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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Umberto Fracchia, Il perduto amore, 1921

concordanze di «stanza»

nautoretestoannoconcordanza
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di sole entrò nella stanza. Io che ero rimasto
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capo all'altro della stanza, gettando sguardi inquieti all
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entrammo in una piccola stanza azzurra. Clauss stava seduto
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fermò in mezzo alla stanza. ¶ — Clauss! — disse con voce
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e brancolando uscì dalla stanza. ¶ — Daria! Daria! ¶ Il suo
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passeggiare irrequieto per la stanza. Nemmeno allora sapevo spiegarmi
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sul leggio. Da una stanza vicina giungeva il parlottare
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Finalmente il chiacchierìo nella stanza vicina tacque, la porta
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il capo nell'altra stanza e chiamò: ¶ — Kate! Ave
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da ogni angolo della stanza, la nostra fantasia scopre
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a casa. ¶ Nella mia stanza c'era qualcuno che
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ora stava spiando nella stanza o attendeva di essere
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era lei nella tua stanza! ¶ — No, — dissi, — non era
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chi era nella tua stanza? — domandò Soave, con tono
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Tutta la credenza della stanza da pranzo precipita con
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per rientrare nella mia stanza, la voce di Sterpoli
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un lieve soffio nella stanza e mi accarezzò la
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e là per la stanza. Rovesciai una sedia e
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affacciatomi un momento alla stanza dove il ferito riposava
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corridoio, tra la sua stanza e la mia, raccolsi
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lo sentivo tossire nella stanza vicina. Mi riscossi e
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luna inondò la mia stanza. ¶ Aperto adagio adagio l
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l'uscio socchiuso della stanza dove riposava Silvio, e
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battente, ella guardava nella stanza illuminata, e fra lei
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qui. Vieni nella mia stanza. Ti debbo parlare... ¶ La
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uscire improvvisamente da quella stanza e trovarti là, scalza
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qualche passo per la stanza. Incominciai a dubitare allora
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spiare all'uscio della stanza di Silvio; ma Silvio
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passo di Battista nella stanza dell'ammalato. Lasciai la
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operai, in una piccola stanza illuminata da un abbaino
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miserabili suppellettili della loro stanza, e soggiungeva: ¶ — Certo questa
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e soggiungeva: ¶ — Certo questa stanza è troppo misera, troppo
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oppure cercare un'altra stanza, con una veduta anche
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potuto lasciare quella miserabile stanza, in quella miserabile casa
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Entrò d'impeto nella stanza e trovò Silvina che
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angoli si diffusero nella stanza le ombre nere di
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salotto. Poco dopo, nella stanza vicina, s'udirono due
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voci. Poi regnò nella stanza vicina un silenzio profondo
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sola, lassù, in quella stanza isolata sotto i solai
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se chi abitava quella stanza fosse sul punto di
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il solaio, in quella stanza tenebrosa su cui la
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ed entrò in quella stanza dalla quale la sera
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po' di sole, quella stanza non le sembrò meno
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volle trascinarmi nell'altra stanza perchè l'accompagnassi al
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la miseria di quella stanza). La vostra bellezza esige
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e l'aprì. La stanza era semibuia e deserta
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fosse rientrato in quella stanza con lei, appoggiato al
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fece in mezzo alla stanza. Posò sul tavolo i
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verso il fondo della stanza, rispose: ¶ — Mi hanno pagato
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e là per la stanza tenendola sollevata fra le
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tre passi per la stanza e rise allegramente. — Il
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casa. Là, in una stanza semibuia, disteso bocconi sul
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uscì. Ritornata nella sua stanza, si guardò nello specchio
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prima di uscire dalla stanza, doveva averla perduta nel
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giungere a quell'ultima stanza dove il principe Stanislao
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il letto in quella stanza fu tutto sfatto, e
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la candela, entrò nella stanza, e corse nuovamente al
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all'uscio di quella stanza. La voce irata di
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io vidi quella misera stanza in disordine, Silvio che
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quando qualcuno, entrando nella stanza, veniva ad interrompere con
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padre uscì precipitosamente dalla stanza come per dare degli
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poco dopo, uscii dalla stanza, trovai mio padre seduto
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alla porta della sua stanza. Era buia e non
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non uscì dalla sua stanza se non quando udì
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Ora lo sento nella stanza vicina che si toglie
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parete, che divide questa stanza dalla sua, fu sempre
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io quanto lei. Quella stanza dove ora sta Isacco
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stata prima la mia stanza. E Luisa abitava appunto
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Luisa abitava appunto questa stanza, quando io abitavo quella
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m'introdusse in quella stanza. Veramente non è una
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Veramente non è una stanza. È il fondo di
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e Savina ebbe una stanza di più da appigionare
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prossimo ed infinito. La stanza era buia, ma un
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altr'uomo stava nella stanza attigua, cioè in questa
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attigua, cioè in questa stanza, accanto a questo letto
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più! ¶ La porta della stanza vicina sbatacchiò, dei passi
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con lei in quella stanza, perchè alla sua invocazione
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nell'angolo buio della stanza, affondata nella sua poltrona
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Ma un rumore nella stanza attigua, cioè in questa
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attigua, cioè in questa stanza, introdusse nel mio deserto
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più, o che la stanza fosse vuota. Faceva meno
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piccoli passi l'ampia stanza, si veniva a mettere
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sempre da quella lurida stanza, di avere risoluto definitivamente
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forse proprio in quella stanza attigua alla mia... Ed
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gente, introducendola nella mia stanza dove mi credevo bene
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sulla soglia della mia stanza apparve Esposito. ¶ — Bene! gridai
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la mia dalla sua stanza. Era accaduto qualche cosa
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sulla parete, fra questa stanza e quella di Isacco
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qualche passo per la stanza battendo il piede per
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l'udisse dall'altra stanza. Perchè gliele vuoi pagare
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la mattina, nella sua stanza. Mi misi a cercare
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cosa d'insolito nella stanza di Isacco. Udii il
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ed entrarono nella sua stanza. Allora mi ricordai che
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due furono entrati nella stanza, il letto d'Isacco
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E nella penombra della stanza vedevo, attraverso le ciglia
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e Luisa fu nella stanza di Isacco. ¶ M'ero
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dopo poco, uscì dalla stanza d'Isacco e, sfilate
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udiii, singhiozzando, rientrare nella stanza di Isacco, e abbandonarsi
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da lei, attraversai la stanza, aprii l'uscio e
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Luisa rientrò in questa stanza, si gettò piangendo sulle
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affacciai qui a questa stanza. ¶ Ricordo che questa stanza
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stanza. ¶ Ricordo che questa stanza era insolitamente illuminata. Dappertutto
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so quando, come, la stanza si vuotò. Non so