Matilde Serao, Addio, amore!, 1890

altro capo della vasta stanza, aveva quella sera molto

sempre più gelida la stanza: Anna non aveva freddo

udiva anche nella loro stanza: e le parevano anni

tappeto. Alla metà della stanza, presa da un impulso

angosciata. ¶ Passando, sfiorò la stanza dove riposava la loro

mente: quando arrivò alla stanza da pranzo, le parve

avendo abbandonato la mia stanza, durante il sonno di

fosse ritornata alla sua stanza, senza aver incontrato nessuno

dalla terrazza portava alla stanza da pranzo, si sentì

nel salottino attiguo alla stanza da letto, uno spettacolo

ginocchio in mezzo alla stanza, stendendo le braccia a

sola, qui, in una stanza d'albergo con te

ritta in mezzo alla stanza, già in penombra pel

di là nella grande stanza da letto, oscura e

una poltroncina della grande stanza. Colà l'ombra, le

ombra, in una volgare stanza d'albergo, fra sconosciuti

ogni mattina, entrava nella stanza in punta di piedi

sottovoce anche nell'altra stanza, allontanandosi per ritornare più

fiori da togliere dalla stanza, sopra un biglietto da

muoversi dal letto, dalla stanza, di non levare una

Andava in un'altra stanza, a leggere; o riceveva

Un silenzio crebbe nella stanza, dove il mite tramonto

sedia, passeggiò per la stanza, tornò a sedersi; ma

seguitava a dormire nella stanza di lei, udì che

era fuggita nella propria stanza, fu Laura che gli

di compassione, in quella stanza oscura e deserta del

subito Laura, uscendo dalla stanza per troncare la discussione

era recata immediatamente nella stanza delle ragazze, dove aveva

sparire. Lentamente, rientrò nella stanza da letto e si

due salotti, anticamere e stanza da pranzo; al primo

ragazze avevano ognuna una stanza: ed esse, solo a

era bene la antica stanza nuziale di Francesco e

ella la chiave della stanza e di tutti gli

un presentimento; e nella stanza di un così mite

addensarsi negli angoli della stanza vuota, ma egli non

e giù per la stanza, non osando di rileggere

sorelle andarono immediatamente nella stanza della loro madre, quasi

con loro, in quella stanza che era il tempio

stanzetta, sola, fra la stanza di Laura e quella

ella usciva dalla sua stanza ed andava ad origliare

Stella ritornava alla sua stanza niente rassicurata. Quello che

attrazione sempiterna alla delicata stanza, dove l'azzurro si

lunghe prostrazioni in quella stanza, la cui delicata malinconia

si trascinava da una stanza all'altra, ombra leggera

innanzi alla porta della stanza di sua madre, vi

fece il giro della stanza materna, dove era stato

ferma in mezzo alla stanza, tutta penetrata da una

la porta della sua stanza. Aveva guardato l'ora

le undici. Nella sua stanza entrava il sole di

piedi, in mezzo alla stanza, indecisa se andare dove

corridoio separava la sua stanza da quella di suo

suo marito: ma la stanza di suo marito aveva

meravigliata di quella vasta stanza un po' triste, nelle

un'aria severa alla stanza, dove l'uomo mondano

era venuta in quella stanza. ¶ - Fra un'oretta - egli

sua casa, nella sua stanza a pregare il Signore

Finalmente sola. Nella propria stanza, strappò dalla testa il

oppure, scivolava fuori della stanza, senza far rumore. Spesso

salotto e andarono nella stanza da letto di Anna

Anna prediligeva, illuminava la stanza. ¶ La cameriera l'aiutò

nel segreto della sua stanza, per un uomo solo

la porta della sua stanza, passò nel corridoio, e

udire qualche rumore nella stanza di suo marito; egli

propria impazienza. La sua stanza, nelle sue tinte chiare

gran lampada della sua stanza, e quasi volesse abbreviare

in porto. Nell'austera stanza, la luce rosea, assorbita

e giù, nella vasta stanza, con la coda dell

denti battevano. Rientrò nella stanza tremando, ebbe appena la

ella si addormentava nella stanza solitaria dove egli l

verdina, livida, entrava nella stanza. E nello stesso tempo

Laura, levandosi, uscendo dalla stanza, portando seco la chiave

intima: doveva lasciare la stanza, non osando gridar loro

buttava in ginocchio nella stanza dove era morta sua

vivendo molto nella sua stanza; uscendo alla mattina per

nella solitudine della sua stanza. E coloro che erano

sino alla porta della stanza di Cesare, a quella

delle portiere, tutta la stanza di Cesare illuminata, udendo

muliebre, Laura, era nella stanza di Cesare. Ella non

piedi in mezzo alla stanza. Adesso era più vicina

una furia, in quella stanza, strappando la tenda, gridando

salotto attiguo, attraversò la stanza da fumare, si trovò

guardò intorno: nella sua stanza regnava un gran disordine

smemorata, in mezzo alla stanza, ombra nera in cui

lievissimo, uscì dalla sua stanza: tutto nell'appartamento era

si diresse verso la stanza di Laura: e rapidissimamente

innanzi alla porta della stanza di sua sorella, tal

tremò. E poi, la stanza di Anna, in ordine

la sua aria di stanza di donna felice, le

Anna aveva veduto nella stanza di Cesare e che

quando... tu eri nella stanza di Cesare... io sono

un giro per la stanza, concitatamente, poi ritornò verso

come me, va nella stanza di un uomo senz

amavi, sola, in una stanza chiusa... ¶ - Io non sono

a girare per la stanza, di nuovo, simile a

ferma in mezzo alla stanza, le braccia prosciolte lungo

il cammino della sua stanza. Anna, nella sua immobilità

perduta, semiviva, in una stanza d'albergo, avendo tutte

marito. Uscì dalla sua stanza nel corridoio e andò

ella era venuta nella stanza dell'amor suo, qui

suo, qui, in questa stanza ad aspettarlo, col palpito

luce scialba allungarsi nella stanza, una luce bigia e

disperata, girando per la stanza come la pazza che

ella rientrò nella sua stanza e si appressò allo

due volte per la stanza, aprendo o richiudendo quietamente

ad uscire dalla sua stanza, e dopo avere dato

piano. ¶ Passò davanti alla stanza di suo marito e

sua casa. Quelli della stanza di Cesare erano chiusi

il balcone della sua stanza era spalancato; un vuoto

della cenere entrò nella stanza. Anche Anna si era

guardando il cielo della stanza, con una disperazione che

guardando il cielo della stanza. ¶ - Non lo crederò, non

salì al cielo della stanza. Anna si era colpita