Caterina Percoto, Racconti, 1858

la malattia, per cui sono otto giorni che batte

di vedervi!... Quando mi sono svegliata questa mattina e

mattina e che mi sono accorta d'aver sognato

ho fatto dire che sono ammalata.... ¶ — Ed è stato

quelle bizzarrie che pur sono in natura, compiacevasi, ella

alla volta mi ci sono avvezza; amai la mia

hanno, ed ora che sono tutti fuori è andata

divengono così saporiti che sono voluttà. Le cure amorose

di caldo. ¶ — Pur troppo sono indietro! Le migliori che

in tutta la via sono coteste — e additava la

all'amore alla Beleetta. Sono stato in montagna per

forse troppo lontano.... ¶ — Oh sono quattro passi! Fa una

di sostare. ¶ — Ma non sono mica stanca, disse la

le nostre armente, che sono quanto possediamo. Mia madre

vecchia infermiccia.... a casa sono tre fanciulli che dimandano

ma le mie braccia sono vendute per fin che

vortice le acque e sono continuo pericolo alle zattere

surse per isfuggirla. — Vi sono momenti nei quali si

osservo.... Le mie cognizioni sono scarse, Madamigella, ma l

fisico.... e io non sono di quelli che prescrivono

prescrivono di dimenticare. Vi sono dei dolori che l

della lunga sua vita. Sono ora due anni ch

i suoi pensieri non sono caduti in nessun'altra

dove fu accesa, essi sono nati e morti nel

rompersi nelle muraglie. Mi sono svegliata, ho acceso il

passo nella vita. ¶ Vi sono degli uomini che sanno

Ma sì, Nencia mia, sono il fratel tuo, sono

sono il fratel tuo, sono Giovanni, e vengo alle

entrate liberamente, non vi sono che i vecchi; — e

al cielo non ci sono disgrazie. Credevano che vostro

Sì, perchè in fondo sono un galantuomo, ma ce

entro in una osteria sono il ben capitato; e

Io per me, ci sono ito perchè si trattava

esserne fuori. Oh insomma, sono stati i gran matti

que' primi che si sono pensati d'andar a

anno della tua lontananza sono stati dieci che tu

loro accorciavi di vita! Sono invecchiati, incanutiti prima del

credi tu, che quando sono venuti a cercarti io

volata in paradiso. Vi sono dei dolori che passano

cui due uniche finestrelle sono ora quasi nascoste da

proprio: — Accertati, andava dicendo, sono buoni signori. Mi volevano

le servirà di garanzia. Sono cinque fili d'oro

lo tirava in disparte. ¶ — Sono venuto, illustrissimo, per vedere

il fattore? ¶ — Ma, illustrissimo, sono stato tante volte, e

Cinquanta franchi per lei sono niente, per noi la

v'ha forse disuguaglianza? Sono tutti della medesima creta

ai filari delle viti sono ora giganteschi, e servono

pascolano bellissimi puledri; vi sono grotte da cui sgorgano

la cagione per cui sono così conformate! ma già

dirupi dove non ci sono strade. Eh! anch'io

Ma non è vero. Sono stato lassù, e ho

a capo delle cose, sono benedizione al paese che

sfuggono tanto spontanee che sono quasi inavvertite, nei primi

il signor Giovanni si sono pensati di ridur tutte

Anzi, dove non ci sono signori, ogni contadino, fa

pani di sorgoturco quante sono le famiglie del villaggio

si prega. ¶ — Ma io sono stato in chiesa, ho

altri siete buoni, io sono sempre contenta. Ed alzatasi

questa mattina, io mi sono grandemente rimproverata d'aver

vissuto in città, mi sono maritata.... Insomma sono passate

mi sono maritata.... Insomma sono passate tante cose!... E

con confidenza, Rosa. Io sono sola al mondo! Ho

con me che ti sono amica e sorella. Non

involassi qualche cosa.... Mi sono avvilita, non ho più

narrarti. Ieri mattina,quando sono uscito alla caccia, io

quelle facce sinistre.... quando sono andati disopra a confabulare

quella direzione la campagna. ¶ - Sono là senza dubbio! pensò

che? ripigliò il sartore. Sono anni che qui in

il contadino, non ci sono avvezzo.... ¶ — E se io

forte ancora, che non sono quelli del sangue. Essi

i capelli. — Immaginatevi, continuava, sono un povero famiglio. Il

stralunato. — Valentino, diss'egli, sono venuto a vedere come

a male, Domenico.... io sono un disgraziato.... ma il

entrambi, ch'io mi sono determinato a non metter

amo!... Anzi perchè mi sono accorto d'amarla troppo

amarla troppo.... poichè io sono un poveretto che non

i primi ad aprirla sono i giovanetti dei due

le altre due non sono contate un'acca. I

gombiti e buone spalle sono per essi la migliore

che qui ballano non sono per nessun conto le

le regine della festa sono due, tre, madame pataffie

la salute che pure sono doni del cielo. ¶ — M

poichè i suoi lineamenti sono perfetti; capite? Bisogna vedere

credono fin quelle che sono orride! ¶ — Appunto mo per

