parolescritte
interroga:  scripta  ·  bsu  ·  civita

il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Antonio Moresco, Gli esordi, 1998

concordanze di «sua»

nautoretestoannoconcordanza
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1998
se il taglio della sua bocca sorrideva oppure si
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1998
al suo collo, alla sua testolina... Avresti dovuto vedere
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1998
testa. Il taglio della sua bocca era tutto spezzato
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1998
mani. Il taglio della sua bocca andava per conto
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1998
mi chiedevo scorgendo la sua mano tutta piena di
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1998
andrò a suonare alla sua porta, entrerò facendo finta
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1998
allargate. ¶ Mi arrestai. ¶ La sua testa era viola, il
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1998
viola, il taglio della sua bocca sapeva di cose
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1998
chinavo a guardare la sua bocca tirata, gli occhi
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1998
Gagà mi guardava a sua volta per qualche istante
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1998
volto. Il taglio della sua bocca andava a sfiorare
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1998
e il taglio della sua bocca si muoveva ancora
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1998
incontrollabilmente, il taglio della sua bocca ricadeva di lato
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chiedeva di imbalsamare la sua oca, quando ci fermavamo
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anche il taglio della sua bocca si deformava nel
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1998
giravo a guardarlo. La sua testa si sporgeva ancora
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neppure il taglio della sua bocca sul leggero bagliore
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1998
doveva neppure rallentare la sua corsa... ¶ Poi Mosca cominciò
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scritto nei libri?» ¶ La sua testa si era adesso
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1998
la poltroncina, perché la sua bocca era andata a
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1998
cera. Lenin batteva la sua manina su una ruota
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1998
al professore. Sentivo la sua testa pensosa quasi attaccata
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1998
incominciava a imboccare, la sua boccuccia si deformava un
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1998
bordo del laghetto. La sua barbetta si stagliava contro
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1998
un giorno, con quella sua vocetta. ¶ Lei continuava a
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mi parve che la sua voce mi avesse addirittura
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1998
stropicciandomi gli occhi. ¶ La sua testa era adesso girata
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1998
vedere di nuovo la sua testa, non si scorgeva
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1998
Continuavamo a fissare la sua testolina che andava per
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1998
dopo la forma della sua testa pareva liquefarsi di
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1998
davvero straordinaria attività della sua lingua non stia operando
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1998
anticipati...?” Restava con quella sua barbetta tutta girata di
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1998
stava da solo sulla sua carrozzella. Lo guardava con
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1998
la veranda. Vedevo la sua barbetta contro le luci
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1998
terra. La linea della sua gamba tagliava di sbieco
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tutta la sala, sulla sua carrozzella, le ruote slittavano
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e a vedere la sua testina puntata che le
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1998
boccuccia sdentata, spalancata. La sua barbetta rimaneva sempre tutta
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alla carrozzella, posava la sua testolina sopra la sua
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1998
sua testolina sopra la sua spalluccia. La luce cadeva
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1998
da dietro, che la sua mano stesse facendo qualche
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come se dentro la sua cartina non ci fosse
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pareva persino che la sua lingua rallentasse un istante
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1998
iniezione di sublimato quella sua linguetta...” Il professore tendeva
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1998
e veniva con la sua testa tutta piena di
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solo l’ombra della sua mascherina annerita, il resto
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annerita, il resto della sua carne intatta sotto il
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1998
sentii ridere Benno, dalla sua sedia. ¶ Teneva tutte e
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1998
arrampicava sopra e la sua cima cominciava di colpo
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1998
bianca, che saliva a sua volta in piedi sul
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1998
Sonnolenza, che slittava a sua volta per non dare
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1998
come la chiazza della sua faccia sussultava, da come
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1998
cominciava a smazzare a sua volta un’altra risma
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1998
stava per appoggiarci a sua volta la bocca per
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1998
poco per volta la sua pennellessa. Continuavano a venire
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1998
capiva che era a sua volta infinitamente emozionato. ¶ «Le
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giorno più grande la sua fama!» mi sorrise ancora
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1998
si era girato a sua volta per guardarmi. Doveva
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1998
alzato di colpo dalla sua poltroncina. ¶ Dal portone continuavano
