, tanti altri sono stati inopinatamente privati di

maschile, e non mi sono mai piaciuti né gli

più e quale meno, sono state più volte vittime

in attesa di riscaldarla, sono cadute verzure indigeribili come

da piccolo, non mi sono mai accorto che la

occhi e rispondessi subito «Sono qui» alle loro chiamate

mai con i fiammiferi. Sono pericolosi. Poi se scoppia

ancora adesso, anche se sono da gran tempo lontano

me. Certo io non sono stato sempre all’altezza

parte dell’adolescenza. Quando sono morte, a breve distanza

messo in guardia, quando sono morte con loro se

solo loro. Andandosene si sono portate via una fetta

adesso che non ci sono più, so che, dovunque

e mi curano. Non sono forse state loro a

e dalla vita? Non sono loro che mi sono

sono loro che mi sono apparse nella luce e

arrivavo a casa? Non sono loro che, con un

salutato e se ne sono andate quando una forza

e i nonni, che sono le vere balie di

volta in cui mi sono sentito tutto preso e

Non perché non ci sono più cose di cui

bruciano di neve; / non sono triste nel Nord [...]») fosse

essi, alla fin fine, sono stati per quasi tutta

metà del Novecento e sono tuttora i nostalgici per

scrivono o lo pronunciano, sono medici. Loro lo usano

crudeli in -oma ci sono quelli che, quasi per

sarcoma”, che in italiano sono attestate rispettivamente dal 1547 la

come queste, le parole sono cose, e cose brutte

omosessuali e di alcuni sono diventato e sono amico

alcuni sono diventato e sono amico: mi piacerebbe farne

farne i nomi, perché sono persone che stimo, ma

anni, “bomborino” e “bottoncino” sono inesorabilmente usciti dal mio

dal mio vocabolario, perché sono scomparse le persone con

cosa, forse perché mi sono accorto che la parola

simpatia e irrisione, che sono le due reazioni suscitate

ma che in realtà sono se non il sale

amore della buona tavola. Sono, queste, parole di ambito

alcune di esse lo sono ancora, ma nei dizionari

non erano e non sono registrate. Non sono registrate

non sono registrate. Non sono registrate, tranne che nel

dizionario dell’uso) perché sono forme dialettali, riconducibili tutte

Di bugie», dice Tonio, «sono in debito io con

lagnano di tutto e sono sempre per l’appunto

che pendono, sia quando sono piene di latte sia

di latte sia quando sono vuote e vizze e

accezione, è nota, mi sono reso conto, a moltissima

tutto, lasciando intendere che sono il frutto prezioso delle

e le chiappe, che sono sempre una parte cospicua

trovarli sempre uniti, quando sono belli, a contorno di

e i seni non sono le tette, bensì il

significati di sinus ci sono pure quelli di ‘incavo

chiama seni e ci sono epoche e luoghi in

simili. Così, solo quando sono passato ai dizionari dialettali

alle Medie me la sono trovata nei libri di

fatto principio le pulcelle sono troppo vergognose». Di pulcelle

significa ‘verginità, integrità fisica’ («Sono scelte cento per volta

alito [...] e poi ne sono messe in camera sei

sei [= sei di esse sono messe in locali appropriati

proposito delle ‘verifiche’ cui sono sottoposte le fanciulle prima

ascendente straordinario: prima ci sono «gli uomini», intesi come

che, precisa don Mariano, sono «pochissimi»; poi «i mezz

codardi, gli ignavi, che sono «pochi». Don Mariano sarebbe

di volte che si sono inchinati davanti al potente

giù: «i pigliainculo», che sono un esercito, l’esercito

i quaquaraquà», che non sono solo, come il termine

più galanti, i rubinetti sono, per similitudine, le labbra

bellissima e me la sono tenuta per sempre anche

romanzi, come la vita, sono pieni di casi di

è magia. Così tutti sono contenti, anch’io che

Quanto a me, io sono uno strenuo propagatore della

cui origini rimangono incerte, sono degni di nota i

mi compro», «ieri mi sono comprata», «domani mi compro

se mi comperassi...», le sono del tutto sconosciute. Parimenti

tipo «Posso comperarmi...?» non sono per lei forme di

