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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Renzo Bistolfi, Il segreto del commendator Storace ovvero, quando si dice morire sul più bello, 2019

concordanze di «su»

nautoretestoannoconcordanza
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dove si lasciò cadere su una panchina imbrattata dalle
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nel pomeriggio aveva tirato su un bel po’ di
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la saliva, facendo andare su e giù il pomo
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e stava per tirar su una cicca lunga così
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La costrinse a sedere su una panchina, poi la
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fece forza, si tirò su a fatica, rialzò il
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putto di Meissen posato su una consolle. ¶ «Ahi!» si
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sgranava il rosario raggomitolata su un seggiolone, senza perdere
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notte era solita sonnecchiare su un lit en bateau
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dilunghiamoci in discorsi inutili, su, su... scriva!» ¶ Monsignor Giovito
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in discorsi inutili, su, su... scriva!» ¶ Monsignor Giovito Malacalza
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Damonte si era seduto su una poltrona e aveva
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voler riportare la conversazione su un piano più pragmatico
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tutta quella gente nuda su un carro tirato dai
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era intervenuto di nuovo. «Su, su, signore, vi prego
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intervenuto di nuovo. «Su, su, signore, vi prego, adesso
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colpo si erano appuntati su di lei. ¶ Si era
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d’ardesia si torceva su se stessa e scendeva
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e protese il collo. ¶ «Su, su, cara, poche storie
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protese il collo. ¶ «Su, su, cara, poche storie. Ho
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la mezza messa, ecco. Su, su, reverendo, non faccia
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mezza messa, ecco. Su, su, reverendo, non faccia quella
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putti di color sanguigno su un fondo grigio perla
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piano piano ci penserai su e finirai col detestarmi
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vestita di bianco china su un tavolino, che in
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piegò lievemente il capo su un lato, con fare
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no, se intendesse metter su famiglia e dove. Ma
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un lavoro.» Ci pensò su un attimo come per
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della donna si fissò su di lui: non le
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di lato, di scatto. ¶ «Su, su, lasciate perdere. Non
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lato, di scatto. ¶ «Su, su, lasciate perdere. Non è
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e si lasciò cadere su una sedia, accanto al
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Eventualmente ci sarebbe tornato su durante la notte, quando
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senza troppi sforzi, ma su quelle del commendatore... Possibile
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si fosse ritrovata seduta su quel divano, quella domenica
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mettersi a fare proclami? Su quella faccenda là, poi
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d’una parola sola, su questo non c’erano
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è meglio!» ¶ Ci pensò su un attimo. «Sì. Domani
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ispirava fiducia e protezione. ¶ «Su», riprese Jole, «andiamo a
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se stesse facendo forza su se stesso. ¶ «No? Come
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e bagagli, è salita su un tassì ed è
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semenza, non sarebbero venuti su dritti come fusi? ¶ Ci
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forza sapere molte cose su quel matrimonio. Lo avrà
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saperne qualcosa di più su quel matrimonio? Sto pensando
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anche con lei!» ¶ Mise su un’espressione offesa e
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trascinata. ¶ Prese a fantasticare su quanto accaduto, ripetendo cento
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silenzio alcuni secondi, rimuginando su ciò che aveva appena
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la pelliccia della signora su una sedia.» ¶ «E poi
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ai gerani devo salire su quello sgabello, e anche
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sento dei passi andare su...» ¶ «Capisco», disse Nicolò, lasciando
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reclinò graziosamente la testa su un lato. «Ebbene, quand
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e seguì la perpetua su per le scale in
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di saperne di più su mio zio, su quello
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più su mio zio, su quello che è successo
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le vada a trovare su qualche libro strappato.» ¶ «Sia
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Attraversarono il primo salone. ¶ «Su, dunque, mi dica!» ¶ «Niente
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porta finestra si apriva su una bella terrazza colma
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pareti coperte da armadiature su misura, nelle quali veniva
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di ferro; in fondo, su una bassa credenza, spiccava
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selciato, lei si chinò su Nicolò con gli occhi
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affetti, a non contare su alcun appoggio. ¶ Eppure non
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il tempo di riflettere su se stesso. E adesso
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i consigli di Damonte su affari incomprensibili, poteva anche
