Aldo Palazzeschi, Il re bello, 1921

IL RE BELLO ¶ — Sua Maestà la Regina attende

passo dalla soglia annunziò: ¶ — Sua Maestà il Re. ¶ Nel

pugno, e faceva colla sua parola, collo sguardo, coi

e sopratutto a che Sua Maestà non avesse dovuto

quella sarebbe stata la sua ultima fatica e insieme

sguardo. ¶ — No! No! — gridò Sua Maestà — Vai via sai

peggiore nemico. Per la sua mano, per la sventura

principessa Genovieffa. ¶ E siccome Sua Maestà aveva resistito, pure

tutta la furia della sua disperazione la costrinse brutalmente

America, dopo due anni sua Maestà si era ridotto

sì eroicamente per la sua patria! E il conte

fu ad annunziare che Sua Maestà la Regina lo

pregato, seguì in silenzio Sua Maestà che rientrò senza

noi! ¶ — Per salvare la sua patria diletta! ¶ La Regina

annunziare al Sovrano che Sua Maestà la Regina era

buon maresciallo annunziò che Sua Maestà la Regina Sofia

il più sovrano, nella sua eccezionale figura. ¶ La povera

prima d'esalare la sua anima purissima a Dio

sentiva più poco la sua presenza in ogni cosa

negli ultimi istanti della sua vita volle al suo

di Caudiria conduceva di sua mano la graziosa principessa

di Caudiria conduce di sua mano la sposa, e

di lei, intreccia la sua in quella mano, e

del Sovrano e della sua sposa. ¶ *** ¶ Congedati i grandi

forse aspettava proprio una sua parola, un gesto, qualche

cosa da lui, la sua sposa, ancora in piedi

lo guardiamo avvinti dalla sua bellezza! Pensa quale languore

languore deve dare la sua stretta, pensa, nell'oscurità

labbro superiore; guarda la sua bocca fieramente chiusa eppure

e puoi essere la sua schiava. Tu.... tu sei

occupavano tutti, affascinati dalla sua prodigiosa e pur delicata

è felice accanto alla sua sposa che pare una

certo punto impercettibilmente alla sua sposa. — Guardalo come è

dunque: sono gravido. ¶ — Oh! Sua Maestà! ¶ — Il Re, proprio

piangeva così in vita sua, senza potersi più contenere

cercando di superare colla sua voce la marea montante

si udiva ancora qualche sua parola a intervalli — Ester

aveva amareggiato tutta la sua vita di governatore superando

si grida di dentro. Sua Maestà! Or ora! Senza

bella signora posò la sua faccia fresca su quella

d'oro con la sua campanellina che lo tiene

sicuro di lei, della sua fedeltà, del suo amore

sempre capito tutto della sua vita, mi sembra di

dopo la morte di sua madre, diceva: «quando muoio

atto pietoso attorno alla sua adorata persona; dentro il

anni or sono morì sua madre, essa portò in

la mia anima.» La sua anima! Ma che cos

nel cielo, e la sua benedetta e pura ci

vuol dire dunque? La sua anima staccandosi dal corpo

dei pensieri suoi, una sua filosofia. ¶ — Ma che filosofia

E sono sicuro della sua intera, luminosa fedeltà. Sono

d'oro, con la sua campanellina che lo tiene

sè sotto terra la sua anima, e che male

quarant'anni e la sua fedeltà pareva oramai più

sola, per recarsi da sua madre dove il marito

di solito, a riprenderla. ¶ Sua madre abitava poco distante

evidenti a sottolineare la sua squisita finissima bellezza. ¶ A

più.... Al tramonto della sua giovinezza, quel giovine che

giunto al pieno della sua maturazione che fra quelle

mano spietata, e la sua mano fu la più

nozze, ella, chiusa nella sua stanza, soffocata fra due

vecchia, vecchia, vecchia. ¶ La sua vita serena aveva avuto

egli era presso alla sua dolce e mite compagna

calvo, accuratissimo, saturo della sua posizione, con uno di

l'ingegnere. È la sua professione. È lui l

rapidità il racconto della sua vita, o meglio, a

La casa, per la sua ristrettezza, esigeva la massima

al futuro sposo di sua figlia Margherita. ¶ Il nostro

d'essere in casa sua. ¶ — Ma si accomodi.... ¶ — Grazie

