Oriana Fallaci, Penelope alla guerra, 1962

un brivido secco, la sua fantasia correva alla stanza

avevano capelli neri, come sua madre, non contavano nulla

non contavano nulla, come sua madre, e piangevano, come

madre, e piangevano, come sua madre. Una volta, quand

bambina, aveva visto pianger sua madre. Stirava le camicie

si dolse per la sua scortesia. Al ritorno, pensò

Joseph dormivano in camera sua e per questo la

dinanzi alla finestra della sua camera al trentesimo piano

lettera complimentandosi per la sua abilità, indossò il tailleur

il tuo arrivo sulla sua catena di duecento giornali

era morto per colpa sua. E lei era a

e sedeva dinanzi alla sua scrivania, e gli guardava

piccoli, ed ascoltava la sua voce aggressiva, e lo

cara, questa è la sua stanza, questa la sua

sua stanza, questa la sua segretaria. Voglio che si

suo soggetto e la sua sceneggiatura mi hanno esaltato

di sesso. Con la sua fantasia!» «Ma perché lo

fermi a guardare. La sua paura cresceva. Una paura

disciplina, non permettere alla sua fantasia di distrarla da

Kenya e, incuriosito dalla sua fuga, l’aveva cercata

telefonò. Martine urlò la sua indignazione, la sua amicizia

la sua indignazione, la sua amicizia tradita, la supplicò

sulla propria saggezza, la sua autosufficienza, l’indiscutibile dogma

due uomini, uno alla sua destra ed uno alla

destra ed uno alla sua sinistra, erano invece due

che aveva tormentato la sua adolescenza e questi giorni

con la faccia sulla sua giacca, sentì un acuto

sulla seggiola accanto alla sua. ¶ «Giovanna! Cosa fai a

assurdità dell’incontro, la sua inevitabilità, le diventava chiara

I soldati, divertiti dalla sua timidezza, dal suo corpo

avrebbe mai usato la sua debolezza per mettere al

Richard sarebbe rimasto nella sua vita come il romantico

un dente noioso, la sua defunta verginità. Prima o

dall’Europa insieme alla sua svagata follia, poi al

c’erano la camera sua e quella dell’ex

quando questo suonò, la sua mano sollevò velocissima il

voglia di ascoltare la sua voce fonda, piacevole. Una

uomo così misterioso nella sua chiarezza. La stuzzicava anche

tornò: a subire la sua occhiata ironica. ¶ «Velocissima.» ¶ «Sistema

l’America. Amo la sua cordialità, la sua efficienza

la sua cordialità, la sua efficienza, la sua supercivilizzazione

la sua efficienza, la sua supercivilizzazione. Sento di appartenere

qualche difetto. Quando la sua sagoma secca apparve tra

Dalla seconda battaglia della sua vita sarebbe sorto un

veniva. Avanzava con la sua andatura esitante, le sue

un po’ spettinati, la sua voce stentorea che ora

di dover affrontare la sua nuova battaglia di Gela

fai? Imprevedibilmente, stupidamente, la sua vittoria diventava quella di

rischio di diventare a sua volta suo prigioniero, magari

volontà o sentimento: la sua esperienza di vita aveva

ma Richard. Sorrise alla sua eccitazione, pensò che le

periodo più affascinante della sua vita, il più spensierato

la prima volta della sua vita? A cos’era

che il vetro della sua finestra è appannato, con

ossessione la tormentasse. ¶ La sua vita si svolgeva sempre

stava lì, con la sua camicia perfettamente stirata, la

camicia perfettamente stirata, la sua cravatta perfettamente annodata, la

cravatta perfettamente annodata, la sua eleganza da Madison Avenue

di ferro, e a sua volta cominciò a menar

comunicato a Gomez la sua decisione di restare a

in piedi, dinanzi alla sua scrivania, fissandolo dritto negli

cinque telefoni sopra la sua scrivania.» ¶ «È ovvio, comunque

comunicare a Richard la sua decisione. Si disse di

ti tormenta con la sua voce, e il rumore

gridava, disperato, tutta la sua indecisione, la sua inguaribile

la sua indecisione, la sua inguaribile ricerca di pace

di morte e la sua paura della morte, quella

è selezione, perché la sua è una legge da

a Martine.» ¶ «Martine!… La sua sapienza amorosa mi fa

una volta tanto, della sua immagine riflessa allo specchio

come i rami della sua fanciullezza: quando il babbo

temo che oggi la sua raffinatezza dovrà mortificarsi a

che avesse visto nella sua vita. Guardò Richard che

vede ormai prossima la sua guarigione. ¶ «È mammy, tesoro

ora accetti di incontrare sua madre. Lo sai cosa

Richard Baline presentarti a sua madre? E lo sai

arcangeli a testimoni della sua indignazione. «Ma come fanno

disposto a regalare la sua. Chi non fa regali

del tempo, non incontrare sua madre. È troppo amica

chiuse nel bagno. ¶ * * * ¶ Nella sua irriconosciuta saggezza, e dopo

Dalle tendine abbassate della sua camera, Florence aveva spiato

giudica affatto immorale. La sua opinione è quella di

mare, il vuoto della sua delusione. Un’altra mattina

mal di cuore, della sua gelosia se Richard l

nel bagno. Ma la sua presenza servì quanto un

la punta accesa della sua sigaretta si muoveva nel

cercava un dottore. La sua faccia sconvolta, il tremito

rialzò in tutta la sua elegante arroganza. ¶ «Ti ho

a che punto la sua amicizia con Richard giustificava

genere, dunque, era la sua amicizia con Richard? Di

la prima volta nella sua vita, tese le mani

di trucioli. Durante la sua influenza sentimentale, era scoppiata

argento, all’esplodere della sua triste, meschina vendetta: e

scoprire dalla cima della sua canna i misteri del

suoi orecchi ronzavano, la sua testa girava, la sua

sua testa girava, la sua lingua ingrossava, e i

ti ascoltava con la sua pipa in bocca: come

o di Bill, la sua metamorfosi non subì mutamenti

letto, e tutta la sua pelle, il suo stesso

sciogliere soltanto con la sua fuga: Richard che voleva

cappotto frusciò contro la sua giacca. ¶ «Allora me ne

ma questa era la sua storia! Una storia coi

feto può dire la sua quando è nel grembo