Carlo Formichi, Guglielmo Shakespeare, 1928

nazione britannica è la sua letteratura così ricca, varia

questi mestieri conservando la sua qualità di ragguardevole borghese

sociale più elevata della sua, Mary Arden, figlia d

Shakespeare amò e venerò sua madre; ma possiamo dubitarne

ingigantito dalla gratitudine? Venerò sua madre chi fa dire

figli» (Coriolanus, V, 3, 50-53). Venerò sua madre chi pone sulle

suo eloquio, pulita la sua lingua, ambizioso l'occhio

di dare prova della sua coltura classica. Poter dire

Poeta certamente amava la sua Britannia, e nel Cymbeline

questo losco figuro e sua madre, la perfida regina

questa versione calcata, alla sua volta, sopra una traduzione

gettò le basi alla sua conoscenza del modo di

immortale, erede, secondo la sua espressione, d'ogni eternità

emerge da tutta la sua opera, è appunto che

tutti i periodi della sua vita, salvo negli ultimi

il suo peccato, la sua colpa, la sua ebrezza

la sua colpa, la sua ebrezza, il suo martirio

perchè col consenso della sua amante la ha fatta

avrebbe pagato di tasca sua per allevarne mille» (III

atto di perdere la sua viridezza già nella primavera

ed i fantasmi della sua mente vulcanica, giusta la

parole alla fine della sua carriera, e forse sotto

celebrata, poi, per la sua intelligenza più che femminile

libertino di Guglielmo: «La sua compagnia serve ormai a

gli è che la sua ruvidezza la ha resa

casa. Per coonestare la sua fuga profittò dell'accanita

trovò che dell'opera sua non si aveva il

umiltà la scala della sua giovanile ambizione (Julius Caesar

privilegio di ospitare nella sua capitale una razza di

i più duri della sua vita, quelli in cui

King John, IV, 3, 141, 142). La sua indole gentile e leale

tutto il tempo della sua dimora a Londra attore

gli si rinfacciassero la sua ignoranza, il lezzo del

suoi istinti vandalici, la sua matta bestialità. Tali furono

fino dall'inizio della sua carriera letteraria, secondo ci

per il resto della sua vita secondo la testimonianza

secondo la testimonianza della sua posteriore produzione drammatica e

grazia appunto a questa sua debolezza, la ribellione e

Jack Cade, «con la sua penna e col suo

leggi malate, perchè la sua bocca è stata ferita

rappresentano molto probabilmente la sua fede politica: «quel doppio

che alla fine della sua esistenza può vantare di

un errore, e la sua virtù e magnanimità non

sante, non nascose la sua invincibile ripugnanza: «la politica

scelleratezze umane proveranno la sua innocenza» (Timon, III, 2, 94; 3, 28 sgg

qualunque altro parlò alla sua immaginazione e gli apparve

illetterato compatito per la sua ignoranza dal ceto accademico

a getto continuo? La sua fama di drammaturgo era

prefisso di pronunciar la sua condanna contro l'applicazione

sul trono più della sua corona; chè lo scettro

attore, in segno della sua augusta approvazione. La stessa

tutto sè stesso nella sua creazione artistica. È il

ma la vita nella sua interezza tragica dall'alfa

questa è l'opera sua», e non agli ipercritici

al quarantaquattresimo anno di sua vita, e cioè nel

è costante, perchè la sua natura varia nel modo

di entrambe, perchè la sua beata giovinezza diventa quasi

vecchi paralitici, e la sua vecchiezza doviziosa non ha

le offri, o la sua fragilità sarà la tomba

severo in proporzione della sua propria santità (ibidem, 274 sgg

Elisabetta nel 1603 aprì la sua corte più che mai

e a tornare nella sua natia Stratford. Era stufo

sgg.; IV, 2, 258 sgg.). Sulla sua tomba volle fossero scritte

Egli e l'opera sua fanno ormai parte del