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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alessandro Baricco, Castelli di rabbia, 1991

concordanze di «strada»

nautoretestoannoconcordanza
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1991
dosso la polvere della strada, e senza praticamente salutare
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1991
risolverlo c’è una strada molto semplice: restare puliti
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folle corsa su quella strada ferrata, improvvisamente divenuti, loro
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calesse giù per la strada che portava alla vetreria
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di dieci chilometri di strada ferrata. Nel nostro caso
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indietro dalla casa alla strada. ¶ Sotto il diluvio, un
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indietro dalla casa alla strada. ¶ Nella notte, sotto il
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ferma in mezzo alla strada, poi torna precipitosamente dentro
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ferma in mezzo alla strada, insegue qualcosa nell’aria
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piedi nudi sbucò per strada. Lo sentì, mentre correva
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fu in mezzo alla strada. Allora si fermò, i
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il corridoio, saltò in strada, nemmeno si fermò questa
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a quella, scivolando, nella strada, dove di nuovo, ma
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fino in mezzo alla strada dove con i piedi
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lungo il fiume, la strada che saliva, le case
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lungo il fiume, la strada che saliva, le case
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lungo il fiume, la strada che saliva, le case
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case di Quinnipak, la strada in mezzo alle case
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case, in mezzo alla strada la gente, tanta gente
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gente in mezzo alla strada, le chiacchiere che salgono
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radunata in mezzo alla strada, nubi di parole che
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cavalli su per la strada che dal fiume portava
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e futuro. Volendo. Nella strada principale di Quinnipak Elisabeth
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con i cavalli, nella strada di Quinnipak, dalla prima
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città, su per la strada principale, che in definitiva
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era poi l’unica strada vera e propria, correvano
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alla staccionata. Guarda la strada, vede una piccola nube
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chiusa che dava sulla strada. Pekisch, in mezzo al
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a cantare. Giù in strada stava il pubblico. Una
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la bemolle. Giù, in strada, arrivava un canto che
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tutti i giorni, quella strada, Arold. ¶ – Senta, posso chiederle
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tutti i giorni, quella strada. Davvero. Be’, allora grazie
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fine si trova la strada per tornare, sì... molto
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accompagnò fin giù, alla strada, dove Arold lo aspettava
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proprio a metà della strada e poi tutt’e
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vicini... tutti lungo la strada a vedere quella stranezza
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delle carrozze. Tutta la strada come un tavolo da
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di terra bruna. ¶ La strada è larga trenta passi
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paese. Di qua dalla strada. Di là dalla strada
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strada. Di là dalla strada. La strada è lunga
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là dalla strada. La strada è lunga mille passi
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All’estremo sinistro della strada – sinistro guardando a mezzanotte
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All’estremo destro della strada – destro guardando a mezzanotte
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Nei mille passi di strada che dividono i dodici
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Nei mille passi di strada che dividono i dodici
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tra i bordi della strada e le facciate delle
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di esatta metà della strada, là dove i dodici
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alla metà esatta della strada, sempre più fitta si
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vite versato in quella strada (e con particolare violenza
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esatta metà di quella strada) per fare da sponda
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uomini all’inizio della strada e i dodici uomini
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uomini alla fine della strada, stanno immobili, come pietre
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fiato, e la lunga strada di fronte a loro
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mille passi di quella strada, l’unica strada vera
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quella strada, l’unica strada vera di Quinnipak – nel
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della città, su dalla strada, sollevando una bava di
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punto a metà della strada / nella precisa metà della
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nella precisa metà della strada dove stava Pekisch, in
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dall’altra parte della strada, in mezzo alla gente
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la metà precisa della strada – proprio dove c’è
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dall’altra parte della strada – Pehnt che partirà – Pehnt
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Sta lì, a metà strada, quel maledetto libro, e
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sentiero che porta alla strada. C’è il calesse
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calesse parte. Macina la strada a poco a poco
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pianura e poi una strada e poi Quinnipak e
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e sul bordo della strada c’era una freccia
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fino in fondo alla strada. Elena è una bambina