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1998
lo teneva conficcato nella sua luce come in una
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1998
se niente fosse la sua strada. Il vetro del
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1998
da una parte, la sua piccola chiave era tutta
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1998
si vedeva attraverso la sua porta una piccola fuga
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nella strada. Vedevo la sua larga faccia quasi incollata
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1998
tutta la linea della sua larga bocca, si staccavano
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1998
d’aria sotto la sua spessa pelle. “Ma quand
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istante a osservare la sua catena spezzata e arrugginita
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1998
in più punti la sua guaina di gomma, si
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1998
levando gli occhi sulla sua sola facciata ancora in
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1998
con i capelli la sua volta. ¶ “Qui c’è
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1998
aveva accelerato enormemente la sua corsa, perché stavano venendo
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1998
dei suoi occhi. La sua bocca si apriva un
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1998
dal retro anche la sua gemella. Avevano tutte e
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1998
già buttata con la sua preda fuori dalla sede
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1998
di gettarmi sotto la sua saracinesca mentre già la
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con una smorfia la sua larga bocca, mentre già
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1998
le scale. ¶ Seguivo la sua schiena senza fiatare, vedevo
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1998
si era chinato a sua volta, per guardare. ¶ «È
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1998
paio di volte la sua grande forma. ¶ «Ci pensi
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1998
appena il contorno della sua testa contro la vetrata
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1998
veniva a mettere la sua testa accanto alla mia
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1998
alle serpentine arroventate della sua stufetta, anche il suo
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1998
sulla domanda, sentivo la sua guancia un po’ arroventata
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1998
sedersi di fronte alla sua stufetta. ¶ «Ma allora bisogna
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1998
solo la serpentina della sua stufetta che si abbassava
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1998
se li aspettava. ¶ «Sono sua moglie!» diceva la donna
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1998
tornavo nell’auto. ¶ La sua sagoma si animava leggermente
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1998
toglieva la giacca, la sua camicia aveva cerchi di
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1998
specchiera, il taglio della sua bocca andava da solo
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1998
sarà la figlia...” ¶ La sua mano continuava a muoversi
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1998
Lo sentii tossire a sua volta alla base della
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1998
testa, il taglio della sua bocca andava per conto
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1998
dopo, mentre imboccavo dietro sua indicazione una stradina, mi
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1998
sentisse il rumore dalla sua stanza, mi sono profumata
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1998
spalle, il taglio della sua bocca era tutto ghiacciato
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1998
in silenzio fino alla sua casa. Mi sedevo sulla
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1998
a labbra grosse. La sua testa crollava di lato
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1998
lato, ossigenata, scorgevo sulla sua guancia gli spuntoni quasi
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accesa, legato sotto la sua piccola testa come un
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1998
si veda!» ¶ Scorgevo la sua mano gesticolare. ¶ «Oh... non
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1998
seguendo l’indicazione della sua mano un po’ spropositata
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brillavano per tutta la sua lunghezza i punti lucenti
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lì accanto, chinandosi a sua volta per guardare. ¶ «Lascia
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andato a stamparsi sulla sua testa calva senza che
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1998
appena alla sommità della sua testa una cresta di
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segno d’assenso sulla sua pedana.» ¶ Lo guardavo senza
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1998
altoparlanti era già nella sua cassetta, tutti i suoi
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risposta. ¶ Il palmo della sua mano tastò il sedile
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1998
e del volume, la sua voce si modificava di
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1998
le assicuro che la sua voce si è sentita
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1998
Andavo a dormire nella sua casa. ¶ «Siamo tutti ciechi
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posato la mano sulla sua colonnina credendo di avere
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lacrimare. Si legava a sua volta il fazzoletto dietro
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1998
verso Slandia. Guardavo la sua piccola ombra sul ciglio
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1998
dei piumanti. ¶ Poi la sua mano scattò, dal basso
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1998
un leggero fetore dalla sua bocca. ¶ “Deve avere i
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fosse gli occhi. La sua testa spuntava appena dal
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1998
Lo rigettava fuori a sua volta, imputridito. ¶ «E per
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che stava sbadigliando a sua volta. Era seduto sopra
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1998
come nel dormiveglia la sua voce. ¶ «Si è fatto
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1998
