Giuseppe Parini, Il giorno, 1801

di poi grande appare ¶ Su l'estremo orizzonte a

Del calzar polveroso in su i tapeti ¶ Le impresse

Il cristallino rostro in su le mani ¶ Ti versa

Tenta com'arda in su l'estrema cima ¶ Sospendendol

le sacre Muse in su le spalle ¶ Casca ondeggiando

Col crin disciolto e su gli omeri sparso, ¶ Quale

caliggine che annosa ¶ Siede su gli occhi a le

dal ferace corno ¶ Versar su l'arti a lui

a posar poi venne ¶ Su le giovani chiome; e

cucille ¶ Opulento sartor cui su lo scudo ¶ Serpe intrecciato

Liscia e piana salir su per le gambe ¶ La

che i nodi eccede ¶ Su le schiene ondeggiante in

giammai. ¶ La lente ancor su l'occhio tuo sedendo

distinto, ¶ Ecco nobil testuggine su cui ¶ Voluttuose imagini lo

arte però vada negletto ¶ Su gli omeri a cader

a pena ¶ D'in su la guancia miete; e

l'altro a cui ¶ Su la guancia pienotta e

udì, com'ei spargesse ¶ Su la plebe infelice oro

Le late spalle, e su per l'alta testa

tanto ¶ Le vivande cocean su i lenti fochi ¶ Pàtroclo

Qual già d'Ilio su i campi Iride o

tuoi, nato a recarli ¶ Su la mensa regal, non

dita ¶ Fuggevoli scorrendo, ora su l'alto ¶ De' bei

cura fra tanto errar su i cibi ¶ Con sollecita

dama; ¶ E pinte strascinar su gli aurei cocchi ¶ Giunte

del bel crine anella ¶ Su la guancia ondeggianti; e

Crudo, fa loro balenar su gli occhi ¶ L'ultima

di Francia osato avria ¶ Su i menomi lavori i

Che vale or ciò? Su le natie lor balze

cambiava, ¶ Sìbari si volgea su l'altro lato; ¶ E

la mano ¶ Armata alzar su l'innocente agnella ¶ E

nuda ¶ Consorte a lato su la via spargendo ¶ Al

con dolce ¶ Delizioso tremito su i cori. ¶ Allor tu

lamentabil favola cominci. ¶ Tal su le scene, ove agitar

Meschino! ¶ Più non poria su le dolenti membra ¶ Del

inversa ragion sonino ancora ¶ Su la bocca amorosa. Or

deporli non osa. In su la mensa ¶ Porien deposti

e variate stringhe ¶ Andran su l'alto collo i

falcato mietitore i fianchi ¶ Su le campagne tue piegati

piegati e lassi, ¶ E su le armate mura or

Carche di ferro, e su le aeree capre ¶ De

del tuo ricolto, e su i canali ¶ E su

su i canali ¶ E su i fertili laghi irsuti

con morbide piume in su la guancia ¶ Fe' più

membri ondeggiando alquanto libra ¶ Su le gracili gambe; e

Basti a darti ragion su le lor menti ¶ E

le lor menti ¶ E su l'opre di loro

fugga; e torni ¶ Ratto su l'orme tue pietoso

van le damigelle ¶ Che su lo sposo e il

Anzi, qual suole ¶ Là su la notte dell'ardente

i laghi, ¶ Mentre cadon su lor fendendo il buio

schiera; ¶ E tal piovve su lor foco febèo, ¶ Che

squallida mesta alto sedevi ¶ Su la timida terra. Il

Giganteggiando si vedea salire ¶ Su per le case e

per le case e su per l'alte torri

quelle smorte fiamme ¶ Di su di giù vagavano per

che lento ¶ Col cappel su le ciglia e tutto

Li richiamasse a vigilar su l'opre ¶ De i

cammin guidati rivi ¶ E su i campi nascenti; onde

all'altro ceda. ¶ Vuoi su lucido carro in dì

esperto cavalier, che già su lei ¶ Medita nel suo