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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Catena Fiorello, Picciridda, 2006

concordanze di «stare»

nautoretestoannoconcordanza
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punto, chi decideva se stare sopra o sotto? Insomma
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e complice, aggiungeva: «Lasciala stare, tua nonna è nata
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tardato volentieri. Gli piaceva stare in compagnia dei suoi
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avevo voluto dirlo. «Lasciami stare, non mi serve il
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la mia voglia di stare fuori, in compagnia. Tornare
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latte di mandorla e stare con noi. ¶ Apprendevo così
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Venera. Non riusciva a stare in piedi, poverina, e
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immettere dentro, ma bisognava stare attenti a non premere
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non era sempre piacevole stare in mezzo agli altri
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la mia voglia di stare isolata. ¶ E con i
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avevamo poche occasioni per stare insieme. C’era sempre
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che ci capitava di stare insieme a casa. ¶ San
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avi a studiari, lasciatela stare! Il ricamo glielo insegnano
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statale, allora si poteva stare tranquilli, altrimenti, nel caso
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il possibile per farla stare tranquilla. Però quando è
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così si abituano a stare chiuse senza impazzire. Ora
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e mi sembra di stare con voi. ¶ Salutate Melo
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finalmente rivelata, mi faceva stare troppo male. ¶ Non so
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a me negata, di stare vicino ai nostri genitori
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sordo che mi fa stare male tutti i giorni
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questa casa tu devi stare cu du piedi ’nta
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ero pronta. Sembrava di stare a Sanremo… ¶ La gara
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siamo sfortunati, non possiamo stare insieme alla luce del
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capitata ’sta disgrazia!”. Non stare a sentire le voci
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loro c’era da stare sempre sul chi va
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grande sarebbe quello di stare con Pietro alla vigilia
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Io ho paura di stare male come lei. Ma
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le persone non possono stare all’aria aperta troppo
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era cane, e doveva stare a fare la guardia
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perché, inutile girarci intorno, stare con la nonna per
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e della volontà di stare insieme. ¶ Io tra l
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il bisogno inalienabile di stare da sola. Mi chiusi
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lei in Germania doveva stare serena per lavorare. Come
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Natale, mamma. Era meglio stare insieme, anche poveri. Perché
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del defunto. E anziché stare in silenzio e pregare
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di me, lei potesse stare bene. Che potessero stare
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stare bene. Che potessero stare bene. ¶ «Qui è bello
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nuovamente faticoso abituarci a stare insieme. Ce n’eravamo
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mi andava più di stare solo con lei e
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Niente di così assurdo: stare con loro. Perché mi
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come per dire: «Lasciala stare, è una povera vecchia
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di più. Ma bisogna stare attenti: a Salvatore, il
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gli aveva dato noia stare fermo. Mi faceva piacere
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suoi interessi. E bisogna stare attenti quando ci sono
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noi, persone perbene, dovevamo stare sempre in guardia. ¶ Così
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mia partenza, e volevo stare un po’ con lei
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beddra…». Continuò, intimandomi di stare in silenzio, perché altrimenti
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e mi obbligò a stare in piedi. Guardai ancora
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domande scomode, era difficile stare. ¶ Mio padre e Pietro
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Come l’abitudine a stare tutti insieme, a mo
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perché non si poteva stare sempre zitti, e così
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arrivo. Era desideroso di stare con noi, con me
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non si vergognavano di stare in pubblico con canottiere
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se avessimo voglia di stare con loro; qualche volta
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braccio, cercando di farlo stare tranquillo. Fuori dalla stazione
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male. Tu qua devi stare, cu mia, altro che
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presunto amante, Giuseppe poteva stare tranquillo: erano tutti pettegolezzi