Cesare Pavese, La luna e i falò, 1950

anni in quel buco, su quei pochi sentieri, pascolando

paese è molto in su nella valle, l’acqua

anni suonato il clarino su tutte le feste, su

su tutte le feste, su tutti i balli della

meschini ci sono ancora su queste colline. Quando giravo

corta dei ciglioni, rovesciarla su quella terra, dare un

che c’erano morti, su quelle strade, per quei

V. ¶ Fa un sole su questi bricchi, un riverbero

disse: – Vieni una volta su di là. Voglio farti

Da solo ero tornato su quella strada e pensavo

freddo, caricando i mobili su un carretto non suo

sono i miei beni. Su questa trave invecchierò. Morirò

secca e di rosmarino. ¶ Su una ruota stesa per

c’era, era andato su per la riva. ¶ La

dieci anni, e vederlo su quell’aia era come

avventò), dissi ch’io su quell’aia c’ero

questo ragazzo? è caduto su una zappa? ¶ Le due

e con le ragazze su quell’erba, avere aspettato

settimana si faceva saltando su una gamba sola, come

sola, come stava lui, su delle righe di sassolini

colline, i boschi, andavano su da Gaminella, da San

si chinò a far su il fastello, poi cambiò

ci devono pensare. Guardò su per la riva in

a tanti – di venir su come una pianta, d

caffè, lo burlavano sovente su quei suoi mezzadri, che

e Cinto si tirava su, diceva, come avrebbe detto

mezzo alla gente, verrà su come suo padre. ¶ – Ce

di potere addirittura metter su nome e piantare un

che dovevo ribellarmi che su quelle colline si facesse

vecchissimo – pochi anni fa – su una strada, dove i

senza scarpe. Erano corsi su il dottore e il

anche di fare puntate su quella strada del sud

che s’era messa su queste strade quando ancora

a San Bernardino o su di là. Avevo visto

un cavallo col carretto su dei ciottoli, e già

nella cabina, mi feci su in una coperta e

riconoscerli. Li avevano portati su una carretta nel vecchio

in chiesa… Di prediche su quelli delle Ca’ Nere

non succedevano. Allora saltò su il camionista – uno di

prima hanno messo loro su una strada o fatto

Matteo non morirà mai su una strada. Puoi dirlo

da un bar, salendo su un treno, rientrando la

volta che dovetti andar su con un secchio, lo

scala, mi gridò: – Vieni su, muoviti. ¶ L’Irene disse

sbucare nei beni tirandomi su i calzoni. Un pugno

misi finalmente il piede su quello scalino. ¶ Non feci

Stazione, a Sant’Anna, su e giú per lo

le carrette rumorose con su le sediate di donne

gli passava la mesata. Su queste colline quarant’anni

dei noccioli. Io venni su con le ragazze, ci

i biglietti da cento su un canniccio e li

che c’erano famiglie su famiglie, e specie sulla

foto, da stampare poi su un giornale a colori

avevo sentite dir tante su di loro, che suonavano

beni del Nido andavano su per la collina dietro

adesso sui funghi e su chi li cercava che

accese; l’Emilia corse su e giú a fare

che ce l’aveva su con lui, ma la

sor Matteo brontolava soltanto su Irene e il figlio

loro Cirino l’aveva su perché gli pestavano la

accompagnare i loro giovanotti su e giú per lo

cosa da vedere. Veniva su bionda come Irene, con

e sentii ridere molti. Su tutte le porte, in

mi lasciava sentire. ¶ – Vieni su, – diceva Irene toccandola, – vieni

diceva Irene toccandola, – vieni su sul terrazzo, sta’ zitta

Irene era impossibile immaginarsela su quella motocicletta o in

raccontata per non tirarlo su quel discorso che tanto

da mangiare in cucina. Su quel discorso non tornava

un posto di fatica su un bastimento che andava

spalle e lo alzò su come un capretto. ¶ – Ha

non voleva saperne. ¶ – Sta’ su, – gli dissi, – chi venivi

strada, e Nuto va su lui. Perché hai paura

non fece resistenza, venne su affrettando il passo col

sangue dalla bocca. – Tírati su, – diceva il padre, – matta

il filo e correva su e giú. ¶ Dopo un

il prete dentro borbottava su quelle quattro ossa nere

uomini che guardavano in su. I signori, le ragazze

Mango. ¶ A me piaceva su quello spiazzo, in mezzo

dorme, – gridò. ¶ Allora saltai su e i loro giovanotti

Irene s’era fatta su in una sciarpa, Silvia

giacca e guardò in su. – Andiamo attraverso, – borbottò, – questi

pietruzze e guardò in su. – Non vuoi che andiamo

va? ¶ Riprese a condurmi su per quei pianori. Di

sempre uguale – vedevo Nuto su un biroccio condurre Santa

il cinema, guardava in su se le tendine si

Germania… Dev’essere brutto su di lí… Vi lasciano

tanti a dover fumare, su di lí… ¶ – Vedi com

partigiani l’avevano fermata su per Gaminella era cascata

a sentire, disarmata, seduta su una sedia. Mi fissava