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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Ortensio Lando, Novelle, 1552

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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di quelle cose che sono atte ad abbellire e
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de’ Bardi et io sono de’ Baroncelli, vi dovereste
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che pur troppo ti sono stata nemica, e me
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uscio percuoti?». Rispose colui: «Sono il Traverso, tuo figliuolo
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dal petto, disse: «Io sono il tuo messere». La
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messer lo medico: «Io sono maestro Marsilio, tuo marito
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in tanto pericolo, come sono stata la notte passata
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vostra voce, che pochi sono che non ne fussero
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non picciolo giovamento. Io sono Manfredi, re di Navarra
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miglior marito che non sono io». ¶ Il cavalier, che
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merito. Le mie difese sono state indarno, perciò che
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contadini, che più non sono odiate le cornacchie dalle
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Rispose messer Leandro: «Essi sono di tal grandezza, che
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me, poi che io sono cagione della tua morte
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per vostra salute faceste, sono contenta di serbar la
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figliuolo della ventura, io sono colui che tu vai
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e canta sì dolcemente? Sono due o pure un
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amante che io non sono, benché amore soglia fare
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di lor natura ineguali sono. Piacesse pur a Dio
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et aprimi, che io sono Milione». Il Giudeo, che
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tanto splendore, quanto pervenuti sono? Crederò io mai? E