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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «sono»

nautoretestoannoconcordanza
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giù parole gelide: — Questi sono posti da vedovi: per
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che i ragazzi si sono ammoscati che tu ci
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camino. I congeneranti si sono immalizziti e non li
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lo confidava sempre: Se sono scorto, ritorno nei paesi
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Le bellugie non mi sono mai piaciute. Ci tengo
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uno. ¶ — E io non sono anche sverginata. ¶ — O te
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e le cui orme sono scrutate dalla guardia, quelli
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tralci delle vecce che sono intorno a Cristo il
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pioppi e i gelsi sono avvincati verso la terra
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una mano ieratica: — Io sono... ¶ I catecumeni s’alzarono
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meravigliato l’uomo misterioso. ¶ — Sono io, sono io — disc
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uomo misterioso. ¶ — Sono io, sono io — disc’egli rauco
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bene e guardiate come sono fatte le spie. ¶ L
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di pietrame bigio che sono spalancate al di là
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come belati di agnello. ¶ — Sono gli italiani — disse un
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braccio di pietra. ¶ — Quali sono i tuoi proponimenti? — chiese
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linea del Sud ci sono gli emigranti a branchi
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pecore e le navi sono equipaggiate con tanti paesani
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te. Nella cuccetta ci sono i velacci abbisciati dove
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di saper chi sia ¶ sono un Pietrucci che navigò
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tema in poesia ¶ perchè sono ambizioso nel cantare. ¶ Fa
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lusso sei insuperbita. ¶ — Questi sono spogli — diceva essa sventolando
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della sala: — Stasera mi sono già innamorata. ¶ — Allora sposa
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tra i gatti perchè sono paesani e conoscono la
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che mi riconoscerai. Chi sono non te lo dico
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in un orecchio chi sono. — Il Tarmito avvicinò la
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tutte le imbarcazioni vi sono marinai coi cappotti di
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a che non si sono allineate dalla foce del
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Serchio. Le darsene ora sono tre. La sera c
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altro mare. Le pinete sono intatte. ¶ — E la gente
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so. ¶ — Conclusione: gli uomini sono vili, indegni della libertà
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la cagione di tutto sono stati i libri, gli
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di cencio. Molte cose sono ottime se usate con
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la voce: — Perchè io sono stato tanto nello Stabilimento
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queste pietre ce ne sono tre in tutto il
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le spalle gli si sono scamalate, dai pesi che
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mondo. I loro padri sono al di là del
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le preghiere. Questi ragazzi sono deportati nei grandi ergastoli
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fate conto di pervenire? ¶ — Sono senza direzione, folato dal
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da dosso il civile. Sono stato imprigionato laggiù dalle
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ramello, col tempo mi sono assuefatto alla vita migratoria
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il vino. Gli uomini sono previdenti per le cose
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tutte le mie avventure sono stato protetto da questa
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uomini! Nella foresta vi sono piante i cui fiori
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sparpagliarono per la foresta. Sono quattro lune che erriamo
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maestri di profezie: — Vi sono i vagabondi dello spirito
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sorti della rivoluzione italiana sono riposte a voi della
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sconfitte e gli inganni sono caduti nello scetticismo. ¶ Il
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avessi davanti gli occhi. ¶ — Sono degli anni — esplicò Cesare
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all’Estancia: le parole sono le catene peggiori, quelle
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il Profeta. ¶ — I proverbi sono la facile sapienza del
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qualche inglese avvinazzato. ¶ — Quelli sono acquai. ¶ — Ora allunga la
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pipistrelli o gufi. ¶ Vi sono ore in cui dalla
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impiccolita. ¶ — Avete obblighi? ¶ — No. Sono venuto spontaneamente a prendere
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manderemo al fronte. ¶ — Ci sono già stato. ¶ — Ebbene, ci
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hai tu figli? ¶ — Io sono stirpato. ¶ — Noi s’è
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mostrò al Tarmito: — Vedi, sono a scala. ¶ — O quando
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dal trave. ¶ — Che ore sono? — domandò al Tarmito. ¶ L
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cieli, i nostri peccati sono sì grandi che ci
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sul pietrame angoloso, ci sono gli schizzi delle sue
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impalpe, le sue ossa sono pesanti come la bombarda
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il mare? ¶ — Non ci sono ne barche ne vele
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fronte? ¶ — Sì. ¶ — Io mi sono già smusato una diecina
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triestino, io mi ci sono perso col bastimento quando
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della Dina? Abbracciami, io sono il Remito, ti ricordi
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i primi a morire sono quelli che guardano la
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cotenna. ¶ — Voglio sentire se sono vivo. ¶ Una tazza di
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intenerite. ¶ “Caro Remito, io sono col battaglione in un
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saprai qui vicino ci sono sepolti Andronico e Giovedì
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Qui pian piano si sono acconciati all’idea di
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la piena d’Arno. ¶ — Sono degli scorticapane, degli inguviatori
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madri lontane sull’affresco. ¶ — Sono vivi e palpitanti — commentò
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rispose il poeta. ¶ — Loro sono artisti? ¶ — Speriamo che una
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Ebbero un principio? ¶ — Loro sono filosofi? ¶ — Dove sono attualmente
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Loro sono filosofi? ¶ — Dove sono attualmente? ¶ — Sulla 144. ¶ — La quota
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risposero i soldati. ¶ — Loro sono degli stoici? ¶ — Siamo tutte
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acque tempestose del mare. ¶ — Sono io, non temete, parve
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vestimenta. ¶ — Gli anni asciutti sono poco abbondanti. Il grano
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Almeno un orecchio. ¶ — Quelli sono stati i primi. ¶ A
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Ma le pollastre ci sono? ¶ — Tre. ¶ — Tre? ¶ — Sì: una
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i soldati: ¶ — Pensateci sopra. Sono acquai. ¶ — Noi ci si
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quidde, prezzi non ci sono, tanto anche se ci
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mette tutto l’impegno sono sempre le solite stirate
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lo sapete che ci sono le ore adatte? Ora
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ho detto i ferri sono diacci. ¶ — Allora si batterà