Federigo Tozzi, Tre croci, 1920
concordanze di «sua»
n | autore | testo | anno | concordanza |
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1 | 1920 | E rispose, con la sua pacatezza di uomo educato | ||
2 | 1920 | Niccolò restò su la sua sedia; e si mise | ||
3 | 1920 | io sto bene! ¶ Nella sua voce c'era una | ||
4 | 1920 | mangiate durante tutta la sua vita. Quasi gli venivano | ||
5 | 1920 | invaghito. ¶ Giulio, divertendosi della sua ghiottoneria, gli chiese: ¶ — Erano | ||
6 | 1920 | rispose Enrico, con la sua voce nasale e strascicata | ||
7 | 1920 | non sta a casa sua? L'impiantito, quando è | ||
8 | 1920 | non terrebbe compagnia alla sua moglie! ¶ — È vero? Chi | ||
9 | 1920 | Niccolò divenne affettuoso; la sua voce quasi supplichevole e | ||
10 | 1920 | le conseguenze morali della sua colpa. Non avrebbe ardito | ||
11 | 1920 | erano le occasioni della sua tristezza. Niccolò non voleva | ||
12 | 1920 | cose gradite: ¶ — Come sta sua moglie? ¶ — Sta bene; grazie | ||
13 | 1920 | le gorate, veniva dalla sua collina fino alla strada | ||
14 | 1920 | medici avevano assistito la sua moglie partoriente; tutto quel | ||
15 | 1920 | Niccolò disse con la sua voce robusta, che faceva | ||
16 | 1920 | ad insistere, ma la sua ansia le dette forza | ||
17 | 1920 | e, allora, con la sua ilarità avrebbe voluto insultare | ||
18 | 1920 | vero dieci anni della sua vita. Erano risate sorde | ||
19 | 1920 | alzò, andò dietro alla sua sedia; e, prendendogli la | ||
20 | 1920 | rialzo alto, separata dalla sua cinta che in quel | ||
21 | 1920 | stretta; con tutta la sua amorevolezza, che la faceva | ||
22 | 1920 | desiderava più che la sua sfortuna mutasse; e aveva | ||
23 | 1920 | d'accordo con la sua coscienza. E credette, così | ||
24 | 1920 | Oggi ne parlerò alla sua zia e a lei | ||
25 | 1920 | chiese scherzando, con la sua voce crepitante come fatta | ||
26 | 1920 | che aveva messo la sua carta, domandava a qualcuno | ||
27 | 1920 | giubba, per nascondere la sua ira. ¶ Il Corsali disse | ||
28 | 1920 | cercava d'inghiottire la sua amarezza; che gli pareva | ||
29 | 1920 | verro! ¶ Enrico, con la sua collottola dura di lardo | ||
30 | 1920 | gli parlava con quella sua tenerezza vanitosa e saccente | ||
31 | 1920 | cedere e trasmettere la sua sofferenza a qualcuno di | ||
32 | 1920 | a contatto con la sua giovinezza; che, con una | ||
33 | 1920 | anche umiliante. Ma la sua stessa albagia buonacciona non | ||
34 | 1920 | capo riverso su la sua sedia, sbattendo i denti | ||
35 | 1920 | come un'interruzione nella sua coscienza, non avrebbe potuto | ||
36 | 1920 | scusato dalla certezza della sua bravura. Egli esaminò la | ||
37 | 1920 | s'accorgeva che la sua allegria era impacciata e | ||
38 | 1920 | convenuta, che era della sua indole; pur senza essere | ||
39 | 1920 | lui poteva mostrare la sua erudizione di bibliofilo; sempre | ||
40 | 1920 | costretti ad ammirare la sua amabilità, sfoggiò, prima di | ||
41 | 1920 | per la strada, la sua furia diminuiva; ed era | ||
42 | 1920 | e Niccolò, stringendo la sua testa fra le mani | ||
43 | 1920 | veniva alla mente. La sua voce sembrava un legno | ||
44 | 1920 | parleremo domani. ¶ Giulio, nella sua camera, si sentiva assai | ||
45 | 1920 | in vano. E la sua disperazione crebbe. Il giorno | ||
46 | 1920 | Nisard troncò subito la sua titubanza e tornò a | ||
47 | 1920 | allora, aveva amato la sua Siena; e ne fu | ||
48 | 1920 | necessario rivedere quelli della sua famiglia; perché credeva che | ||
49 | 1920 | firma". E vide la sua firma falsa saltellare sul | ||
50 | 1920 | e veniva tra la sua casa e il cimitero | ||
51 | 1920 | attribuiva a Niccolò la sua miseria. La gotta lo | ||
52 | 1920 | proprio comodo; con quella sua giocondità irascibile e beffarda | ||
53 | 1920 | aveva fatto mai. La sua voce, a stratte, si | ||
54 | 1920 | guarire, subito dopo la sua bocca restava spalancata e | ||
55 | 1920 | voglio vedere stesa la sua moglie, quel pezzaccio di | ||
56 | 1920 | lui pareva che la sua parte non bastasse. ¶ Siccome | ||
57 | 1920 | per il calore della sua fiamma rossa come se |