mogli dei nostri contadini sono di raro civette. Da

io la proposta, perchè.... sono buona gente, ma tu

sta' certa che tutti sono contenti. In quanto all

tua. Oh! non mi sono mica dimenticata, diss'ella

sapete, adunque, ch'io sono pagato precisamente per i

bracciante, che, dopochè mi sono gittata in letto e

come lì dentro. Lì sono pronti tutti i soccorsi

pispillare di pollastri. ¶ — Sicuro, sono tornati i nostri uomini

solo che dopo che sono qui non ho ancora

mura che mi circondano sono alte alte, e quand

o ad un ballo, sono piaceri così vivi a

monaca. Già pochi minuti, sono stata a spiare alla

aperto. Corri, mamma; corriamo.... sono due anni ch'io

farfalle.... Che confusione! Non sono più celesti e bianche

più celesti e bianche, sono rosse.... Tutte rosse, e

e anche nel giardino sono nati un milione di

piangere, veh! perchè io sono contenta. Non vedo l

e tutte le ragazze sono nell'oratorio della cappella

almeno tre mesi che sono in marcia.... Così con

e coll'agente comunale, sono andati intorno ad apparecchiare

come nel remoto villaggio sono questi i centri dove

artificioso e il convenzionale sono spesso morte sicura del

esser vive. Ce ne sono passati tanti nel mio

dir io che quando sono partiti, più d'una

che oggi ti promisero. Sono mazzolini piantati nella sabbia

mazzolini piantati nella sabbia, sono il giardino dei fanciulli

per questo meno sua. Sono una disgraziata.... indegna di

Donne, madonne, messeri! ci sono dei bei vestiti.... — Guardate

Belle ragazze, comprate, ci sono dei grembiuli.... Comprate il

piaga delle nostre campagne, sono la più meschina e

burrascosi, mancanza di lavoro, sono poi disgrazie ch'essi

conto rotondo. Anzi vi sono di quelli che nelle

tuoi distinti talenti qui sono perduti, sprecati, e per

tue belle guance si sono illanguidite. Povera la mia

severamente puniti. Io non sono stato a Jalmicco, ma

soccorrervi? ¶ — I miei fratelli sono su d'una buona

se la campano, ma sono entrambi pieni di prole

lì nel villaggio adesso sono a pane esse e

lungo le guance macilenti. Sono tre anni che ho

di soldati, vedi, che sono venuti ad abbruciarci, bestemmiavano

mio Dio, me lo sono bene sognata io questa

alle mie creature che sono nude! Verrà l'inverno

malora! brontolava il cameriere. Sono tre grosse ore che

le nostre armi finora sono state sempre vittoriose, m

vostro divin bambino? Dove sono le croci d'oro

sì! almeno questa mane sono stati ad avvisarne il

bel pezzo ch'io sono ad attignere e ancora

state certa. I ribelli sono tutti dannati, e non

che in qualche maniera sono anch'io la madre

innanzi così mesta? Dove sono le gioie che in

Indi soggiunse: ¶ — Questi orecchini sono per la tua Rosina

sua sorella.... I suoi sono in pena, sì, ma

famiglie di quelli che sono morti hanno a tutte

gli altri, ragazze mie, sono iti tutti all'inferno

Oh! guarda come mi sono consumata.... Quel fiore che

Dio.... più della giustizia! Sono stata colpevole per troppo

ed ora che mi sono dannata per avergli creduto

egli è inutile pregare! Sono dannata! e non v

Lisa! Quelle robe che sono là su quell'armadio

quel momento, quante disgrazie sono piombate sul mio povero

so parlare, vedi, perchè sono una povera donna; ma

loro prediche ch'io sono diventata cattiva! ¶ — Può essere

di sangue; ma non sono poi mica tutti compagni

alle nostre menti ristrette, sono spesso impenetrabile mistero. Fra

uomini di sangue che sono venuti nel nostro paese

Vengo subito, Vigi.... Vedi, sono già vestita. Ah poveretta

ella deve perdonarmi! Mi sono confessata.... Ho tornato a

e gli anelli, non sono roba saccheggiata.... li devono

per me che già sono moribonda! — Poi vedendo l

figliuole! i nostri cuori sono fatti per amarci, per

Maddalena, s'io ti sono grata!.... Ma non posso

d'immenso amore che sono nel solo linguaggio della

queste due creature che sono sangue e vita di

loro crudele destino. Si sono stesi nel loro letticciuolo

letticciuolo tutti contenti, si sono abbandonati al sonno in

che ho vissuto abbastanza.... Sono già più giorni che

del monte d'Urbina sono ancora due vecchi abeti

giorno fatale. – Ma dove sono i prodi destinati ad

Kraina, ma non vi sono nè cavalli, nè guerrieri

della Redenzione! or dove sono i nostri prodi? — Volarono

loro sangue. Quindici mila sono morti, ma non per

non per la patria! sono morti, e si maledice

un sasso nel ferro. — Sono così stanca, signore, rispose

non mi inganno, e sono stanca. Vi ho lampato

farla a me che sono del vostro paese. — Ed