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La cena gliela porto su, oppure scende?» ¶ «Preferisco scendere
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ci rifletterò un po’ su e poi... e poi
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leggeva il giornale seduto su una panchina in disparte
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mi ha fatto salire su, perché c’era da
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che si abbassava, e su quella ci si legavano
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lì, poi siamo tornati su a prendere le altre
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nelle scale. ¶ «Jole! Venga su per piacere.» ¶ Jole lo
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ferroviaria. ¶ Lesse una targa su un portone, salì al
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l’uscio e sedette su una sedia ad aspettare
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stetoscopio. «Bene. E allora su la camicia che adesso
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Otto vasi, otto: quattro su un davanzale e quattro
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Avevano fatto quattro chiacchiere su Gilda ed era finita
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sui davanzali: la Pescetto su quelli delle finestre del
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salotto e l’Ersilia su quelli dei suoi abbaini
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e un numero giallo su fondo verde: 1705. Poi più
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della Madonna. ¶ Ersilia sedette su una panca defilata, verso
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le sopracciglia e sgranò su Ersilia uno sguardo improvvisamente
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privato, quello che viene su dritto in casa.» ¶ «Quello
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un po’ e posò su Bertina uno sguardo sgomento
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petto la borsa consunta. ¶ «Su, su», disse l’infermiera
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la borsa consunta. ¶ «Su, su», disse l’infermiera sorridendo
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avventate. Era bene rifletterci su. ¶ Aveva esaminato i pro
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ogni sasso e farneticavano su intrecci e orditi senza
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che non andava né su né giù, avrebbe passato
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e Jole erano seduti su due seggiole di ferro
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le spiace mi porti su qualcosa da mangiare, più
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chiami che io vengo su subito.» ¶ Gioconda fece spallucce
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le sopracciglia. «La verità su che cosa?» ¶ La Pescetto
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dovremmo proprio far venir su mia madre, per Natale
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subito un altro, ché su quello del Natale ci
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di fare marcia indietro. «Su Mino, adesso non ti
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moglie con un braccio. «Su, su, Maria, adesso andiamo
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con un braccio. «Su, su, Maria, adesso andiamo a
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ed era scalzo. Sedette su una sedia e sollevò
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perché si incaponisse tanto su quella porticina preclusa. Fatto
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al piano superiore perché su un ripiano della dispensa
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causa, cioè mai ragionare su una falsa causa spacciata
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gli aveva dato retta, su questo niente da dire
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mettersi a letto, prima su un fianco, poi sull
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cadde in avanti. ¶ Ruzzolò su alcuni gradini e si
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seni puntuti che spingevano su costumi modello gran moda
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telefono ci arrivò saltellando su una zampa sola e
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ferma e si chinò su Nicolò, arpionandogli il braccio
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storie giovanotto! Si tiri su e venga con me
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si chinò di più su di lui, il viso
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occhi e si accasciò su di lui riversandogli sul
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l’attizzatoio, si chinò su Nicolò e gli passò
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braccio dietro la schiena. «Su, coraggio, si tiri su
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Su, coraggio, si tiri su, si appoggi a me
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giro a far domande su domande per scoprire che
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e la fece sdraiare su una panchina, cercò di
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finestra, la aprì, salì su una sedia e si
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Aveva rimuginato a lungo su quei fatti, su Jole
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lungo su quei fatti, su Jole, sul suo rapporto
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avesse sbattuto il capo su uno scalino, ma non
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Ersilia sospirò e fissò su Nicolò i suoi occhietti
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cosa, perché il commendatore su questa faccenda non ha
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ho svolto qualche indagine su questa Gilda.» ¶ Nicolò sobbalzò
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adesso era tutto orecchi. «Su Gilda! E quindi? Mi
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papà col proprio figliolo. «Su, su, si faccia coraggio
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col proprio figliolo. «Su, su, si faccia coraggio. Faccia
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un terribile incubo. ¶ Quindi, su consiglio del cavalier Damonte
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gli sguardi si appuntarono su di lui. ¶ E Nicolò
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complicato, che si sviluppa su diversi piani, tra saloni
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e alzare lo sguardo su quel bel palazzo imponente
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Subito mi sono seduto su una panchina, lì di
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ligure delle osterie, vada su Youtube e digiti «trallalero