Clarice Tartufari, Il miracolo, 1909
concordanze di «sono»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1909 | lettori consenso di simpatia? Sono io riuscita a trasfondere | ||
2 | 1909 | le opere ponderose mi sono state di appoggio e | ||
3 | 1909 | di luminose tradizioni artistiche, sono più studiate dagli stranieri | ||
4 | 1909 | le parole che non sono più. ¶ Vanna si accasciò | ||
5 | 1909 | non gli basterà più? Sono ìo stessa inesperta e | ||
6 | 1909 | che gli attaccamenti mondani sono lacci, sono pericoli. ¶ Monsignore | ||
7 | 1909 | attaccamenti mondani sono lacci, sono pericoli. ¶ Monsignore corrugò le | ||
8 | 1909 | autorevolezza - mentre qui io sono l'amico della sua | ||
9 | 1909 | un cenno del capo. ¶ - Sono anch'io di questo | ||
10 | 1909 | Rosa, dimmi perchè? ¶ - Perchè sono contenti, perchè esaltano anche | ||
11 | 1909 | proprio cittadino, gli orvietani sono sempre tutti d'accordo | ||
12 | 1909 | a sbalzi; ma ci sono tutti, non dubitate! Ottantanove | ||
13 | 1909 | cinquina! Lasciatemi passare, io sono il cognato - gridava un | ||
14 | 1909 | del mese le carte sono vangelo! - e assumeva un | ||
15 | 1909 | Allora perchè, quando mi sono confessato stamattina, monsignore mi | ||
16 | 1909 | col cervello! I libri sono fatti per questo. La | ||
17 | 1909 | di Cristo suo figliuolo. ¶ - Sono storie proprio vere? - chiedeva | ||
18 | 1909 | a Orvieto i miracoli sono ancora possibili. ¶ - E che | ||
19 | 1909 | disse un giorno quali sono le tre caratteristiche di | ||
20 | 1909 | prime parole. ¶ - Io mi sono addottorato da poco all | ||
21 | 1909 | ancora tutto scandagliato. Ci sono tesori, ma bisogna saper | ||
22 | 1909 | avverte che quelle magnificenze sono irreali e che con | ||
23 | 1909 | Vede, monna Vanna, quanto sono ospitali i suoi nobili | ||
24 | 1909 | cuochi si facciano onore. ¶ - Sono preparativi di un banchetto | ||
25 | 1909 | già, tutt'i banchetti sono funebri per gli animali | ||
26 | 1909 | umiltà e la rassegnazione sono le due più nobili | ||
27 | 1909 | personaggi più in vista sono i più esposti al | ||
28 | 1909 | d'imbarazzo e chiese: ¶ - Sono accadute disgrazie gravi oggi | ||
29 | 1909 | canarini della mia padrona sono rimasti senza miglio. ¶ Vanna | ||
30 | 1909 | Signora, in guardaroba ci sono alcuni fazzoletti indegni di | ||
31 | 1909 | Vanna, e perdonami. Guarda, sono qui in ginocchio davanti | ||
32 | 1909 | all'altare. Perdona. Io sono un barbaro, non ho | ||
33 | 1909 | della Selva Nera. ¶ - Come sono gli alberi della Selva | ||
34 | 1909 | alberi della Selva Nera? ¶ - Sono molto gentili. Danno ombra | ||
35 | 1909 | Tu sei sciocchino. ¶ - Io sono molto contento che è | ||
36 | 1909 | la voce. ¶ - Anch'io sono cieca - Serena rispondeva, e | ||
37 | 1909 | mondo è, e io sono tanto sconsolata. ¶ Domitilla Rosa | ||
38 | 1909 | piccolo pugno chiuso. - Io sono colpevole, e il Signore | ||
39 | 1909 | licenziarsi le disse: ¶ - Mi sono occupato di lei, signora | ||
40 | 1909 | gambero? ¶ - Perchè i gamberi sono animali che abitano il | ||
41 | 1909 | gigli e mi diceva: sono tutti per la mamma | ||