saprei dire...» ¶ Poi la sua testa incappucciata discese di
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1998
chiedeva di salire a sua volta sulla macchinina. ¶ Sonnolenza
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1998
e ci spostava a sua volta all’interno dell
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1998
dove mai scaturisse la sua voce. ¶ Uscivamo pian piano
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1998
lanuginosa e trasparente la sua barba. ¶ Sgranavo gli occhi
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i porticati. Sentivo la sua voce litigare di colpo
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occhi, si assopiva. La sua lingua cominciava già a
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sfuocata, segno che la sua vicinanza era tale che
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1998
dalla faccia bianca. La sua testa se ne stava
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1998
tirava con forza la sua lingua scambiandola per uno
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1998
cane avanzava tranquillamente, la sua lingua penzoloni vibrava, sembrava
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1998
la cornice, vedevo la sua lingua veleggiare increspata in
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1998
fondo, sbalordito, scorgendo la sua luminosa corona da lontano
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1998
mentre restituiva parte della sua massa a tutto lo
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sul selciato. Scorgevo la sua figura arrivare di sbieco
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1998
sicuro, gli porterò la sua lampadina, non appena ci
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1998
si era fermato a sua volta, con un piede
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1998
socchiusa, scorgevo appena la sua bocca carnosa, i capelli
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1998
dietro il gesto della sua mano intenta a stringersi
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1998
abbandonavo la testa sulla sua spalla, lo baciavo dolcemente
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1998
mi sorrideva con quella sua bocca grande e un
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1998
fondo alla stanza, sulla sua seggiola. «Per fortuna c
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in silenzio, ciascuno nella sua stanza, mentre lei dormiva
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1998
dietro, il bagliore della sua vestaglia nel buio, nella
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parabrezza ci rivelava la sua presenza in un punto
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1998
nel far questo la sua testa tremava per lo
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morso, come se la sua mandibola fosse scardinata. Il
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mentre le ossa della sua testa continuavano a spostarsi
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un po’ sfilacciata dalla sua forchetta, immobile a mezz
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in sala studio. La sua testa era immobile sul
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1998
occhiali da sole, la sua veste ancora senza collare
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1998
un po’ complicato nella sua bocca. Allungai la mano
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1998
era leggermente disteso, la sua bocca si stava già
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di colpo con la sua, altre ancora vi si
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e si fermava, la sua bocca si svuotava e
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distribuzione dei confetti. La sua mano tremava un po
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decidersi a salire a sua volta. Si era coricato
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distanza la sommità della sua testa tutta ormai devastata
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della vestizione, perché la sua bocca appariva serrata, mi
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perché ora tutta la sua persona aveva cominciato improvvisamente
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che non riusciva a sua volta a stare fermo
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chiesa, ciascuna con una sua traiettoria diversa, come schegge
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canto dell’introito. La sua voce a tratti spariva
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voltava la schiena, la sua nuca era quasi di
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a parte con la sua crosta appena schiumata, ancora
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girarsi di nuovo. La sua testa si era arrovesciata
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ancora meglio tutta la sua chierica esageratamente larga e
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era più lontano. La sua bocca si andava deformando
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del messale squillare sulla sua cotta. Non guardavo più
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1998
inginocchiato di nuovo, la sua pianeta assordava, una delle
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ricominciato a sussultare, la sua testa continuava a slittare
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spezzava e inghiottiva la sua grande ostia... Temevo che
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respiro, guardavo solo la sua mano intenta a pettinare
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vano della porta. ¶ La sua veste celeste luccicava sulla
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1998
silenzio, ogni tanto, la sua testa pettinata con cura
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1998
ogni tanto, alzando a sua volta gli occhi su
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1998
vedevo da dietro la sua veste contro gli spigoli
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1998
in piena notte. La sua sagoma alata scendeva in
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1998
era perfettamente visibile nella sua luce di tiepida fornace
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1998
pareva di scorgere sulla sua crosta molle un gran
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1998
esagonali, ciascuna con la sua goccia di miele appena
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sempre più dispiegate dalla sua curvatura, salivano smatassate nello
