Giacomo Leopardi, Canti, 1837

nell'imo strideran le stelle, ¶ Che la memoria e

sciagura, ¶ Né scolorò le stelle umana cura. ¶ Non io

novi liti e nove stelle insegna. ¶ Or te, padre

daranno a te le stelle, ¶ Certo del tuo costume

la luna, ¶ Spente le stelle in ciel. ¶ Pur di

XXII ¶ LE RICORDANZE ¶ Vaghe stelle dell'Orsa, io non

onde ¶ Mesto riluce delle stelle il raggio, ¶ È deserta

in cielo arder le stelle; ¶ Dico fra me pensando

nubi, ¶ E noverar le stelle ad una ad una

ha, non han le stelle. ¶ Nasce dall'uno il

dì sereno, alle tacenti stelle, ¶ Da soave armonia quasi

errori, ¶ È notte senza stelle a mezzo il verno

agiato cammin vassi alle stelle. ¶ Ond'io, degli astri

dall'alto fiammeggiar le stelle, ¶ Cui di lontan fa

remoti ¶ Nodi quasi di stelle, ¶ Ch'a noi paion

sole insiem, le nostre stelle ¶ O sono ignote, o

forsennato orgoglio inver le stelle, ¶ Né sul deserto, dove

di state ¶ Cader le stelle? ¶ MELISSO ¶ Egli ci ha

Egli ci ha tante stelle, ¶ Che picciol danno è