e rubicondo, sodisfatto della sua giornata, sodisfatto di sentirsi

lì come in casa sua, sodisfatto dei suoi progressi

avrebbe conservata tutta la sua libertà tirò avanti, e

contro la Calabria, contro sua figlia, la piccola Vera

ritornò nelle braccia di sua madre avendo lei nelle

sposina fu ricevuta nella sua casa con grande pietà

tranquilla e rassegnata colla sua bella nipotina. ¶ L'ingegnere

due orribili anni della sua vita, l'orribile delusione

tanto tanto carina, nella sua buona casa colla sua

sua buona casa colla sua amata creatura. Solamente che

fare della Margherita la sua cara e legittima sposa

quella non era la sua legittima moglie la colpa

la colpa non era sua, che lui non avrebbe

della terra, che fosse sua, sua proprio, a voce

terra, che fosse sua, sua proprio, a voce e

sereno si oscurò, la sua posizione sociale gli era

il suo malumore, la sua malinconia indefinita, senza ch

indifferenti, la Margherita e sua madre? E con ai

tutto lo slancio della sua anima buona e generosa

zittella lasciava affondare di sua mano nella secchia dell

sembrava essersi accorta della sua presenza, le quattro donne

ella si accorta della sua presenza. — È foenita! Signor

domeneca mie Tony.... ascoltare sua messa.... Signor Preore.... ah

spazientito andò difilato nella sua camera. — Che cosa doveva

bianca si fece alla sua porta: Drusilla in camicia

Dio offeso terribile nella sua vendetta. Era la prima

giorno a fare la sua partita nel retrobottega coi

a sorridere, e la sua coscienza entrò pian piano

lo aveva trattenuto nella sua... specie di portineria, e

mia bontà pure, la sua fine mi ha molto

ricordare. Solamente Fanny, la sua cameriera, le stava vicino

che avrebbe fatto la sua padrona se avesse potuto

si occupava che della sua signora. Ad un tratto

per due secondi la sua attenzione dal cadavere, e

caso so stamani della sua morte, e giungo proprio

poche ore prima della sua definitiva scomparsa.... Io sono

due parole per la sua sepoltura avrei scritto così

Nella strana circostanza della sua morte invece non posso

con molta semplicità, la sua vita, soffermandoci, senza eccessiva

allora sorvoliamo pure sulla sua infanzia; ci assicurano che

E sorvoliamo pure sulla sua adolescenza. A vent'anni

scuro poco appariscente.... la sua bocca poco colorita non

due baratri infiniti. La sua figura alta, forse un

prodigio. Metteva fuori la sua bellezza giorno per giorno

e si appanna la sua gaiezza.... Maurizio.... un bel

mai potrebbe avere la sua vera età. Ma tutti

ella aveva vinto la sua stessa materia? ¶ Una sera

senza comprenderlo che la sua risposta in quel momento

perchè esso viveva la sua vita soprannaturale nella maniera

faccia a tutti la sua giovinezza ad una vecchia

aveva mantenuto nobilmente la sua parola, i dieci anni

ella doveva mantenere la sua. Ma si uccideva per

assistere al dissolvimento della sua bellezza? Non era invece

terribilmente e nascondeva la sua sofferenza. Come poteva avere

sarebbe andato là.... nella sua stanza.... I brividi lo

venuta a morire alla sua porta? Gli sembrò di

che non apriva la sua porta prima delle dieci

c'era dentro la sua anima, la più grande

distanza ora guardavano la sua manovra. ¶ Giunsero due guardie

il cuore, dissuaderlo dalla sua decisione, invitarlo a desistere

di dir nulla, la sua posizione era chiara netta

mi turbava era la sua naturalezza, pareva ora che

nato che continua la sua partita senza il movimento

parte, si ritirò nella sua stanza, messe il catenaccio

Perchè fosse contento della sua giornata? Non lo so

sì proprio, voleva la sua borsa. ¶ — Il borsaiolo ora

voleva il suo, la sua borsa, quello che ci

tutto il gusto della sua professione. ¶ — Ecco, bravo. ¶ — Ma