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manovrava per gettarsi a sua volta nella piccola traversa
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scorreva controluce dietro la sua forma, come pulviscolo di
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pulviscolo di vetro. La sua testa precocemente calva sembrava
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per guardarmi. ¶ Seduto alla sua destra, l’uomo calvo
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1998
senza dire niente. La sua testa emanava un chiarore
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buio un po’ della sua luce. ¶ «Abbiamo schiacciato qualcosa
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La pioggia colava dalla sua faccia priva degli zigomi
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1998
dopo sentii che la sua voce stava già erompendo
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Aspiravo più forte, la sua luce deflagrava per un
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sera inoltrata in casa sua. Lo vedevo dentro la
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della villa. Tutta la sua facciata era illuminata a
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1998
correre fino a casa sua e di portarle la
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più a proiettare la sua ombra. “Dove sarà finita
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arsa e secca sulla sua carne nuda, come sul
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1998
zolla infuocata con la sua forcella, faceva divampare ancora
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addormentato di nuovo sulla sua poltroncina. Qualcuno degli ospiti
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1998
essere stato riportato sulla sua poltroncina nella villa, che
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1998
tratti s’incendiava a sua volta di colpo, per
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1998
nell’aria sopra la sua testa. Gli ultimi ospiti
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1998
e sigillata, con la sua cinghia. Mi arrotolai la
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1998
il frusciare leggero della sua veste e del suo
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1998
Neppure il biancore della sua cornea sbalzava nell’oscurità
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1998
la faceva sfuggire alla sua stessa rotta. Quelli che
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1998
più lenta sopra la sua spalla. Macchine silenziose scivolavano
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1998
opposto a quello della sua linea d’avanzata, come
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1998
prima di inginocchiarsi a sua volta di fronte al
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1998
andava ad appiccicarsi alla sua crosta molle. Metteva nell
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1998
occhi girati verso la sua testa, vedevo qualche ape
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1998
qualche ape scollarsi dalla sua crosta molle, incominciare a
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1998
distinguere il contorno della sua testa inginocchiata all’altro
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1998
suo corpo e la sua testa stessero accumulando una
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1998
pallina si arrestava a sua volta per un istante
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1998
Un istante dopo la sua voce cominciò a cantare
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1998
contro il tetto, la sua porta era talmente bassa
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1998
giudei, a volte la sua voce non riusciva a
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1998
spalle, gli sorrise a sua volta. C’era gente
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1998
salendo dal basso, la sua testa stava compiendo un
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1998
l’uomo crocifisso alla sua destra fosse stato per
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1998
cadere di schianto la sua daga. ¶ 14 ¶ L’aliante ¶ Il
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1998
cappello velato seguendo la sua grande ombra sul terreno
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1998
qualche istante, mentre la sua ombra continuava invece a
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1998
luccicava un po’ nella sua mano. Il suo camice
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1998
a distinguere quasi la sua voce. ¶ «Signore, non capisco
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1998
seguito all’altra nella sua imbottitura. ¶ Alzai gli occhi
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1998
dall’altra finestra, la sua mano giocherella con le
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1998
della veste, sentivo la sua puntina penetrare per sbaglio
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1998
da una parte, la sua bocca era tutta tirata
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1998
d’un tratto. ¶ La sua bocca si era allungata
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1998
che stia guardando la sua lancetta, per far passare
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1998
anche quando ormai la sua forza motrice non agisce
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1998
può non incontrare sulla sua strada, altri ancora ne
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1998
necessarie connessioni, mentre la sua forza centrifuga aumenta ancora
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1998
faccia girata contro la sua parete cieca. ¶ Sentivo respirare
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1998
dentro il confessionale la sua voce si era un
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1998
api brulicavano attorno alla sua crosta molle, lo seguivano
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1998
facevano nuvola attorno alla sua testa. Continuavano a ronzare
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1998
di far saltare la sua sottile pellicina, mi aspettavo
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1998
stradine a bordo della sua vecchia auto americana. Seguivamo
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1998
mentre tutti dormivano nella sua casa e nella villa
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1998
improvviso la ringhiera. ¶ La sua veste si era aperta
