Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

chiamarmi Giò?» ¶ «No, Giovanna.» ¶ «Su, prendi queste valige.» ¶ Francesco

grandi che sembrano laghi; su questi laghi schizzano ponti

un gran tremito salirle su dai ginocchi. Così Richard

sembrava trovarsi d’accordo su questa faccenda: andassero tutti

Giovanna raggiunse l’edificio su cui sventolava una bandiera

adulto e puoi decidere su ciò che ti piace

paese dove ti citano su duecento giornali per volta

a momenti si vedeva su un palcoscenico col costume

a testa bassa piombava su di voi, sulle cose

gomitate la mandria. Salì su un ascensore manovrato da

quel gesto per timidezza: «Su, su. Sono soltanto imbecilli

gesto per timidezza: «Su, su. Sono soltanto imbecilli cui

poi le raccontò tutto su un certo leone che

tentò di farla sorridere. ¶ «Su, su. Dove è andato

di farla sorridere. ¶ «Su, su. Dove è andato a

Bali… Balinoski.» ¶ No. Più su. ¶ «Balifort.» ¶ No… Più giù

cantina, verso una porta su cui era scritto «Peter

El Morocco, voglio ballare. Su, vi farete le feste

visto le mie fotografie su “Harper’s Bazaar” ed

cose che mi dicevi su New York: le case

non fosse mai stata su un ascensore, non avesse

ne importa. Ora via, su un altro taxi che

meraviglioso, a Times Square. Su un marciapiede un mendicante

stampare un titolo assurdo su una copia falsa del

copia falsa del «Times» su cui aveva fatto stampare

mastodontico che sembrava cresciuto su un altro pianeta per

mossa maldestra, Richard tirò su lenzuolo e coperta, nascose

lei saliva un tremito su per le gambe, come

ragazza in camicia saltava su un materasso: la réclame

la camera si spalancasse su una voragine nera che

e cominciò a camminare su e giù per la

si metteva a camminare su e giù e non

un boudoir e guardavano su Washington Square: coi platani

si voltasse. ¶ Bill sedeva su uno sgabello del bar

Bill.» ¶ Giovanna si arrampicò su uno sgabello e sostenne

Perché non ti accomodi su quella poltrona, Bill? È

non scrivi un soggetto su Martine? È divertente, imprevedibile

usate sempre banalità offensive su noi americani. Ci giudicate

E piantala di camminare su e giù: tanto non

rosso, la faceva sedere su una poltrona foderata di

ha organizzato un reportage su di lei» rispose Richard

lingua: quasi tu viaggiassi su un tapis roulant che

Come stai?”. Si informano su di te, ad esempio

conosciuto uno come Richard.» ¶ «Su questo non ho dubbi

cervello annebbiato, diventavano numeri; su ciascun foglio si ripeteva

s Gin, e saltava su un taxi. Il taxi

America di Bill. Rannicchiata su un gradino, le braccia

si alzava, svogliata, saliva su un autobus che la

In silenzio, Giovanna sedette su una poltrona e tutto

cadaveri. Alzi gli occhi su un grattacielo e lì

e prese a camminare su e giù, fermandosi infine

chiede solo di camminare su e giù. Cammino su

su e giù. Cammino su e giù e lei

era tipo da vagare su e giù per New

uno striscione di stoffa su cui era scritto a

dei piedi, lo baciò su una guancia. Sentiva per

Gomez. Gomez si buttò su una poltrona, accese un

si mise a camminare su e giù. ¶ «O.K

tu abbia bisogno, conta su di me. Voglio fare

incrociate le spalle, dondolò su e giù. ¶ «Non sei

snack-bar di fronte. ¶ «Su, Richard. Dove mi porti

le mani bagnate scivolavano su quelle bagnate di lui

me ne vado. Raggiungimi su.» ¶ «Giò!» ¶ Lentamente, timidamente, Richard

come ti sei conciato. Su, vieni.» ¶ E come se

piangere”, e ti porta su fino a un sedicesimo

sentirsi più forte, più…» ¶ «Su, Giò. Perderemo l’aereo

ciuffo che ricadeva, ostinato, su un occhio di Giovanna

più pallido. Poi tornavano su pel viottolo, il babbo

Nessuna.» ¶ «Allora?…» ¶ «Uh, mammy! Su, andiamo.» ¶ Ripartirono e il

ne distribuì le fette su un piatto insieme al

Passò nel soggiorno, sedette su una poltrona. ¶ «E sa

spavalderia. È un paese su cui non è passata

è questo pane geometrico su cui Pitagora dimostrò che

Terra, sulla Luna, o su qualsiasi altro pianeta. E

Andranno sulla Luna e su Marte e su tanti

e su Marte e su tanti pianeti, e forse

che non possono trascinarli su dalla tana a guardare

Richard come quando passa su un campo di grano

come un vento qualsiasi su capelli qualsiasi; l’aria

dinanzi ad una vetrata su cui era scritto «Russian

Male» diceva Martine camminando su e giù per la

piedi, riprese a camminare su e giù mentre la

si metteva a camminare su e giù e, nelle

È buona educazione informarsi su una persona che devi

che annunciavano svendite. Saliva su un ascensore e il

sopra il letto e, su un tavolo, una grande

sedere: il volto impietrito. ¶ «Su, purissima donna latina. Perché

più brave di Dick. Su, piangi. O non ti

foglie di un albero su cui non è mai

o salata?» ¶ Si chinò su di lei, le agguantò

Non mi ero sbagliato su te: questo complica maledettamente

lontano. Poteva anche salire su un autobus, scendere alla

o trovava giustificazioni. Salì su un autobus, scese alla

costipato, poi il letto su cui era diventata una

buono, coi lenzuoli tirati su fino al collo, i

sostanza di prima, tirò su le coperte e si

dispiace, Gomez. Io parto.» ¶ «Su, baby. È successo qualcosa

le porse una busta su cui era scritto, per

hai chiuso la porta su Richard, su noi. È

la porta su Richard, su noi. È notte, il

strano chiudere gli occhi su una città e riaprirli

una città e riaprirli su un’altra. Ti dà

l’aereo si abbassava su Roma e com’era

che si dice?» ¶ «Nulla. Su che?» ¶ «Non so. Sullo

al commendatore il soggetto su Martine? Forse sarebbe stato

foglie di un albero su cui non è mai