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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Lorenzo Viani, Ritorno alla patria, 1930

concordanze di «sopra»

nautoretestoannoconcordanza
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1930
pareva battesse le ali sopra una graticola. L’ardito
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1930
rossi delle campane: aculeato, sopra un fusto di bugnature
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1930
come volandole d’oro sopra un campo di cielo
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1930
gli dava la rósa sopra la cotenna rincallita anfanando
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1930
allarme si sedeva sfinito sopra un pancone e fantasticava
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1930
là — Filiberto era svenuto sopra la sedia. I casigliani
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1930
un telo nero imbullettato sopra una pertica, era avvoltolato
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e buttato di traverso sopra una parete. Tre panche
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1930
a due, come scolopi sopra un campo fangoso. Dai
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1930
stato bruciato. Lo stesero sopra due tavole da pane
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1930
avessero avuto i piedi sopra una pietra rovente. ¶ — Sicchè
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1930
cavalli ebbero l’acqua sopra gli zoccoli, l’attacco
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1930
col capo cionco poggiato sopra una mano non aveva
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1930
era sistemato nel refettorio. Sopra una mensola che sostenne
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1930
casacchino che aveva rimboccate sopra le gomita scoprivano le
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1930
dice tiene il ritratto sopra il comodino, di su
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1930
dall’infermo che giaceva sopra uno scannone forato. Egli
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1930
cresta gialla e stecchita sopra il cappello a fungo
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1930
cassa ruzzolavano come talponi sopra una gigantesca fetta di
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1930
petto ansimante, ci accoppiò sopra le mani e rivolse
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1930
opra, rovesciarono il bugliolo sopra un tabernacolo di pietra
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1930
ne posò una aperta sopra la spalla d’Amedeo
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E Federigo cadde ciondoloni sopra la sedia. La madre
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1930
in certe stanze ove sopra al portale c’era
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1930
mozzicone di candela, acceso sopra un tavolo, feriva il
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1930
delle vene v’era sopra come i tralci delle
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1930
la cassa navigò fuori sopra una folla che aveva
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1930
era stata veduta impressa sopra un giornale delle Americhe
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si rovesciò all’indietro sopra una sedia come un
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1930
avorio. Mi osservò di sopra gli occhiali, si sedette
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1930
e posò il viso sopra le mani morbide. La
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1930
fece fissare gli occhi sopra un pertugio del muro
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si trascinava a stento sopra le crucce. Sotto codesti
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1930
l’effigie di smalto sopra le tombe. Passai qualche
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barca a vela. Sdraiato sopra una panca, con la
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1930
paese di Cuore era sopra un picco arduo ripido
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1930
per picchi scoscesi nudi. Sopra pagine di monte lavate
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1930
il vessillo della rivolta. Sopra un cippo colossale, erano
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1930
e Filiberto, s’incantò sopra una parete, trascurita come
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1930
tramutarono in due naufraghi sopra una zattera a discrezione
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1930
una toppa li stendeva sopra la spalliera di una
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1930
della giubba, ci sgusciò sopra un occhio. ¶ — Sì, è
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il vuoto, al di sopra degli occhiali, e mormorava
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1930
Poi si raccoglievano, pensose, sopra la pietra amata e
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tetraggine. Gli uccelli sciamavano sopra i cipressi come coccole
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avvinazzato, giaceva come ucciso sopra un pancone, gorgogliando reciticcio
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questa gente aveva levato sopra una calocchia, divelta dal
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1930
treno strepitando parve passare sopra il capo rintronato degli
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1930
taverna v’era seduto, sopra uno sgabello, un vecchio
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1930
Gettati uno sull’altro sopra il capezzale dei loro
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1930
voci, un urlìo come sopra un mercato. ¶ — Ova, burro
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1930
della salita si trovò sopra una spianata di lastroni
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Lecci e cipressi nereggiavano sopra tigli spampanati. Un carnevale
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altomare, denti diacci scintillanti sopra un enorme ovale rosa
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1930
precipitò nel selciato aperto sopra una voragine profonda; giù
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Nel centro della piazza sopra un piedistallo rotondo c
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Una mano vigorosa poggiava sopra il maniglione di un
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COLOMBO. ¶ Il Tarmito salì sopra una scarpata; fissò il
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la travatura dei ponti, sopra i quali ordigni e
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1930
quasi deserta e camminò sopra pensiero. La città dell
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1930
le scale a tastoni. Sopra un tavolo era aperto
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1930
L’Italia del Popolo”. Sopra un tavolo, che pareva
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1930
riducevano in bianco statuario, sopra un mensolone di legno
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1930
morto di piombo, vuota, sopra il coperchio v’era
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1930
seco le cose morte, sopra quei volti screpolati e
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1930
mare si chiude anche sopra i santi. ¶ — Ho sentito
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1930
il collo rigido, angolare, sopra i mostri ancorati, sugli
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1930
un bulicame d’insetti sopra delle carogne morte di
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1930
la sollevarono, la misero sopra una sedia e la
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1930
camera al piano di sopra, fu vegliata che ogni
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1930
si sedette come sfinita sopra il divano e parve
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divano e parve seduta sopra il sangue. Quando scorse
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1930
del “Cretic” scappo di sopra in altana tra i
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1930
diacce come il marmo, sopra quelle roventi del Tarmito
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1930
maschera, era tanto inorridita sopra la voce, che lo
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1930
lampone con la morte sopra. Sulla comodina una cornicetta
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1930
acqua. Sotto le fiancate, sopra un gozzo c’era
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1930