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1998
pavimento, mi stupivo della sua incredibile lunghezza. ¶ Ero già
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1998
la Pesca scomparve a sua volta nel lettone. La
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1998
volta nel lettone. La sua vestaglia doveva essere di
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1998
materasso, fosse finita a sua volta in un punto
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1998
che dal frusciare della sua vestaglia elettrizzata. Mi sembrava
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1998
altro fratello apparso a sua volta all’improvviso, inspiegabilmente
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1998
zona della torcia, nella sua luce vedevo la zampa
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1998
un po’ irrigidito, la sua camicia sembrava sempre sul
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1998
anche il Nervo, nella sua divisa fiammante. Lenìn non
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1998
il volto, coglievo la sua espressione concentrata, il disegno
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1998
circonferenza frastagliata impresso sulla sua guancia. Avvicinavo ancora di
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1998
lungo pressato contro la sua guancia, mentre dormiva in
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1998
luce faceva scintillare una sua lacrima, ferma da qualche
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1998
era ancora accorto della sua presenza, la ghiaia riverberava
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1998
emozione, a volte la sua mano mi stringeva ancora
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1998
contro i bottoni della sua veste, riuscivo a scorgere
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1998
male, si spostava a sua volta un po’ di
260
1998
Nervo. ¶ Indossava ancora la sua tuta in pelle, perché
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1998
lasciavano nitide impronte sulla sua superficie un po’ appannata
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1998
verso l’alto, la sua capigliatura elettrizzata si spostava
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1998
segni rimasti impressi sulla sua pelle. Mi pareva di
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1998
per quale ragione dalla sua zona originaria per mezzo
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1998
specchio. La cima della sua capigliatura crepitava in un
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1998
qualcosa della cima della sua capigliatura elettrizzata. Anche la
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1998
piccoli passi verso la sua casa, continuando a fissare
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1998
gatto. La cercavo sulla sua testa e sui rossi
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1998
Ziò, ancora seduto sulla sua poltroncina. Si puntellava a
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1998
poteva non vedermi a sua volta con almeno uno
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1998
della ghiacciaia, adesso. La sua testa era molto più
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1998
del tetto, eppure la sua capigliatura l’oltrepassava di
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1998
con le spalle, la sua camicetta si allargava e
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1998
mentre già correvo. La sua testa appariva quasi fosforescente
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1998
sacco modificava continuamente la sua forma, scattava e poi
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1998
volte lanciarsi urlando sulla sua cima, che si affossava
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1998
lunghi, come se la sua mano si fosse completamente
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1998
fosse completamente dimenticata della sua presenza. Poi la zampa
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1998
carretto fin sopra la sua cima che traballava. Camminandoci
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1998
sulle sue anche. La sua veste era ancora un
281
1998
ventre non era alla sua massima espansione. Tutti gli
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1998
quasi il peso, la sua testa stava in bilico
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1998
in alto con la sua poltroncina. Dentro la loro
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1998
ingrossava sempre più, la sua base si allargava mordendo
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1998
bassi delle foglie. Alla sua luce riconoscevo adesso uno
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1998
incendio, le pieghe della sua veste si erano tese
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1998
mettendo a nudo sulla sua cima scheletri di oggetti
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1998
degli spettatori, attirato a sua volta dall’incendio. Stavano
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1998
più distintamente anche la sua. Sembrava che stesse cercando
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1998
a metterci dentro la sua biancheria. Un attimo dopo
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per un istante la sua testa nell’oscurità. La
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inclinava nell’aria, la sua testa si protendeva al
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si trattasse, ma la sua pesantezza, ora che lo
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i denti, che a sua volta poteva sempre originare
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ricamata, il quale a sua volta, per una serie
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lato. Fuggiva con la sua grande testa arrugginita verso
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potevo distinguere anche sulla sua nuca la continuazione perfetta
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un’intera metà della sua testa. ¶ A ora di
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il collo dentro la sua bocca, che gocciolava in
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tempo a vedere la sua mano che attraversava dal
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vedevano i lampi della sua cerniera dardeggiare distintamente nello
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interminabili istanti. Poi la sua voce proruppe di colpo
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Ora il tacco della sua scarpa stava lottando con
