Egisto Roggero, L'eredità del genio, 1898
concordanze di «sua»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1898 | indeciso, indi fissò la sua mèta: sarebbe andato al | ||
2 | 1898 | saluto, gli diceva la sua vecchia parola di conforto | ||
3 | 1898 | l'amico, vittima della sua debolezza sentimentale: colpevole d | ||
4 | 1898 | al soffio supremo della sua passione; si era scagliato | ||
5 | 1898 | desolata e terribile nella sua infinita tristezza scorata, s | ||
6 | 1898 | levata nel buio della sua anima, e avea risonato | ||
7 | 1898 | suo cuore e della sua memoria. La stessa voce | ||
8 | 1898 | insistente, più viva alla sua memoria e al suo | ||
9 | 1898 | Egli avea portato nella sua vita, nella sua arte | ||
10 | 1898 | nella sua vita, nella sua arte, nelle sue tele | ||
11 | 1898 | ogni suo gesto, questa sua grande Fede, questa sua | ||
12 | 1898 | sua grande Fede, questa sua grande bontà, questo suo | ||
13 | 1898 | avea fatto scopo della sua vita Egli non dovea | ||
14 | 1898 | profilò un istante alla sua mente, con una cara | ||
15 | 1898 | vetri, sdraiato su la sua poltroncina de' giorni grigi | ||
16 | 1898 | tutti gli altri della sua età, a que' giorni | ||
17 | 1898 | sogno di redenzione della sua patria? ¶ In quella luce | ||
18 | 1898 | la ragione. ¶ Tutta la sua vita era vinta da | ||
19 | 1898 | vuoto infinito. ¶ * ¶ * * ¶ Veniva dalla sua infanzia, forse: da' primi | ||
20 | 1898 | finito per istancarsi della sua arte. E non aveva | ||
21 | 1898 | prima pennellata sulla primissima sua tela con lo stesso | ||
22 | 1898 | stabile dimora nella nativa sua città. ¶ Lavorava a sbalzi | ||
23 | 1898 | dai quali nella grande sua apatia, pareva non fosse | ||
24 | 1898 | irrequietezza angosciosa dalla madre sua, che non paga di | ||
25 | 1898 | sogno di dolcezza nella sua anima.... ¶ Donna Maria avea | ||
26 | 1898 | avea sentito vibrare la sua anima vicino alla sua | ||
27 | 1898 | sua anima vicino alla sua. ¶ La visione di questo | ||
28 | 1898 | sarebbe ineluttabilmente imposta alla sua. ¶ Ed egli l'avrebbe | ||
29 | 1898 | vinto. ¶ E tutta la sua vita n'era andata | ||
30 | 1898 | solito rubicondo nell'imberbe sua faccia di fanciullone equilibrato | ||
31 | 1898 | bagliori di rame nella sua rossa e crespa capigliatura | ||
32 | 1898 | nervoso amico affidato alla sua scienza, ambo le mani | ||
33 | 1898 | E come Marino, dalla sua poltrona, lo guardava dubbioso | ||
34 | 1898 | era stata vana la sua illusione. Come n'era | ||
35 | 1898 | triste e la profonda sua tristezza passò sul volto | ||
36 | 1898 | splendida testa bruna sulla sua spalla e mormorò: ¶ - Portami | ||
37 | 1898 | tremante aveva lasciato la sua diaccia manina, perduta nella | ||
38 | 1898 | piccola rosa divina della sua bocca. Ahimè ella avea | ||
39 | 1898 | sfinita, mi sorrideva dalla sua triste poltrona d'inferma | ||
40 | 1898 | che debbo condurla dalla sua mamma.... ¶ Ella mi sorrise | ||
41 | 1898 | passata con lei, nella sua grigia camera d'inferma | ||
42 | 1898 | avea fatto vibrare la sua anima allora aperta alla | ||
43 | 1898 | me e per la sua bambina. Ci prese le | ||
44 | 1898 | l'ultima gioia della sua pazza giovinezza struggentesi nella | ||
45 | 1898 | l’ultimo raggio della sua giovinezza e della sua | ||
46 | 1898 | sua giovinezza e della sua intelligenza.... ¶ Ella mi guardò | ||
47 | 1898 | a l'apice della sua ebrezza. ¶ Vagolava nella sala | ||
48 | 1898 | giovinezze, quasi sfidandole colla sua bellezza: ¶ - Ed io accetto |