42 | 1909 | poi dite se non sono lacrime quelle che stillano | ||
43 | 1909 | se vi dicono che sono avaro. ¶ Ermanno sceglieva con | ||
44 | 1909 | un istante, poi soggiunse: ¶ - Sono stata ammalatissima. ¶ - Già; il | ||
45 | 1909 | ma i cavalli orvietani sono tutti neri e devi | ||
46 | 1909 | in austerità. ¶ - I pareri sono discordi - asserì Pericle con | ||
47 | 1909 | Ermanno! Bravo! Bravo! Tutti sono orgogliosi di te. Io | ||
48 | 1909 | so che dirti! Io sono felice. ¶ Ermanno le prese | ||
49 | 1909 | Ermanno, sto bene e sono contenta di vederti. ¶ E | ||
50 | 1909 | tanta ignoranza. ¶ - Sciocca, non sono cose, ma sono idee | ||
51 | 1909 | non sono cose, ma sono idee. ¶ Essa buttò indietro | ||
52 | 1909 | soffio tepido. ¶ - Le idee sono le cose - ella affermò | ||
53 | 1909 | Platone, le cose non sono che ombre pallide, immagini | ||
54 | 1909 | Tante lucciole. ¶ - Anch'io! Sono grandi come stelle. Dio | ||
55 | 1909 | nè biasimevole. ¶ - Già, già, sono egoista - ella affermò con | ||
56 | 1909 | Dodici anni; si ricorda? Sono dodici anni! ¶ - Già, dodici | ||
57 | 1909 | della sua villa e sono corso a piedi. I | ||
58 | 1909 | Sì, al mio paese sono moltissimo cambiato. Al mio | ||
59 | 1909 | cambiato. Al mio paese sono professore, ho moglie e | ||
60 | 1909 | moglie. Tutte in Germania sono brave donne superiori! Ma | ||
61 | 1909 | Langen con foga. - Dove sono i dodici anni? Sopra | ||
62 | 1909 | mai sbagliare e io sono il professore Fritz Langen | ||
63 | 1909 | scoglio e gli scogli sono sempre irti di pericoli | ||
64 | 1909 | a Bindo Ranieri: ¶ - Prego! Sono io diventato un filisteo | ||
65 | 1909 | indirizzandosi a Vanna: ¶ - Prego! Sono io diventato un filisteo | ||
66 | 1909 | delle tue pene! Io sono l'innamorata del dolore | ||
67 | 1909 | è segnato. Io mi sono vincolato a Dio. Pensaci | ||
68 | 1909 | ma le stelle ci sono, a miliardi, e allo | ||
69 | 1909 | vedi, ma che ci sono e ti daranno gioia | ||
70 | 1909 | madre piangesse, quando io sono giunto quì, mandato a | ||
71 | 1909 | da lei a Settecamini. Sono accorso subito nel timore | ||
72 | 1909 | mormorò: ¶ - Monsignore, monsignore, quanto sono colpevole, quanto sono infelice | ||
73 | 1909 | quanto sono colpevole, quanto sono infelice! ¶ Monsignore gli sedette | ||
74 | 1909 | che altre vie ci sono, per le quali il | ||
75 | 1909 | impegni assunti; le transazioni sono viltà e noi s | ||
76 | 1909 | paura. Io, viceversa, mi sono impietrato di stupore nell | ||
77 | 1909 | Il capo della famiglia sono io e non voglio | ||
78 | 1909 | terreni, per quanto fertili, sono adatti a nutrire le | ||
79 | 1909 | più la guida fidata. ¶ - Sono con voi, non temete | ||
80 | 1909 | vostri migliori propositi. Io sono qua per ascoltarvi e | ||
81 | 1909 | della verità rivelata. ¶ - Mi sono umiliato, mi sono umiliato | ||
82 | 1909 | Mi sono umiliato, mi sono umiliato.... disse Ermanno, abbassando | ||
83 | 1909 | una fede. Io non sono la pomice arida; tutto | ||
84 | 1909 | mi hai riconquistato. Guardami, sono tuo figlio, il figlio |