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aumentava l’intensità della sua luce, man mano che
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i pugni contro la sua schiena, perché sentivo che
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il Nervo, contro la sua spina dorsale tutta ripiena
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ancora, tanto che la sua velocità sembrava rallentare e
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strada. I disegni della sua vestaglia erano sfalsati dalla
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a fermarsi dietro la sua testa calva, aveva ricominciato
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sembrava non poggiare a sua volta su nulla. ¶ Scesi
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impolverato. ¶ Mi guardava a sua volta senza dire niente
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sarta. Era uscito dalla sua casa anche il custode
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poi tutti assieme nella sua porta a vetri spalancata
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Ziò, ancora seduto sulla sua poltroncina. Lo stava portando
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Dal tono emozionato della sua voce e dal grande
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accettazione perché sollevò a sua volta le braccia nello
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della mano, avvertivo la sua superficie inconsistente, come pelle
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a tal punto la sua forma che mi pareva
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a intagliarlo, muovendo la sua piccola lama che mandava
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viaggio, le piume della sua testa erano indurite e
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sentiva incastrarsi fremendo nella sua polpa vegetale, ne sporgevano
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Turchina indugiava ancora nella sua stanza con la sarta
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che l’attendeva nella sua stanza col vestito allargato
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rientrare in casa a sua volta per la notte
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fino alla fine la sua immensa forza. ¶ Intanto la
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semplici considerazioni matematiche, la sua discesa fosse del tutto
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di vedermi, passando a sua volta attraverso uno dei
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potevo vedere attraverso la sua nube, mentre passava di
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il parco. Vedevo la sua testa perfettamente albina apparire
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ciascun capello con la sua microscopica radice trasparente. La
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era così perpendicolare alla sua testa che non faceva
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Il gatto saltava a sua volta sullo strato di
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più nello spazio, la sua luce colpiva il tronco
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provavo a piegarla nella sua parte terminale, tutte le
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rallentava di colpo la sua corsa. La fasciatura sbalzava
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la Pesca, con la sua grande capigliatura elettrizzata. ¶ Ma
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trasparente che sovrastava la sua testa. Il pettine bagnato
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dita avevano intrecciato sulla sua persona. La pianeta era
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appena un po’ la sua preghiera a fior di
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attraversare fischiando tutta la sua persona. ¶ Oltre la ringhiera
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accese all’interno della sua crosta molle, come nel
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dopo qualche minuto la sua testa appariva di nuovo
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verso il cancello. La sua veste svolazzava attorno alle
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d’avvertimento dentro la sua bocca, prima di farla
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uni sugli altri. Sulla sua pelle nera e lucente
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immaginare da quelli la sua forma complessiva. ¶ Passando sopra
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padre priore era a sua volta inginocchiato, con tutte
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non aveva abbandonato la sua espressione contrariata, mentre il
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Mi pareva che la sua faccia ossuta sorridesse, quando
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dal crocchio, raggiunse a sua volta la vecchia costruzione
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dai seminaristi seduti alla sua sinistra per gli abiti
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veniva bisbigliato dentro la sua bocca. Non staccava gli
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che si alzava dalla sua fondina di minestra, che
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la sedia, l’intera sua fila appariva adesso un
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sera, di cogliere sulla sua bocca un rabbrividente odore
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collare, segno che nella sua stanza della vecchia costruzione
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visto. Non doveva essere sua perché gli stava larga
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quasi invisibile dietro la sua grande costa lucente, da
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lei personalmente, per la sua maggiore agilità, quando la
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perché potesse incensare a sua volta il tabernacolo dalle
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di spazio circostante. La sua luce si irradiava a
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sosta dall’interno della sua crosta molle, senza neppure
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rimaneva in bilico sulla sua base staccata, e nessuno
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niente fosse, ognuna sulla sua candela. Quando la messa
