Angelo Galli, Canzoniere, 1459

dei, ¶ beato nel mio stato chi non more. ¶ Ma

vederai s'io son stato tiranno ¶ et, come dice

non, come sòle, ¶ è stato nel suo piover temperato

scopria; ¶ ché foss'io stato te, camiscia, alora, ¶ ch

non che del mio stato, ¶ questa bella ligiadra et

poco inanti gli era stato personalmente et poi s

che, se non fosse stato alor veduto, ¶ io l

amando. ¶ Ma Giove è stato lui poi più felice

vivar forsa in tale stato ¶ che fosse posto mano

via; ¶ ma foss'io stato colui che te cherse

temideza. ¶ Deh, foss'io stato del voler de adesso

dolce uso. ¶ 146 ¶ Deh, fusse stato l'impio mio signore

Over fuss'io pur stato senza el core, ¶ dove

che fuss'el almen stato più per tempo, ¶ ché

et rende al primo stato ogne fateza, ¶ né pria

a tuoi honori è stato pigro et tardo, ¶ ché

le bastughe. ¶ 171 ¶ Che fostu stato, o caro mio Orsino

contento. ¶ 213 ¶ Quando io son stato qualche tempo al foco

naturale. ¶ Che fossi io stato te liber volando, ¶ che

lamento et doglio: ¶ se stato fossi tanto in genochione

el signoreggia in magiur stato. ¶ Dirò primieramente ¶ le gran

fosse in quel felice stato, ¶ ben se poria in

elli. ¶ Qual fosse el stato mio, pensal, lectore, ¶ che

ché ben te seria stato gran ventura ¶ esser sepolto

el core in nel stato giocondo, ¶ perché scì cruda

s'io non son stato forte ¶ a tanta crudeltà

sereno ¶ l'aer è stato sempre et via più

io in augumento et stato? ¶ El cor del corpo

sempre el più tranquillo stato. ¶ Ad un bel tempo

tempo, ad un fiorito stato ¶ colei che mentre visse

et pormi in alto stato, ¶ se fuor me cava

tosto nel mio dolce stato ¶ me la retorrebbi io

tolto el mio felice stato ¶ et dato ai citadin

agionge lume a quello stato; ¶ ché ben se pò

vita, ¶ che col mio stato io non sia seco

te, che dal bel stato mio felice ¶ a l

Dunque se 'n tale stato, o fraudulente, ¶ giuncto serai

chiamar però in questo stato: ¶ vedi che del commesso

m'acorgo in quale stato ¶ l'alma mia era

sì puzulente, ¶ m'è stato sì in caler, que

tu scì vedi mio stato ¶ et sei lo mio

pia madre, se son stato ghiotto ¶ de questo dolce

voglio hora et lor stato giocondo, ¶ ma lor dier

lontano! ¶ Che fosse io stato lì prima che Dio

mio vivar sia lo stato ¶ solo el sa lei

quel finito et corto ¶ stato serebbe assai men de

a morir nel mio stato più giocondo, ¶ fugendo le

acompagnato: ¶ unde Francesco è stato ¶ ad aspectar, per salire

mai satollo ¶ non seria stato in più d'un

giocondo ¶ seria el mio stato là 'vunque me stesse

sangue ¶ et per longevo stato signorile ¶ madonna sia gintile

la potenza del suo stato ¶ et a la borscia

a lui pare esser stato già mille anni: ¶ quando

poi ch'era tanto stato, ¶ porre un miracul giù

Calli condolendosi del suo stato amoroso perché stava lontano

son pentuto ¶ d'esser stato d'Amor bon servitore

grave iactura al mio stato felice. ¶ Ben so' io

però, tu che in stato te ritrovi, ¶ ti prego

a Pesero, dicendo esser stato facto per altro che

mai, onde in cotale stato ¶ el mondo me poria

torce da sì bel stato et sì piacente ¶ et