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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ceccardo, 1922

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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ispirava. ¶ In questo libro sono le più caratteristiche, precisate
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inquadrate dall’affetto. Alcune sono deliberatamente tralasciate; quelle che
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apuano di cui io sono generale e imperatore, per
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capitava di sentire: ¶ - Forse sono le ultime volte che
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di dirgli che ci sono delle persone che desiderano
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disse semplicemente: ¶ - Lor signori sono attesi dal poeta di
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avvocato Sottini. - Le paure sono ombre. E Ceccardo rispondeva
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la casa del grande. Sono fiero oggi che il
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di quelle belle!... Dove sono, piuttosto, gl’indegni concittadini
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io non so nulla... Sono un galantuomo, che ha
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d’Apua è finito, sono qui da giovedì sera
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paese. - È ritornato Ceccardo! - Sono gli Apuani! - È un
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amici; molti tuoi eguali sono stati come te infelici
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di sotto queste arcate, sono un po’ fredde!... Io
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mille lire, eccoti! queste sono mille e cinquecento - e
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tranquillizzati, eh, via... non sono capitato a tirarti le
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potente e gridò: ¶ - Io sono il poeta Ceccardo Roccatagliata
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il Grande Cancelliere?... Lorenzo, sono perduto: mi assolvono, mi
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Aspettiamo, le speranze non sono ancora perdute del tutto
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Titano" fuggiva!.. ¶ Molti anni sono passati dal giorno in
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che in questi giorni sono rari i viaggiatori in
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quelle che hai detto sono nobili e generose parole
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costruttori dell’Unità Italiana sono morti al sospir di
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di Palazzo S. Giorgio sono di pietra ligure». ¶ Quando
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moschetto alla mano. ¶ - Non sono quelli di Pastrengo - ruggiva
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voce il Poeta - non sono quelli di Pastrengo! ¶ Una
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O Gino Murialdi!... Io sono la rovere... e tu
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dovevano parlare dei grandi: ¶ «Sono alto di mente e
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credi, eppure i gatti sono illuminati. Che ne sappiano
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un mare di rimpianto? ¶ Sono queste le ultime sue
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il figlioletto Tristano... ¶ Ora sono solo con Tristano per
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tornano più e io sono nella battaglia più aspra
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tristezza grande mi opprime: - sono solo e solo resterò
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dammene venia». ¶ Ora, e sono molti anni, col poeta
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veduto: le sue lettere sono degli ultimi giorni della
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occhi erano chiusi e sono un rantolo rivelava la
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volume, a loro discrezione: sono: Agostino Berenini, Carlo Fontana