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tolto il collare, la sua veste svolazzava infangata in
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cominciato a liquefarsi. La sua chierica si spalancava nuda
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aveva intanto raggiunto la sua cattedra sul fondo della
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capofitto la testa nella sua bocca, cominciando a parlare
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raggiunto nel frattempo la sua cattedra, come se la
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con aria rispettosa. ¶ La sua mano aveva però già
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di nuovo in mano sua. Se lo ficcava nella
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ogni bracciata, anche la sua veste rimaneva galvanicamente bloccata
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istante nel punto della sua massima espansione, come se
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Mi pareva che la sua bocca si fosse un
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stesso il fragore della sua incontenibile risata. Chi gli
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la testa, vedevo la sua veste svolazzante salire in
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si stava torcendo a sua volta sotto le coperte
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mi pareva che la sua pellicina si dovesse lacerare
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passarmi vicino. Scrutavo la sua bocca da lontano, per
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caviglia che trovava sulla sua strada, saltava per colpire
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per qualche istante la sua mente. Saliva galvanicamente fino
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l’erompere improvviso della sua risata in un punto
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per accertarmi che la sua risata fosse morta una
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si sentiva nemmeno la sua voce, eppure vedevo da
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anche l’interno della sua bocca, con il fuoco
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trapanava il cuscino, la sua bocca era tutta deflagrata
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Gagà. Vedevo già la sua sagoma tutta stecchita dal
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parete, mi guardava a sua volta, sorrideva. ¶ «Cosa sta
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volte la testa. La sua faccia si storceva di
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un certo modo alla sua porta, se si vedeva
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appena il contorno della sua testa sotto quella volta
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è più veloce!» ¶ La sua bocca viaggiava per conto
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sentivano gli spuntoni della sua barba crepitare. Mi girai
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auto, vedevo già la sua schiena volare abbagliata. ¶ Il
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dei rumorini venire dalla sua branda, dopo un po
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vibrare un po’ quella sua testolina. ¶ Il Sempio si
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frenare. Il taglio della sua bocca si era mosso
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delle mattonelle, quando la sua lucina arrivava, ritornava. ¶ «Ti
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girò un istante sulla sua striscia di gomma, controvoglia
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altro partiva arrotolando la sua striscia di gomma, si
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mentre mi osservava dalla sua striscia di gomma, quando
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degli scarponi. Apriva la sua tracolla, lo vedevo un
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la cravatta, seduto sulla sua striscia di gomma, andava
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si era arrestato a sua volta, deglutiva. ¶ «Ci sono
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incappucciata. Si gettò a sua volta sul sedile di
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hai visto niente!» ¶ La sua voce era un po
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campanello era fuori dalla sua nicchia, sbudellato. Provai a
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bocca, mi osservava. La sua mano doveva essere intenta
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dietro i contorni della sua testa che mi faceva
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di dormire. Veniva dalla sua bocca un odorino di
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improvvisamente. Si svegliava a sua volta. Lo vedevo arrossire
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ora. Sentivo frusciare nella sua mano quei suoi guanti
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sul marciapiede, se la sua spalla toccava senza volerlo
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un po’ insonnolita dalla sua garitta. ¶ Si sentiva battere
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testa bassa. Scorgevo sulla sua groppa striscioline di carta
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nell’assoluto silenzio dalla sua poltroncina. ¶ «Adesso la fa
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uno degli spettatori la sua mela, perché la potesse
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avanti la testa, la sua bocca andava quasi a
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pezzi a martellate. La sua testa aveva tremato un
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a scorgere appena la sua figura che mi salutava
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vedere il resto della sua persona, solo le ossa
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appena la forma della sua testa tutta gettata sulle
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colpo, per guardarmi, la sua catenella brillava per un
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stanza, balbettava. ¶ «Aspetta una sua telefonata al più presto
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a squillare “sarà la sua griffe!” ¶ Rifeci il numero
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modo la cosa...» ¶ La sua voce si stava sempre
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aspetto senz’altro una sua telefonata tra un mese
