Federigo Tozzi, Tre croci, 1920
concordanze di «stato»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1920 | più nessun pericolo. Era stato lui a proporre quell | ||
2 | 1920 | Il loro padre era stato fortunato, e anch'essi | ||
3 | 1920 | se non ci fosse stato né meno. Tutti quelli | ||
4 | 1920 | gli chiese: ¶ — Dove sei stato? ¶ — Sei mio padre, perché | ||
5 | 1920 | e dolce; e sarebbe stato capace di fargli anche | ||
6 | 1920 | venendo dall'Archivio di Stato, un giovane francese, critico | ||
7 | 1920 | le volte che era stato affabile con qualcuno. Gli | ||
8 | 1920 | Se non ci fosse stato il Nisard, avrebbe chiuso | ||
9 | 1920 | a questo modo? ¶ — Sono stato intelligente. Ora, è finita | ||
10 | 1920 | rispondere; come se fosse stato sordo e non capisse | ||
11 | 1920 | cambiarsi. Una volta era stato di modi distinti, quasi | ||
12 | 1920 | sempre con lo stesso stato d'animo, che si | ||
13 | 1920 | pecora! Non c'è stato mai una mezza questione | ||
14 | 1920 | e che Enrico sarebbe stato pronto, più degli altri | ||
15 | 1920 | direttore della banca, sarebbe stato disposto a dare da | ||
16 | 1920 | il tovagliolo dov'era stato baciato; e, allontanandola con | ||
17 | 1920 | e i cognati. Era stato uno sbaglio di lei | ||
18 | 1920 | fa piacere. C'è stato, mezzo minuto fa, un | ||
19 | 1920 | saliva. ¶ VIII ¶ Enrico era stato uno di quei ragazzi | ||
20 | 1920 | disprezzo che non sarebbe stato capace di escirne. E | ||
21 | 1920 | un ragazzo! È sempre stato il mio torto. ¶ Egli | ||
22 | 1920 | nella bettola, dove sono stato dianzi. Là ci sono | ||
23 | 1920 | Gli pareva di essere stato bravo come a giocare | ||
24 | 1920 | rendendosi conto del suo stato d'animo, all'improvviso | ||
25 | 1920 | signore, perché non sarebbe stato possibile, ma per mantenerci | ||
26 | 1920 | pezzo, gli chiese: ¶ — Sei stato con il cavaliere? ¶ — Sì | ||
27 | 1920 | la testa. Non sarebbe stato né meno educazione. ¶ — Allora | ||
28 | 1920 | L'impazienza del mio stato d'animo deliberativo dipende | ||
29 | 1920 | Perché? Non sono mai stato come oggi! ¶ Niccolò a | ||
30 | 1920 | per vantarsi: ¶ — Come sono stato bene! Una giornata incantevole | ||
31 | 1920 | pace, anzi, d'essere stato costretto a un diniego | ||
32 | 1920 | fallimento non ci fosse stato da prendere né meno | ||
33 | 1920 | A quale fine sarebbe stato così differente a Enrico | ||
34 | 1920 | mente che poteva essere stato Enrico. ¶ Niccolò gli disse | ||
35 | 1920 | allora, che tu fossi stato schietto? ¶ Egli storceva la | ||
36 | 1920 | libreria; e gli sarebbe stato impossibile rimanerci a lungo | ||
37 | 1920 | Giulio disse: ¶ — Ci sarei stato per sempre! ¶ — Lei è | ||
38 | 1920 | pochi minuti che sono stato con lei in Fortezza | ||
39 | 1920 | con la quale era stato legato un pacco di | ||
40 | 1920 | per lì. E sarebbe stato inutile fargli capire ch | ||
41 | 1920 | quel che m'è stato detto? È morto quel | ||
42 | 1920 | Un signore non sei stato mai. ¶ — Del resto, una | ||
43 | 1920 | il vecchio cimitero era stato scavato. Avevano addossato le |