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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Salvatore Di Giacomo, Novelle napoletane, 1914

concordanze di «sopra»

nautoretestoannoconcordanza
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trascinava seco la barca sopra l’acqua tenebrosa. All
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sognai sempre e continuamente: sopra il trattato di commercio
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via, ché avrebbe attirato sopra noi tutti gli sguardi
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sole al tramonto disegnava sopra tutta la costa dal
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ella getta l’acqua sopra le sue piante disposte
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toccò il vestito, batté sopra il taschino, stropicciò più
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della manca le moveva sopra il cuore. ¶ Questo voleva
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famiglia di sorci, nicchiata sopra di me tra un
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agli angeli che volavano sopra la volta, ai gioielli
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poeta e mago famoso, sopra il quale aveva dei
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sembravano ammucchiate, gettate una sopra l’altra da un
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dei nostri salottini uno sopra l’altro. Veramente tutto
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cinque o sei metri sopra di me il cielo
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finestra del pozzo, e sopra di me, sulla terrazza
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apostolico romano; s’immaginava sopra le nubi un Olimpo
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sulla santa Vergine, sospesa sopra il suo letticciuolo, cadeva
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al tramonto al di sopra della città. Si faceva
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la bocca del pozzo, sopra la quale vedevo risplendere
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si coricavano per terra sopra un po’ di paglia
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di fumo. Sulla parete, sopra il letto, era incollata
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era magnifico, si navigava sopra un mare tranquillo come
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di gradino in gradino sopra il verde delle colline
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solo sul ponte, disteso sopra un banco, non essendo
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rimasto sospeso in aria sopra il ponte che si
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cameo, dal profilo oscuro sopra un fondo bianco. Io
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sugli occhi, mi dibattevo sopra il tavolato umido. Niente
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cadere con tanto impeto sopra il gendarme, che questi
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inferriata, che si eresse sopra la terrazza più alta
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fuori della gabbia; volando sopra la città, poi sopra
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sopra la città, poi sopra al mare, arrivò diritto
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e più di tutto sopra la tenera e santa
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casa. Non guarda più sopra le nostre teste, ma
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ex-pittore, aveva impiastricciati. Sopra uno sfondo color ocra
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Dai due finestroni aperti sopra un burrone, si vedeva
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che giuocavano alle bocce sopra una terrazza a trenta
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lungo disteso, profondamente assopito sopra i muschi. L’avevano
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terreno, arrampicandosi su rocce sopra le quali correre era
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di guerra. ¶ Egli sedette sopra una roccia; i suoi
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l’incendio si dilatò sopra il cielo, e tutto
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mattino cominciò a spingere sopra di noi dei turbini
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Domenico, Angelo ed io sopra dei muli che erano
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le sopracciglia si univano sopra il naso e formavano
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una camera da letto sopra un fornellino portatile. Era
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ma un po’ ciarlatano. Sopra il portone dell’edifizio
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presenza di tutti, seduto sopra la gerla, racconciò in
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mondo... lo raggiungerei. Lancerò sopra lui tutti i miei
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interminabile, che saliva, alcuni sopra asini o cavalli, la
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su una terrazza posta sopra una chiesa, dalla quale
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a Frisio a cena, sopra lo scoglio che si
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e tale si mostrò sopra tutto quando elevatosi in