Vittorio Alfieri, Mirra, 1786

piacque; ¶ quando in se stessa compiacersen ella ¶ lieta dovea

scegliea fra tanti ¶ ella stessa Perèo? ¶ Euriclea ¶ ... D´amor

far noi con se stessa infelici. ¶ Frattanto udir vo

or diresti, ¶ ch´ella stessa le brama, or che

lice più ingannar te stessa, ¶ né altrui. Del tuo

taccia ¶ di volubil, tu stessa, a te nemica, ¶ vittima

ascondessi anco a me stessa. Or prego; ¶ chi m

son certa. ¶ Dispregierei me stessa, ove pur darmi ¶ volessi

sì tosto da te stessa affatto ¶ discordi? Il patrio

aspetto. — ¶ Mirra, o tu stessa ai genitori tuoi ¶ mezzo

vo´ sola con me stessa... ¶ SCENA IV ¶ EURICLEA, MIRRA

furore accesa, ¶ la Diva stessa. Con tremuli passi, ¶ inorridita

uccide; ¶ odiosa a me stessa, altrui dannosa, ¶ scampar non

mal credea... ¶ Eppur, tu stessa, né miei teneri anni

ove il sapessi io stessa. Assai già pria, ¶ ch

me compiango, ¶ or me stessa abborrisco: e pianto, e

ebbi mia sorte io stessa, ¶ meno affannosa rimaner mi

stato; in cui me stessa ¶ prima abborrisco... Io l

sì, posso di me stessa io donna, ¶ (ove il

suo dolore addurne ¶ ella stessa non sa: l´egra

ogni costo ¶ vuole ella stessa; e per ragion ne

e, invan rabbiosa ¶ se stessa roda la feral Discordia

dei genitori quasi, ¶ ella stessa il voleva: e sol

vedi, ¶ mal di se stessa è donna; ad ogni

istante ¶ fuor di se stessa è dal dolore... ¶ Euriclea

senza indugiar, dammi tu stessa. Io sono ¶ in senno

uccidimi. ¶ Cecri ¶ Ah! me stessa ¶ ucciderei, s´io perderti

man mie stesse, io stessa pria ¶ me li vo

a te chiedeva,... io stessa,... ¶ or dianzi,... qui... — Presente

rea ti senti tu stessa. Il tuo più grave

genitori tuoi, ¶ quanto te stessa, coll´infausto fine ¶ che

al tuo dover te stessa: ¶ ma, più di te

voglio. Né a te stessa cruda ¶ esser tu puoi