afferrò e quelli di sopra lo tirarono. Al primo
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doppiò e fece rotta sopra un cielo stellato, profondo
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1930
la profondità del firmamento. Sopra una spera di luce
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dell’ancora, tremò sospeso sopra un abisso. Le ripe
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1930
scuoteva alberi in fiore sopra un gran piano celeste
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1930
tan-tan di macchina, sopra uno strato d’acque
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travature armate di lungarine; sopra vi tremotava il treno
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1930
metteva un altro mare sopra le piante millenarie della
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1930
ondeggiò su tavoloni stesi sopra abissi e si trovò
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1930
lastricato mi ci metterei sopra col carretto gravato di
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1930
come le teste cernierate sopra gli orologi a pendolo
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1930
corpo scarnito vi dondolava sopra, un baruffo di capelli
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1930
Fuori all’uscio, seduto sopra uno sgabello, vide lo
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sembravano funghi porcini ributtati sopra un pollino fetido. Sulle
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1930
il Tarmito vi stese sopra l’incerato. Quell’involto
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1930
altri color rosa incarniti. Sopra un tavolinetto c’era
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1930
occasi: un focolaio rosso sopra un tumore celeste rappresentava
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1930
arco d’ottone piantato sopra un piedistallo simile a
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una compagnia, venivano ruzzolati sopra un altro tavolo da
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1930
certi occhietti di topo sopra un naso a castagna
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una testa di macrocefalo sopra un corpicino asciutto. Quegli
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La ragazza si sedette sopra una panchina verde come
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altro ciampicava a fermo sopra un lastrone come se
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1930
egli, da comparsa attediata sopra una panchina appartata, diventò
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1930
ventagli di seta basati sopra i globi di luce
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cristalli diacci stellati lucevano sopra una grande campana celeste
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1930
paese nativo era acchiocciato sopra una solitudine di monti
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è mestieri andare carponi. ¶ Sopra il ripido precipizio di
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vespro, nella bottega, seduto sopra una poltrona imbottita, parlava
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che ci ha portato sopra, le gambe gli han
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era vicino a lui sopra una sedia di rustico
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1930
cenere, i piedi poggiavano sopra una pelle di lontra
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1930
sala v’era collocato sopra un tronco di ginepro
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legno tamponato di cuoio sopra un vaso sottile coperto
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a trasbordare il fiume sopra grandi zattere trasportate da
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come una foglia tenera sopra un ramello, col tempo
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coperto di fresco. ¶ — Sì. Sopra vi si attristava un
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cono folgoravano scintille violette sopra un serpente celeste che
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gli uomini sentivano serpere sopra le loro schiene prone
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dalle grandi ali sciamava sopra l’ecatombe come su
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giacchette che gli rimanevano sopra i polsi e dai
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conchiglia che si affilava sopra una pietra. Ad alcuno
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smarrire nel sonno spiegava sopra di sè la bandiera
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i raggi si diacciavano sopra una salma schematica da
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carruba. La donna, sdraiata sopra un arcone di pietra
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battè con un legno sopra un vaso sottile ricoperto
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ribrezzo della cella dura. ¶ Sopra una scansìa v’era
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parevano tanti rondinotti appollaiati sopra una canala. ¶ Il Tarmito
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con l’età. Accosciato sopra una colonna di pietra
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1930
anche il nome scritto sopra una croce. Sai gli
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di uccelli celesti posati sopra una zattera. ¶ I passeggeri
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gli occhi chiusi, seduto sopra una stiva di coperte
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1930
lenta e silente come sopra un mare d’olio
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pago di avere sempre sopra di sè gli scafi
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1930
urlìo che s’ode sopra un vascello in isfacelo
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1930
pollice intriso di cromo sopra un ammasso di pietre
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che ci si farebbe sopra un battuto di lardo
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andatura di chi camminasse sopra una scala a pioli
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bocca: un filo rosso sopra un ghiomo giallo. Da
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Argenta, parole grandi, nere sopra una tavola pitturata ad
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del Lavoro e scompartiti sopra un tavolone a quelli
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pioppi, spingevano i bovi sopra un piccolo telaio di
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cenciaia appinzata ai reticolati. Sopra lo scheletro di un
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capelli grumate di sangue sopra i sassi, ha battuto
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selciato, le gavette scampanavano sopra gli zaini. ¶ — Non lo
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fuoco parvero sgusciate da sopra tronchi di castagni in
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mani di gesso immobili sopra un lenzuolo partito sulle
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terribile maciulla: la Tebaide. ¶ Sopra il parapetto di un
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stoicismo del profeta che sopra le ripe riarse del
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fossa delle clavicole, straripava sopra il cavo dello sterno
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pelle. Il braccio poggiava sopra una tavoletta strappata da
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aveva posto il capo sopra uno zoccolo di pietra
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udire un accordo fatto sopra una spalla di porco
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rotolìo di carri transitava sopra una fantastica via aperta
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1930
lesse questa parola stampata sopra una croce piantata su
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poggiava il corpo sbilenco sopra due zampe schiacciate. Ogni
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pagnotte, uno si collocò sopra un coscio e uno
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o ti finisco. ¶ Lontano, sopra il pietrato di un
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uno seduto a sghimbescio sopra una sedia. Posatolo in
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ammonendo i soldati: ¶ — Pensateci sopra. Sono acquai. ¶ — Noi ci
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di un piccolo cimitero. Sopra un tumulo v’era