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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «stato»

nautoretestoannoconcordanza
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noi credevamo che sarebbe stato così, ed invece... La
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fra quello che è stato e quello che poteva
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grande amore non è stato che una favola, un
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sommessamente, cadeva in quello stato di sonnolenza morboso ch
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confessarle che tutto era stato un'illusione, impossibile a
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da molti giorni. E' stato malato forse? ¶ - Un po
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ogni tuo movimento, è stato per me come una
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che so io, è stato un semplice caso... ¶ - Eppure
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tuo carattere sia sempre stato così, e come infine
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purtroppo, non sono mai stato padrone de' miei nervi
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ad aprirmi. ¶ - Sei già stato a cercarmi, non è
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dei domestici, ch'era stato ucciso in duello. ¶ Poco
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a Mathias ch'era stato il suo tutore a
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si fece rossa. ¶ - È stato il mio tutore, - rispose
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Appia. ¶ - Ma quando sei stato qui? - gli domandai. ¶ - Sette
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lo sfogliò sbadatamente. ¶ - È stato un episodio ridicolo! - ripetè
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com'è ora! Sono stato a trovarla pochi giorni
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Certo. Io vi sono stato già una volta. ¶ - E
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siete lunatico e sarebbe stato meglio se foste venuto
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troppo superiori al loro stato... Bisogna finalmente tirare le
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il rispetto, è sempre stato un gran briccone, signor
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di Terracina non sarebbe stato in ciò per nulla
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quelle fosche mura, sarebbe stato pieno di malinconia. Che
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una meschinissima vita. Sarebbe stato così l'ultimo colpo
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di terra ch'era stato un feudo immenso, e
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altrettanta parsimonia quanto ero stato prodigo e spensierato, uscir
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quel tempo non era stato che di godere la
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lo danneggiò l'esser stato il confidente e quasi
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al penitenziario. L'essere stato il suo braccio destro
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semplicissima che sono sempre stato il giudice sereno di
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usuraio, il mezzano, lo Stato e la classe innumerevole
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della città dov'era stato comprato il tal gioiello
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via. Scommetto che sei stato con lui anche oggi
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ho detto che sono stato con l'Alessi. ¶ - Hai
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la sera prima era stato a pranzo dalla Contessa
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mi rispose tranquillo, - sono stato dieci volte ricco al
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mi domandò sottovoce: ¶ - Siete stato di là, dove si
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esso congiunte. ¶ - Dove sei stato finora? - mi domandò con
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amarmi tu, che sei stato sempre un uomo felice
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di silenzio. ¶ - Dove sei stato questa sera? ¶ - Te l
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certo, non può essere stato che lui. ¶ - No. ¶ - Guardami
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faccia! ¶ - Ebbene, sì, è stato lui. Lo sono andato
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Bene: quello non è stato mio amante... ¶ - Ah? E
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ragione, più delicata... ¶ - Sei stato il suo amante? ¶ - No
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interromperla, se veramente fossi stato alieno da questa eventualità
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finora io sono sempre stato un uomo onesto. ¶ - Ne
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tu sei oggi, sono stato più volte io stesso
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per svogliatezza. Egli sarebbe stato «l'arbiter» anche in
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serena indifferenza. Tu sei stato un arbitro32 finchè il
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mese diverrò attrice: è stato il sogno maggiore della
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il mio parere: sei stato uno sciocco. Insomma, ragazzo
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tutto perchè mi sei stato utile, anzi perchè potevi
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l'età mia! Sono stato quindici giorni in villa
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e leale. - Ne sarei stato capace? ¶ Forse; perchè il
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su parola, mi era stato necessario far capo all
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respiro l'anima. Era stato ancora un giorno di
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male? - domandai. ¶ - No, è stato un momento... nulla. Ora
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A proposito, Ludovico, sei stato a casa prima di
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Sì, signore, vi sono stato; perchè non sapevo immaginare
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Neppure volendo, non sarebbe stato possibile. Dunque meglio così
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di corpo, in uno stato lamentevole di eccitabilità, mi
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amore, ch'era pur stato così grande, non rimaneva
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resto. ¶ - Bah... non è stato un anno molto allegro
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tante! Oh, c'è stato un tempo nel quale
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volevi! Ero tua. Sei stato il solo uomo che
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mezzi... e tu sei stato buono, veramente sei stato
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stato buono, veramente sei stato buono con me... ¶ - Non
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passato. Quello ch'è stato nostro ha per noi
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mi salutasse, ma sarebbe stato altrettanto naturale che avesse
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divien umile dopo esser stato violento e si appaga
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perdonate? - le domandai. - Sono stato pazzo a condurvi qui
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ho dimenticata, che sono stato irragionevole quando v'abbandonai
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uomo che tuttavia è stato qualcosa nella vostra vita
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perdonare nulla. Forse è stato meglio così. Non vi
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che viva in uno stato anormale, ruminando chissà mai
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ridendo. Ma è lo stato dell'animo suo che
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Roma, e dove sei stato, uomo misteriosissimo, in tutto
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isposa, Fabio ch'era stato il suo consolatore con
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hai ragione. Ma è stato un colpo sai!... ¶ - Che
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guardarono. ¶ - Dunque che è stato? - domandai a' primi che
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Sì, ma non è stato così facile. Nessuno poteva
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a quello che è stato! Vi son coincidenze che
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spezzata.» E infatti è stato buono con me. Senza
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per te dev'essere stato facile riprendermi, facile, quanto
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fui. In verità sono stato un inutile; ho avuti
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una invereconda cortigiana. Sono stato con allegrezza uno sciupatore