d’affetto: «Ieri mi sono comperata sei anellini». ¶ sicumèra

con gli altri, e sono diventato più liberale. Così

a essa. Sinonimi, dunque, sono le parole che hanno

abbattuto” e “depresso”: esse sono molto vicine tra loro

espressiva cui gli utenti sono stati costretti nel tempo

insomma, i sinonimi non sono tutti uguali, e saperli

altro, alcune di esse sono diffuse e comprensibili a

fuori della regione dove sono nate. Tra le prime

Tra le prime, ci sono “fica / figa”, “mona” che

i termini che, invece, sono meno diffusi benché risultino

bernarda” e “filiberta” che sono termini lombardo-piemontesi, “filippa

un’origine eufemistica e sono di carattere metaforico: indicano

assonanza con “mona”). Altri sono sinonimi moralistici, come “nudità

lei si possono compiere. ¶ Sono tante, quelle parole, e

tante, quelle parole, e sono tutte molto divertenti, ma

che trattano l’argomento sono numerosissimi: in particolare ce

villano. Perché gli smargiassi sono almeno di due tipi

poiché gli smargiassi spesso sono tutto fumo e poco

smargiassonata” e “smargiasseria”, che sono altrettanto sonanti e rimandano

cui “spacca-” dà vita sono per lo più sostantivi

rompere qualcosa. Così ci sono lo “spaccalegna”, che per

marroni” che spacca non sono le pregiate e saporite

come le balle non sono propriamente involti di merci

agentis in senso stretto, sono anche altri composti di

Alcuni composti di “spacca-” sono sia sostantivi sia aggettivi

e quella di aggettivi sono, infine, i composti di

di pessima qualità, “spaccapolmoni” sono le sigarette forti, di

spaccafegato”, secondo Piero Chiara, sono tutte le mangiate eccessive

composti che abbiamo citato sono invariabili, quindi il singolare

I divanetti che spacca sono quelli degli uffici: perché

di siffatta sottospecie linguistica sono, almeno per quello che

due tipi in questione sono sempre simmetrici: ‘Dove c

le parole sconosciute non sono mai considerate foriere di

viene in mente non sono le sventole della nonna

della voce “tuia”. Ci sono arrivato per caso, mentre

tango, che parla, e sono le uniche parole che

destinatarie di avidi morsi, sono qualcosa di più che

e turgido sporgea». “Turgidi” sono poi “i lumi”, cioè

Oggi che i colori sono aumentati in modo impressionante

in modo impressionante - ci sono più colori che cose

a tutto l’Ottocento, sono sempre stati oggetto, sulle

turlupinatore”, “turlupinatrice” e “turlupinatura” sono parole che ci fanno

delle “ubbie” di cui sono pieni “i villani” che

canonico “monogamo” e “monogama” sono rispettivamente l’uomo e

eva!” e “Orca miseria!”. Sono morti entrambi incazzati: uno

che “urca” e “orca” sono l’alterazione eufemistica di

e mi si allarga!»; «Sono al parossismo! ». Decisamente, la

testo e Bibliografia ragionata ¶ Sono stato a lungo incerto

romanzo i cui capitoli sono incentrati ciascuno, oltre che

più tristi della vita, sono zuppe di ricordi come

memoriale e lessicale si sono fuse e confuse l

trovate nei libri si sono sostanziate di realtà, incarnandosi

sarebbe impossibile e inutile. Sono tutti, però, nelle librerie

studio perché non mi sono mai separato da un

ho letto, e adesso sono lì, pieni di sottolineature

in queste pagine, mi sono stati di grande aiuto

e di consultazione mi sono sempre stati, e ancora

stati, e ancora mi sono, i vocabolari “minori” o

altre, a partire dal 1993, sono arrivate a scalzare l

la rapida obsolescenza cui sono destinati i dizionari. Accanto

della cui rielaborazione totale sono stato responsabile insieme a

per scrivere questo libro, sono stati i dizionari dei

dizionari metodici (o, come sono anche detti analogici, sistematici

in cui le parole sono raggruppate in gruppi, in

degli altri dialetti, e sono molto numerosi, li ho

e i dizionari etimologici sono miei ottimi amici: il

on line, perché non sono mai riuscito a metterci

nuove” e di cui sono un acquirente compulsivo. Cito