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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Marco Missiroli, Senza coda, 2005

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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Ad Aurelio Vandi ¶ che, sono sicuro, ¶ esiste in questa
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legno e il barattolo sono miei, sono là fuori
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il barattolo sono miei, sono là fuori, papà non
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arrabbiare, papà dice che sono cattivo e mi picchia
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mi picchia. Invece quando sono buono anche lui è
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Bambino, fa’ che ci sono loro al cancello che
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mie cose non ci sono più!” ¶ Il vecchio si
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casa e se le sono prese!” ¶ “Ascolta a me
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il barattolo non ci sono più! Qualcuno li ha
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ho sentiti i morsi, sono piccoli piccoli e molto
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molto forti e ci sono delle volte che non
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mi dice più che sono il bambino più bravo
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mamma e dice che sono il più grande cacciatore
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strappò dalle mani. ¶ “Ci sono i verbi, oggi.” ¶ Luigi
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rado, dove gli alberi sono più grossi e dove
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pioggia. ¶ “Mettiamole qui.” ¶ “Qui sono al sicuro,” disse Pietro
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lo stesso ma io sono stato zitto e mamma
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mi ha detto che sono un bambino coraggioso. Poi
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a me. Gesù, prima sono nere, poi gialle e
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Di notte non ci sono gli urli e non
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tuo padre: non gli sono simpatici quelli che parlano
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noi perché quando ci sono le immagini che fanno
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sa anche tuo padre. Sono quelli che non si
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lo immagini nemmeno chi sono i veri amici. Gente
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come tuo padre. Loro sono amici. Uno co­me
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più che poté. ¶ “Io sono il suo aiutante.” ¶ “Ma
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lo viene a sapere!” ¶ “Sono il suo aiutante, non
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al suo posto!” ¶ “Io sono senza coda!” urlò Pietro
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mise il barattolo controluce. “Sono moltissime.” ¶ “Quasi venti.” ¶ “Venti
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moltissime.” ¶ “Quasi venti.” ¶ “Venti… Sono un grande cacciatore io
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vedeva appena. ¶ “Le tenaglie sono pericolose, non voglio che
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con i soldi che sono rimasti dalla spesa. Due
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mai…” ¶ “E ce ne sono altre tre uguali!” esclamò
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nessuno con quel nome.” ¶ “Sono sicuro che i soldi
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sicuro che i soldi sono per lui… è un
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è un regalo grandissimo! Sono molti soldi, deve essere
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vado velocissimo e ci sono delle volte che vado
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legno senza fessure. ¶ “Apri, sono Pietro!” Fece il giro
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chiave e non ci sono più le finestre!” disse
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la barba. ¶ “I soldi sono uguali!” fece Luigi. ¶ “Fa
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Pietro in un secondo. ¶ “Sono uguali… Quattro biglietti da
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Tu?” ¶ “No. Ma chi sono questi qua?” ¶ “Sono tutti
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chi sono questi qua?” ¶ “Sono tutti amici di papà
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pure morto.” ¶ “Chissà dove sono finite tutte le quattrocentomila
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grattandosi la testa. ¶ “Forse sono rimaste ai figli poveri
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chiese Luigi, guardando Pietro. ¶ “Sono in vacanza… Non te
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di treni. Mi vedi, sono ancora qui, non sono
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sono ancora qui, non sono partito.” ¶ Senza tuta verde
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Pietro rise. “No, io sono un bravo cacciatore!” ¶ “È
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troppo alta ma poi sono stato zitto perché avevo
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due nomi delle lettere sono morti, gli amici di
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gli amici di papà sono morti, Gesù Bambino. ¶ Papà
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quattro…”. ¶ “Sempre quattrocentomila lire sono…” disse Luigi. ¶ Le banconote
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peso della mano. ¶ “Io sono già senza coda.” ¶ “Allora
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Non è niente, amore… sono solo stanca.” ¶ “È solo
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Ascolta tuo padre. Vai… sono solo stanca.” ¶ Quando Pietro
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due nomi della lettera sono morti. E loro non
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Prendo te, poi te. Sono veloce, più veloce di
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era dentro lui. ¶ 28. ¶ Ci sono dei pesci che si
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pesci ragno e che sono pericolosi perché pungono. È
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vedere a Luigi che sono molto bravo a nuotare
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mamma ha visto che sono bravo perché mi guarda
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la saluto e ci sono delle volte che si
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anche a papà che sono bravo a nuotare. Lui