Enzo Striano, Il resto di niente, 1986

il tenero crescere lunare su quell’arco di fiume

una patria da amare su ogni cosa, fino al

apparsi tra i canneti, su cavallucci neri macilenti, due

pioppi ombrosi una torre, su cui garriva un bandierone

Itri, un paese arroccato su monti neri, freddi. Era

foro, l’uomo mandava su e giù un tronchetto

lanterna magica, proiettasse in su fasci di luce sanguigna

cuoio che bolliva maccheroni su un fornello quasi in

In una, spaventata, intravide su un paglione un vecchio

della casa mangiavano tranquilli su un tavolino accanto, al

le capitasse a tiro, su qualsiasi argomento, guance rosse

chi? A volte meditava su personaggi senza volto, intrisi

coperta in cuoio verde, su cui pensava di far

di fermare lo sguardo su di lui. Il più

lì dentro. Neppure quelle su cose napoletane: puerili. Non

fece Giordano, Pagano balzò su, seccato. Fissò lei, proruppe

Puntava a una scogliera su cui sorgeva un gran

starnazzavano, sporcavano. Si camminava su strato molle d’escrementi

dentro una padella poggiata su due pietre, pezzetti di

un lurido portoncino nero su cui pendeva un vaso

divisa azzurra, ciocca bionda su un occhio. Poi Caracciolo

all’Accademia dei Filaleti, su proposta del duca di

giravano supplichevoli, posarono stizziti su Sanges che faceva il

con aria brusca; gettando su Belforte sguardo di disprezzo

Sentite. Lei lo sfotte su un passo del Nuovo

il levarsi del sipario su una scena che strappava

rossi alla cinta. Scivolarono su e giù, braccia guantate

menava la lunga testa su e giù. Piano piano

spregiudicatezza. La Chiesa stessa, su certe cose, lasciava fare

loro due chiusi fuori, su una delle panche di

lei. Rabbrividì nel riflettere su questa responsabilità che ci

ispirata, recitò: ¶ E Ragion su le vostre alte ruine

è un’organizzazione messa su dagli Asburgo per domare

ecco una lezione pratica su cos’è libertà! Libertà

Ardinghelli, che aveva scritto su una cosa nuova della

plico di pergamena avorio su cui spiccava, in rilievo

leggeva, un bel canto su Posillipo, forse il re

teneva in terra, anzi su un piolo della balaustra

ciechi, zoppi, storpi. Monchi su tavole a rotelle arrancavano

scrivere, tanto per cambiare, su argomento greco, gli Esuli

ogni quadro che mostrava su richiesta di Luigi. «A

detto?» ¶ «L’ho letto su un “Mercure”, da Coppola

ha dato lei stessa. Su istigazione della San Marco

teneva gli occhi fissi su Chiara, la quale appariva

poteva. Le aveva depositato su un Banco la piccola

prima. E poi, andar su e giù alla fontana

giorni in stordimento immobile, su una sedia o sul

del duca di Villareale, su uno slargo tranquillo. Dai

celebrità: stampava libri, scriveva su giornali esteri, la gente

sé una diligente copia, su carta pergamena. Di lì

da un capo sbucava su Toledo, presso la Pignasecca

viottoli, ricoperti di ghiaia: su di essi, immobile, un

più grande, lo mettevano su gli scenografi del San

Si mise in cucina, su una seggiola, guance bollenti

la visita ai regali, su un tavolo nero dai

l’anello che troneggiavano su un velluto al centro

grigia chiazzata di macchie. Su una sedia la cognata

facevo cchiù!». ¶ Di fronte, su una consolle di legno

Poi, pian piano, venne su leggero senso di liquefazione

uomo che s’accaniva su lei. Mugolava corrucciato, un

pagare la Confraternita. ¶ Indugia su questi pratici pensieri, supplicandoli

tenerezza degli occhietti serrati su cui pesava misteriosa fatica

inferno. Lui era saltato su, feroce: «Non ti permettere

ordinati a Coppola. Andò su tutte le furie, alla

l’asciugamano, si mise su una sedia al balcone

grandi mammelle si poggiarono su una piega dell’addome

frusciava la maretta. ¶ Sedettero su un sedile di bardiglio

ben vestita che passeggiava su e giù. Nella villa

Si mise ad agitare su e giù la testa

San Carlo. Pubblicava versi su versi. Lo attorniavano giovanotti

è potere immorale, conseguito su inermi. Occorre, al contrario

que vous l’avez su chez moi.» ¶ «D’accord

à former la nation.» ¶ «Su questo potrei concordare. Almeno

tuniche indossate senza paniér su leggere sottovesti inamidate, che

mostra, sfavillare! Da attirare su sé ogni desiderio. No

brividi. Sollevò la camicia: su cosce e polpacci si

nel ciacchetto, nelle ciance su Maria Carolina. ¶ «Voi siete

un’anticamera, un gabinetto, su un divano. Bastano due

di Francia, aveva ripiegato su nastrini di rose scarlatte

i cantanti, che andavano su e giù nervosamente. In

cupo in volto. Benda su un occhio, manica destra

attenzione di tutti era su Lady Hamilton. In verità

gli occhi. Li posò su Lady Hamilton, la quale

inginocchiò, posando il capo su un immaginario altare, poi

