Egisto Roggero, I racconti meravigliosi, 1901

Vi ha detto che strano soggetto sono io per

unse con quel suo strano liquido e la ferita

qualche tempo qualcosa di strano, d’inspiegabile, di anormale

sono Pietro Fournier!.... ¶ — È strano – esclamai. ¶ — Ma non basta

voi mi dite è strano veramente! mormorai. ¶ — Ma il

italiana...., come voi. ¶ — È strano, è strano – mormorai. ¶ — Ma

voi. ¶ — È strano, è strano – mormorai. ¶ — Ma ancora non

decisamente il vero. ¶ — È strano, strano, quanto voi mi

il vero. ¶ — È strano, strano, quanto voi mi dite

francamente, pensare ad uno strano, inaudito caso di sdoppiamento

memoria, presenta anche questo strano fenomeno. Voi avete perduto

meditabonde. ¶ Il caso era strano veramente. ¶ Il padre dei

recare indosso, per uno strano o inspiegabile capriccio.... ¶ Appena

Dormiva. ¶ Un sonno profondo, strano, catalettico, quasi. ¶ III. ¶ Una

Ah! – esclamò – per uno strano, inaudito, straordinario fatto che

accorto del passaggio dello strano individuo.... Basta. Questo bel

infatti quanto di più strano e paradossale potevasi immaginare

gli occhi meravigliati.... ¶ Uno strano lezzo era là dentro

diceva il guardiano, lo strano giardiniere spariva per non

Ofrisie!... – ripetè piano lo strano giardiniere, con un tono

fisso lo sguardo sullo strano vivente, i cui occhi

turbato dalla visione dello strano mostro di poc’anzi

più occuparmi del mio strano vicino. ¶ Ma una notte

con tutta amabilità lo strano campione – se non vi

E moriva d’uno strano malore misterioso: il piccolo

nelle sue parole riviveva – strano, terribile prodigio – la follia

a camminare con movimento strano, meccanico, da automa. ¶ Era

meccanico, da automa. ¶ Era strano e pauroso, nello stesso

di cane impagliato. ¶ — È strano – mormorai. ¶ — È un fenomeno

colpo di martello. ¶ Ma strano!... ¶ Vidi il martello cadere

Suggestione ipnotica. ¶ — Interessante.... e strano. ¶ — Vi risparmio – riprese il

cieco dagli occhi. ¶ Ma strano, meraviglioso, inaudito!... ¶ La mia

cadenzato del cuore. ¶ — Oh, strano! ¶ — Ora ascoltate – disse ancora

il tutto di uno strano marmo d’un giallo

uscita di esso. ¶ Ma, strano! ¶ Giunto al limitare una

sveglio, agitato da uno strano fremito febbrile. ¶ Il mattino

curioso e con uno strano senso di diffidenza: si

vibrare un colpo, uno strano colpo: fesso, lungo, prolungato

rumoroso e bizzarro dello strano orologio, e quel suono

Il suo linguaggio era strano, nuovo per me: mai

spumante e con uno strano e bizzarro fragore. ¶ E

si staccò intorno allo strano spigolo verdastro. ¶ E una

a lungo con uno strano sentimento: come se mi

tempo, vinto da uno strano sentimento che non so

qualche trabocchetto, qualcosa di strano, di nuovo, di fantastico

qualcosa d’informe, di strano, d’incerto biancheggia là

nelle sue. Ma che strano tipo era costui!... dovea