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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Tomaso Monicelli, Il viaggio di Ulisse, 1915

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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riuscire a penetrarvi. Morti sono i nostri più begli
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Ulisse, maestro di astuzie, sono degli inganni. E questo
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a piedi e rispose: ¶ «Sono un greco». ¶ Il popolo
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i singhiozzi, così disse: ¶ «Sono un greco, soldato dell
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terre più addentro, e sono numerosi e feroci, verranno
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fiori del loto, che sono il nostro unico cibo
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contro di essi, che sono immemori della loro patria
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compagni che mancano, dove sono?» ¶ Ulisse raccontò la triste
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e grande Eolo. «Io sono il padrone di tutti
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a questi abitanti. Chi sono essi e quale terra
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tutte le parti. ¶ «Dove sono questi uomini da mangiare
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ventidue compagni di Euriloco sono ventidue porci, che Circe
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i miei cari compagni sono nelle tue stalle, tramutati
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erba dei prati; e sono pastori delle mandrie e
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i compagni di Ulisse sono travolti nelle onde e
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Ho patito abbastanza e sono tanto stanco». ¶ Udì il
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sarò tua moglie: io sono una Dea e il
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a implorare Calipso. «Io sono bella, buona, ricca e
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ricca e potente, e sono tanto sola in quest
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i suoi cari compagni sono morti: egli ritorna solo
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navi. Anche le navi sono tutte scomparse, inghiottite dai
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le tue pene non sono finite. Un Dio, che
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pensa; "tutto nudo come sono?". ¶ Poco lontano è un
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Penetra dove i rami sono più fitti, si fa
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grido delle fanciulle. ¶ «Chi sono?» pensò. «Voglio vederle e
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belle fanciulle, ascoltami. Io sono un triste navigatore che
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insegnerò la via. Io sono la figlia di Alcinoo
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di re» disse. «Io sono pronto». ¶ Nausicaa guardò Ulisse
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racconto del forestiero. ¶ «Io sono il re di Itaca
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re. «I tuoi patimenti sono finiti il tuo desiderio
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libero sfogo al pianto. ¶ «Sono ancora solo, senza nave
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molti e gravi avvenimenti sono accaduti in Itaca. Tuo
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casa e vi comanda. Sono i Proci, uomini ingordi
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i Proci, costoro, che sono molti, si uniranno contro
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Ulisse, – rispose – e io sono il suo servo fedele
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servo fedele. Tanti anni sono passati da che egli
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non conosci i Proci. Sono uomini ingordi e crudeli
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dove vieni?». ¶ Ulisse rispose: «Sono un mendicante, o Telemaco
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riconosceva ancora, e rispose: ¶ «Sono tuo padre Ulisse». ¶ Telemaco
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Telemaco. «Ma sai quanti sono? Oltre a cento uomini