Gli opuscoli eran saliti su, la urtavano sotto le

in aria lenzuola. ¶ Gelata su una sedia, dietro i

in sudore han tirato su le gonne, sbottonato i

si contendono fichi spiaccicati. Su pozzette di sugo vinoso

pozzette di sugo vinoso, su mota lattiginosa di polpe

lazzari trafelati, che issano su pertiche e canne bandiere

le bandierine e andammo su. Ho visto da vicino

un berrettino frigio scarlatto, su una bandierina tricolore. ¶ «Li

azzurri e nuvole barocche su festose tribù di ninfe

e buia della città. ¶ Su grandi tavoli rococò, su

Su grandi tavoli rococò, su tavolini modernissimi di stile

dense di crema gialla. ¶ Su altri tavoli insalatiere d

in umido, capretti arrosto su biondi strati di patate

maritata. ¶ Questo è niente. Su altri tavoli troneggiano, in

tappeto d’erbe marine su cui spiccano fasolare rosate

delle feste. Fasulo salta su una sedia, strilla che

il calcio allo sgabello su cui De Deo poggiava

la regina non cederà su nulla. Deve mostrare pugno

dentro nere caldaie, bollenti su foconi di legna dai

non finisce mai: gira su se stesso, si ritrae

sanguigno. Lui ci scherza su. ¶ «Solo Nelson può portare

a scrivere il nome su quelle tavole. Pensate che

scherzoso. ¶ Il discorso torna su Buonaparte, le dame vorrebbero

andrete all’interrogatorio de Su Excelensia Guidobaldi. Rispondete a

tre soldati si gettarono su Graziella, che si divincolava

Ne sgusciò un foglietto su cui Gennaro, con grafia

ad aprire gli occhi su immagini vagabonde, confuse, avvolte

con salviette odorose riscaldate su un braciere d’ottone

Manthonè, guardando il mare: su Castel dell’Ovo garriscono

stia per terminare. Salta su Delfico, esclamando: «E settimo

di tutti i problemi. Su questi punti, perciò, sospenderei

camera da letto. ¶ Siede su una sedia libera, ha

un pezzo di carta su cui scrivere quel che

gioco inverosimile, sventato, messo su da uomini-bambini. ¶ Rabbrividisce

al «Monitore» di Roma: su due colonne larghe. Anche

in caratteri aldini grandi, su tutta la larghezza. Una

ai terrazzi, spalancano. Balza su anche lei, ripresa dall

Elmo spara. ¶ «Ora tiriamo su Castel dell’Ovo. Girati

del castello. ¶ «Alzo più su!» grida Roccaromana. ¶ Ancora rombo

e Ignazio la guidarono su. Le venne incontro Margherita

gli chacòs pelosi, montati su cavalli bianchi: reggevano sottili

prima fila guardavano in su con aria sospesa, i

e Tritto, aveva messo su, per dopo l’opera

Meola, scuoteva il capo. Su queste cose è difficile

Ferdinando. Ogni tanto veniva su a riferire: «Ne hanno

si rompe il cervello su declamazioni, leggi complicate, ma

esempio? Se si insisterà su tali cose, s’otterranno

stento s’era messa su una scalcinata compagnia di

felice.» ¶ Legge alcune strofe: ¶ Su di un sovrano popolo

ad arrovellarsi per metter su la Guardia Nazionale. Non

lasciatemi pubblicare le notizie su Duhesme e Rey.» ¶ Sono

continuano a far soprusi su un popolo infelice! Ma

non ubbidisce, Astore viene su trafelato. ¶ «Lenòr!» Sta strillando

uscite dalla sartoria messa su per ordine di Ruvo

guida, impettito, Ruvo, enorme su un cavallone sauro. Ma

giunge scirocco torrido: incolla su cielo e mare pàtina

Cassano d’Adda, marcia su Milano, Ruffo è nel

Monitore», Rey è andato su tutte le furie, ha

a minacciare il tipografo. Su proposta di Ciaia è

militari, prostitute, ambulanti, lazzari su strame appiccicoso; sopra i

cosa potrò mai scrivere su questo numero che potrebbe

giamberga dei vecchi tempi su pantaloni moderni. In bocca

a Mergellina, a puntare su Pozzuoli, è fatta. Possiamo

deciso niente» farfuglia, tirando su col naso. «Sono stata

Toledo, la spinge in su, verso il Tiratoio. ¶ «Dove

pomeriggio s’è affaticato su di lei col suo

le navi inglesi tirano su Castel dell’Ovo e

le navi, sprizzano fontane, su di un grosso vascello

Sant’Elmo arrivano palle su palle. Parecchie hanno colto

fuoco nemico si concentra su Sant’Elmo. Adesso sparano

è disperata, stanca. ¶ «Vado su a vedere» dice Marra

te la senti, va su. Issa bandiera bianca.» ¶ Di

di mellone. Si cammina su torsoli di pannocchie, bucce

caldo, appiccicoso, si spande su una guancia, quasi all

agitarsi sulla nave inglese, su quelle vicine. Il moto

erbe. La testa va su e giù nel moto

nel mezzo della via, su un materasso, una coperta

un materasso, una coperta, su niente. ¶ Qui dentro vive

estenuati, gettati di traverso su sedie, in attesa d

rossa, un po’ slabbrata, su una guancia. Il ciuffo

e farsetto rossi. ¶ «Via, su, andiamo!» ¶ Si dispone il

segnata, quattro peli grigiastri su una testa: Graziella? ¶ Tutti

attimo fissa lo sguardo su uno vestito da marinaio