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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Vittorio Alfieri, Maria Stuarda, 1788

concordanze di «stesso»

nautoretestoannoconcordanza
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1788
oggi pietà di quello stesso Arrigo. — ¶ Trarla or tu
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invia, che per te stesso, ¶ sarai tu sempre entro
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danno! In calma ¶ te stesso torna, e gli altri
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migliore assai... ¶ Maria ¶ Lo stesso. ¶ Che dico? ei mesce
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nemici ¶ datti preso tu stesso: e reo sapranno ¶ farti
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ma tali, onde tu stesso al chiaror prisco ¶ t
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onde ei tradia se stesso ¶ anzi tempo di tanto
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fallo, altri ch'ei stesso? ¶ Che degg'io dir
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tu... ¶ Botuello ¶ Signor, te stesso inganni; ¶ io non t
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mai, sol per me stesso? a tanto ¶ Maria fe
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di ciò a te stesso un doppio tradimento? — ¶ Deluso
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vieta ¶ altri, ch'io stesso: avviluppar non voglio ¶ nelle
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Botuello puoi ¶ nel modo stesso generosamente ¶ trucidar tu, da
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a me imputava, ei stesso, ¶ artificio sì stolto? ei
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in parte hammi lo stesso Arrigo. ¶ Scaltro nell'arti
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lo indussi, ¶ ch'ei stesso a te palesator sincero
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il suo onore, se stesso? Insania tanta, ¶ quando mai
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l'avresti. Arrigo, ei stesso, ¶ all'eseguir come all
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in pegno, ¶ sceglieva ei stesso... ¶ Maria ¶ Oh non mai
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non merti per te stesso, io dono. ¶ Ella intanto
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vanne ¶ ad Arrigo tu stesso: a lui saratti ¶ scorta
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il colle, ¶ Arrigo, ei stesso, disperato incese. ¶ Lamorre ¶ Te