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di non perdere la sua telefonata, passo un istante
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editore?» ¶ «No, con la sua segretaria... L’editore non
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riattacchi, la prego!» ¶ La sua voce si era rianimata
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Qualcuno avrà sollevato la sua cornetta, sentendo squillare il
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sollevando la testa. La sua voce s’incrina ancora
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del macellaio. Allungava la sua manina verso il piatto
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e si vedeva la sua pellicina luccicare qua e
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di raso. Vedevo la sua piccola bocca tremare mentre
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d’altro!» Sentivo la sua voce salire, come se
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al di sopra della sua testa. «Ho cercato in
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per un istante la sua calzamaglia di pelle, mentre
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cominciava a saltare sulla sua spalla, che danzava. ¶ “Penserà
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andava a sedere sulla sua poltroncina, mi pregava di
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suo ufficio dopo la sua partenza. Mi viene incontro
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cadere di colpo, sulla sua poltrona. Mi abbraccia sollevandomi
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dell’ascensore, scaturiva dalla sua testa uno di quei
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parlare. Si infilava a sua volta nell’ascensore, un
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da una vena della sua mano stretta sulla mia
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Mi faceva avvicinare alla sua poltroncina, si teneva tra
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po’ sbalordito per la sua richiesta.» La guardavo senza
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suo ufficio!» sussurrava la sua voce vicino ai miei
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po’ amareggiato per la sua insistenza, quasi un po
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una frase. Vedevo la sua testa che vibrava a
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d’un tratto. ¶ La sua testa tremava impercettibilmente, si
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tranquillo, ha rimesso la sua vita su tutt’altri
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che andava verso la sua corriera dalle pareti ancora
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vedevo la cicca della sua sigaretta tremargli di colpo
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i contatori, con quella sua lucina. ¶ «Vieni, vieni, ti
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infilato la giacca, la sua mano era sbocciata di
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forbicina il calcagno della sua ciabatta fiorita, deflagrata, in
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per le strade...”.» ¶ La sua testa tremava. Si sentivano
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sui marciapiedi bagnati, la sua bocca smetteva per un
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persino a dire...» ¶ La sua testa riprendeva a tremare
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fortuna di incontrarla sulla sua strada, se tutto il
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inseguire l’uomo a sua volta, gli sfregava contro
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cicatrizzato alla sommità della sua nuca, sotto i capelli
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solo volesse staccare la sua opera da se stesso
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andare scintillante per la sua strada, e si sente
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altra parte, scorgevo la sua nuca imbrillantinata a poca
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schiena. Si coricava a sua volta, sospirava. Spegnevo finalmente
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Scorgevo da dietro la sua nuca che rinsecchiva, che
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in fondo... con quella sua freccina!» lo sentivo gridare
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il custode seduto nella sua gabbiola di legno, sotto
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domanda quell’altro, nella sua lingua. Intanto fa andare
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così!” starà pensando nella sua testa. “Qualunque cosa succeda
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già elegantemente vestito dalla sua porta, si sono accese
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Invece sorrise soltanto. La sua bocca si era allungata
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braccia. Vedevo appena la sua testina smangiata, controluce. ¶ «Ma
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appena il contorno della sua testa che si chinava
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tanto in tanto la sua gonna frusciare, sotto la
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di lana, con quella sua grande mano, lei continua
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sala, è rientrato a sua volta con un vestito
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smoking, e anche la sua testa è adesso tutta
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alle spalle, con quella sua testina succhiata, spelacchiata, e
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andato ad appoggiare la sua zucchina proprio là sopra
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appena. ¶ “Ha appoggiato la sua guancia contro la mia
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le labbra contro la sua guancia. ¶ «Mi ha baciato
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a danzare, con quella sua linguetta... E c’è
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sentivo la forma della sua mano contro la mia
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mi dicevo guardando la sua testa infinitamente vicina, contro
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Fermati!» sentii che la sua voce stava quasi gridando
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distese, guardarla mentre la sua immagine cresce poco per
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appena il filo della sua bocca che andava. ¶ «Ma