Teofilo Folengo, Orlandino, 1526

fia col tempo chi su questo ¶ dirà diffusamente tutto

sola e pensorosa ¶ guatando su la piaccia dal balcone

stringe e dàlli; ¶ chi su, chi giú, chi va

gracchia. ¶ 13. ¶ Driccia un forcone su la coscia, e vòle

adrieto; ¶ cade 'l barone su la terra soda; ¶ scampa

star bene, ¶ agiatamente sede su la paglia ¶ quel baron

meschiati insieme que' baroni ¶ su quelli animaluzzi magri e

si dan bone derate su gli orecchi, ¶ orecchi di

sul mulo e questo su la vacca; ¶ gettan lor

altri 'l piú rubesto, ¶ su l'altra vacca giunge

un'aspra guerra; ¶ quello su 'l carro al basso

lasciar, e l'asinetto, su lo ¶ girar di testa

anti si vede; ¶ sta su duo piedi, ma Rampallo

tace ¶ (anch'io giostrai su quel vil animale ¶ per

un pezzo d'olmo su le schiene. ¶ 61. ¶ Rampallo disse

segnato avea, la corda, su' galoni ¶ cadendo tira e

ch'avesse il carco su le scale; ¶ e se

Ch'io voglia dir su questo, ben contare ¶ potrei

fraticello; ¶ tu l'odi su le spalle a Dio

che dannosi co' fusti su la testa; ¶ rideno, ciò

dal rumor dividere; ¶ qua su e giú Rampallo tende

disse Ottone, ¶ poi ruppeli su 'l capo il suo

tende a confortarlo, ¶ ecco su vien un altro ambasciatore

sorelle, ¶ quanta facea Milone su quel testo ¶ de le

veder ingordo, ¶ senza pensarvi su, vien a rumore; ¶ a

in que' pantani, ¶ chi su, chi giú, chi al

e pur convien tornarmi su la strada ¶ e farvi

le sale tanto in su ¶ ch'in capo non

vituli, cingiali ¶ portan di su di giú per lunghe

cui precetto van chi su chi giuso. ¶ Rampallo astuto

il re Carlone. ¶ 43. ¶ Di su, di giú lo cerco

tien la chiave, ¶ poi su la danza occultamente riede

cortesia ¶ scendano in lui su da l'eterne idee

breve por le piante ¶ su 'l collo a Carlo

Depinge il suo giardino su nei monti ¶ Rifei, d

stando in piazza, ¶ ratto su per le scale vien

for di denti, ¶ tenendo su la spada la man

tutte le sale, ¶ fin su la piazza i traditor

di quell'affanno, ¶ che su la trasse e poi

del muro fora in su la sabbia; ¶ di bosco

si la reca, e su per ratti ¶ monti lei

incontro assai sinestro, ¶ salir su la cavalla non fu

una selce il foco su le fronde. ¶ Milon che

tiene la patella. ¶ 68. ¶ Stride su 'l foco il pesce

e senza voglie grame ¶ su 'l pesce sparge omai

lo mette in tavola su 'l lito. ¶ 72. ¶ Quel vecchiarello

Tal volse del Petrarca su le cime ¶ salir, ch

fretta. ¶ Accostasi Milone, e su vi scande ¶ con la

esser prigione. ¶ Chiama piangendo su dal Ciel mercede, ¶ poi

di là sbalzato per su l'acque. ¶ Al fin

di forze e panni, su la rena giacque; ¶ poscia

sbalzando ¶ la pudica dongella su per l'onde. ¶ - O

fa che tua madre su nel Ciel regina ¶ gli

ben scriver si pote su le mura: ¶ Italia barbarorum

mei. - Non sono -; e su la terra ¶ molti di

fin al salterio, ¶ cantando su pei banchi ne le

pensorosa, ¶ la guanza riposando su la destra; ¶ Febo, che

dongelletta paventosa ¶ del parto, su quel strato di ginestra

rugge e freme, ¶ torcendosi su l'uno e l

passi; ¶ lavalo stessa, e su la ripa sede, ¶ sciugalo

sotto aperto cielo, ¶ non su le frondi, ma su

su le frondi, ma su pietre dure; ¶ bruno, nervoso

capretto avinculate ¶ per piedi su le spalle ha per

è un poltrone. ¶ 32. ¶ Perché su le taverne consumando ¶ va

e diedegli un buffetto ¶ su l'occhio, che gli

figlio del Signore in su la piaccia; ¶ prest'Orlandino

d'un laberinto; ¶ ecco su l'occhio i' porto

l'uscio, piglia ¶ e su le schiene assettagli la

tua schiatta, ¶ fin che su la radice sia disfatta

l basto! - ¶ Conclusione ¶ 68. ¶ Or su non piú; ché d

di lui cantando carca su l'antenna; ¶ Musa che

che vide Enea ¶ portato su da lei fin a

e riti maladetti: ¶ dormivan su l'arena e freddi

la camisa ¶ di lana su la carne, e non

e il giorno a su pensarvi; ¶ assotigliate bene il

lardo ¶ tenda buttar sovente su lo rosto. ¶ Ma quello

né altro Crucifisso ¶ tien su l'altare a far

mio bono, ¶ pensato ben su le richieste nostre? ¶ - Pensai

la bocca e caccia su le ciglia, ¶ e già

di colera nel mar su l'alte antenne. ¶ Rainer