hanno adocchiato e gli sono andati addosso in quattro

tu avessi veduto come sono rimasti con tanto di

fermarsi; diceva che le sono fattucchierie, e che quelle

un'altra istoria. Ci sono degli omiciattoli niente più

ch'è esule, mi sono diventati un deposito ancora

sapete ch'io non sono ricco, e che non

e per la galletta sono due annate che vi

le lunghe, io ci sono stato a passeggiare per

compare, le vostre terre sono in disordine e vanno

bene, i vostri figli sono spesso all'osteria, la

che tradite, oh! e' sono guadagni che in coscienza

entro per tutti! — Dove sono? — chiese Martino. — Su in

comportato egregiamente, e poichè sono venuto a passare una

buona lana del Giacomaccio sono i fortunati ch'io

una ventina, perchè taluni sono già avvinazzati.... E andava

a me stessa, e sono corsa a basso per

E dove diamine si sono ficcati quest'oggi i

tutta pace l'oste, sono avvezzi a capitare più

Oh guardate come mi sono consumata! — Il giovane a

commossa così dolcemente rispose: — Sono andato via, perchè tu

tutti i miei sacrifizi sono stati inutili. Noi ci

miei compagni che mi sono incamminato e che mi

altre volte.... ¶ — Or bene: sono andata in campagna per

contenta, che non mi sono neppure accorta del freddo

progetti, che non mi sono neanche mai ricordata del

nostra, e ch'e' sono nostri affittuali!... Delle finestre

argomenti che ci scusano sono passati anche per la

di me? Guardami bene.... sono passati tanti anni, tante

o disturbo di sorta. Sono nove anni ch'ella

fatto una visita. Ci sono dei dolori che incrudeliscono

più, come in principio sono stata anzi ben cattiva

tramonto al coricarsi ci sono parecchie ore di ozio

loro superfluo. Io non sono ricca, ma se anche

ella tanto aggradisce perchè sono lavori delle mie mani

con un mesto sorriso. Sono tanto avvezza alla mia

mondo, io più non sono che come una memoria

egli maravigliato. ¶ — Questa mattina sono uscita a passeggiare e

ai quindici di marzo 1842 sono venuta ad abitare queste

Tutti i nostri parenti sono giubbilanti per questo matrimonio

un sacrilegio, e mi sono sentito schiantare il cuore

accompagnati dal suo ritratto. Sono lavoro delle sue mani

sapesse come io le sono riconoscente, e come commossa

quindici, tanto quelle forme sono gracili e appena pronunciate

per una grossa ora sono stata presente alle ordinazioni

anche adesso ch'io sono invecchiata e già vicina

della sua madre adottiva, sono tratti così pieni di

che ci portiamo. Vi sono mille dilicate attenzioni, mille

vecchia! – ¶ «Oggi, 22 maggio 1842, si sono finalmente celebrate le nozze

l'avviso, ed essi sono già partiti, sicchè questa

sera in famiglia io sono sola. Sola come sempre

di partire non mi sono avvisata che avrei potuto

un tristo presentimento. Io sono vecchia, ho rinunziato a

affettuosa ospitalità. – ¶ «Ai 2 dicembre 1846, sono tornata ad abitare questa

mi tenevano alla vita sono spezzati, tutte le mie

le mie membra si sono inaridite, io m'incurvo

quelli che mi amarono sono già partiti per un

gridava, ah! ch'io sono una disgraziata, immeritevole del

alla sua finestra. ¶ — Non sono, ti dico! ¶ — Ma questa

trovato anche gli altri, sono lì dappresso. Sapevo bene

Adesso, in questo mondo sono di troppo.... fra pochi

giorno più vivi. Ci sono delle memorie che il

Gli dirai, Tina, che sono partita da questo mondo

tutto il suo bene.... Sono già quattro giorni che

sai tu, ch'esse sono tutte pure come gli

mali? I loro cuori sono troppo nel cielo perchè

corre intorno un fregio. Sono crani ed ossa tra

ho fatto fuggire disperato; sono stata la morte della

finito e non vi sono che lagrime, oh, allora

dove vorresti ritornare ci sono delle prepotenze, delle falsità

e vedrai che ci sono lacrime più amare delle

sua benedetta amicizia. Mi sono sempre stati cari i

Nel tuo villaggio ci sono stata parecchie volte, e

più d'una volta sono stata in pellegrinaggio a

lungi l'uomo! Ci sono dei cuori freddi ed

Per essi non ci sono gioie dell'affetto, ma

è possibile, disse, si sono ingannati, questa poverina ci

cedole e questo danaro sono roba tua. La tua

mondo io non mi sono mai arrogato una simile

ai cugini, essi si sono offesi pel denaro che

della Collegiata.... ¶ — Mia cara, sono le undici, il Decano

più di me che sono la Badessa. Eh! saprò

tentazione del demonio.... Peraltro sono così contenta d'averlo

è chiarita, nè ci sono più malintesi. — La Badessa

monache come faremo? Si sono formalizzate, capite? ¶ — Le non

Dio lo sa, se sono lieta d'aver potuto