Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

Si capisce che si sta per arrivare solo quando

ha intenzione di spostarsi. Sta comodo così, canottiera e

attorno, muove i piedi, sta con le gambe allungate

in lontananza, della polvere. ¶ Sta arrivando qualcuno, questa volta

piace. ¶ “Buongiorno, Pietro. Come sta?” E subito, prima che

trent’anni, ormai, che sta seduto su quella sedia

suono sarebbe migliore. Gli sta bene così. Sarebbe troppo

c’è qualcuno, che sta succedendo qualcosa. È che

è un boom. ¶ Pietro sta immobile, il cuore batte

attenzione. È senza frutti, sta morendo. Le vespe sciamano

pioppo vuoto, che non sta in piedi, che sembra

trovare il rifugio che sta cercando. Per un po

dica qualcosa. Cosa gli sta succedendo? Nina che viene

e la voce si sta facendo, gli sembra proprio

È che lui si sta arrabbiando. “Non hai capito

asciuga gli occhi, sale. ¶ Sta fermo, si è messo

ha chiuso gli occhi. Sta dormendo. O fa finta

Il livido sulla pancia sta scomparendo, il viso è

la lentezza. Tommaso si sta già strofinando con l

deserta, fa per immettersi. Sta fermo. Invece di tornare

verbale di mancato reperimento sta per essere protocollato...” ¶ “Ho

così...” ¶ “Ma di cosa sta parlando?” ¶ “Dei clandestini. Dei

ci trova nessuna segnalazione. Sta arrivando l’Olandese Volante

va meglio. Sente che sta diventando vecchio. Arriva alla

ha riconosciuto Pietro. Le sta simpatico, il custode del

capisce e a lui sta passando la voglia di

Pietro. ¶ Il ragazzino si sta abituando alla lingua, al

pesce, dice: “Foglia”. Pietro sta per scuotere la testa

e plurale, il ragazzino sta cominciando a usarli. Ma

piega?” ¶ “Buongiorno Pietro. Come sta? Io bene, grazie.” ¶ L

in ombra, l’animale sta su una base rialzata

che fa per lui. ¶ Sta perdendo l’equilibrio, si

della baby gang che sta compiendo numerose rapine nella

la voce. È Tommaso. Sta cantando. È l’Aria

occhi per non accecarsi, sta in mezzo ai due

gli occhi curiosi. Si sta meglio all’ombra dei

tolta il berretto, si sta sistemando i capelli. Lui

desiderio. Ma perché lei sta ferma? Tiene in mano

rincorre. “Pietro, dove sei?” ¶ Sta abbassando le tapparelle. ¶ “Ma

Un’altra volta. ¶ Adesso sta esagerando. ¶ Ah, avesse la

sfrecciano vicino e lui sta lì, in mezzo. Ora

dita. Pietro capisce che sta vendendo quei sacchetti per

torna sotto la finestra. Sta fermo, in silenzio, guarda

altri. Pietro capisce e sta al gioco; ricambia l

tettoia. Il ponfo si sta gonfiando, ha voglia di

ordine, vicino alla porta. ¶ 23. ¶ Sta diventando grande ¶ “Tommaso?” ¶ Pietro

dove diavolo è finito. ¶ Sta diventando grande. I baffi

Romolo è mamma Remo”. Sta cercando una parola, Tommaso

e dalle cose che sta pensando. ¶ “Scusami, il portacenere

grida al ragazzino che sta giocando lì davanti. Pietro

accorge che la postina sta tornando, “Via, via!” grida

Tommaso Calé. Ma Tommaso sta bene negozio Pietro.” ¶ “Questo

a chiudere la finestra. “Sta cominciando a piovere.” Guarda

gli stivali, Pietro si sta bagnando. Avanza, è tutto

manovra. ¶ “Buongiorno, Pietro. Come sta? Io bene, grazie.” ¶ “Io

E sì che lei sta qui da tanto tempo

portarle al deposito o sta qui a guardare la

le ritirano la patente? Sta continuando a schizzarmi!” grida

accorge che Pietro lo sta fissando. ¶ “Tu non devi

diverso. Si accorge che sta fischiando. Nove, dieci note

un rumore, qualcosa che sta al fondo, toc; un

una voce, un nome; sta chiamando qualcuno. Un altro

porta. La torcia la sta esaminando. Qualcuno cerca di

in grembo. Tommaso gli sta mostrando la foto. Ha

la stella polare, che sta ferma dov’è, che

si accorge che Tommaso sta uscendo dal bagno, e

nascondersi. Non devono vederlo.” ¶ “Sta cercando di scalare il

voleva far male. “Si sta innervosendo,” dice Pietro. Non

Cosa c’entra Castroni?” ¶ “Sta arrivando! Con la polizia

esterno. ¶ “Buonasera, Pietro. Come sta? Io bene, grazie.” ¶ Una

arrampica sull’argine. Pietro sta comodo così, maglioncino e

muove i piedi nudi, sta con le gambe allungate