serbato rancore. ¶ — E sulla sua fronte io leggevo bene

Da quel giorno la sua faccia non fu più

subì, in ritardo, la sua maturazione rapidamente, in pochi

donna afferratolo incominciava la sua corsa. ¶ Voi sapete meglio

giusta e logica la sua condotta. Era divenuta intollerante

sera essa fu, nella sua casa, aspettata lungamente. Un

del suo sangue, della sua vita, la piena del

pensò più che alla sua felicità e per tanto

affari dal tornare nella sua città. Elena naturalmente lo

un colpo. ¶ Rientrata nella sua città, Elena, viveva nella

pettegolezzi avevano seguito la sua fuga! Aveva un'altra

in posizioni simili alla sua corsero tutte, divise, divorziate

povera bimba? Pensava la sua buona mammina tanto lontana

al cimitero trovò la sua tomba colla lapide e

dovè radunare tutta la sua esperienza per rispondervi senza

fare del moto la sua famiglia, intraprendeva invero una

corporatura, bella ancora nella sua eccessiva robustezza, figlia della

virile aspetto, sotto la sua apparenza di burbera e

provocante di tutte nella sua fanciullezza. Noi marciamo due

brune, ed era, nella sua candida espressione, un pochino

il ritratto della madre sua. Come due animali rossi

in quel cincischiare la sua mano prossima alla faccia

metalliche, che rivelavano la sua contentezza, la serenità del

morto senza avere la sua sodisfazione. Dio non è

donne al mondo, per sua disgrazia, che bisognava trovare

si vedeva bene, la sua faccia era un vulcano

un novello matrimonio. La sua situazione, per quanto ricchissima

confusa la testa colla sua parlantina. Si capisce, è

partì beatamente per la sua Sicilia. ¶ Un po' di

non pensa più a sua madre. Una è a

il pane per la sua esistenza. ¶ — Il mio sangue

farà un gesto, la sua freddezza mi assassina! ¶ La

addosso per darmi la sua anima, non pensa ad

di un piano la sua bella palazzina. ¶ — Come si

casa. ¶ Poi, rivolta alla sua burraschina che le si

dare le paghe alla sua vecchia! Valentina è al

prime volte. ¶ Ma la sua giovinezza faceva pensare. ¶ Non

alcuna pietà; ma la sua giovinezza faceva pensare. ¶ La

di questo mondo. ¶ La sua mano restava, per tutta

grado la temperatura della sua pietà: raccolse pazientemente la

piantò in faccia la sua, gonfia di potere. ¶ — Che

forse che rivolta alla sua creatura essa esclami presso

sorride rapidamente dell'opera sua. E quel sorriso, intendiamoci

ma potrà per questa sua mancanza, vedere il mondo

un imperatore, aggrega alla sua vita migliaia e migliaia

che portava dentro la sua grande anima di poeta

di lui e della sua gobba, nè ad appressarvici

compenso ad usura della sua disgrazia. Quando egli rideva

rideva tutto, e la sua altissima gobba palpitava gioiosamente

distante dalla persona. Era sua indispensabile compagna una giannetta

che completava meravigliosamente la sua figura nel camminare agile

le donne erano la sua più grande palestra, esse

vie in forza della sua professione, era il più

come lo comportava la sua natura. Dei quattro era

i più invelenito, nella sua apparenza dignitosa di cittadino

odio, calcolava, studiava la sua vendetta. Doveva egli, uomo

raccontare qualche cosa della sua visita. ¶ Il gobbetto, con

Il gobbetto, con la sua aria estremamente presuntuosa e

tutto nel calore della sua gioia. Il gobbo sconosciuto

con la mano alla sua gobba sotto il tait

gioia nel congegno della sua anima. ¶ La burla corse

più tranquillo che nella sua casa, chiuso, cominciò a

scorgere nell'ombra la sua gobba mostruosa che ogni

alla terra con la sua grande casa sopra la

con aria supplichevole la sua padrona, le si avvicinò

che il tesoro della sua anima candida generosamente elargiva

avrebbe voluto dire alla sua amata padrona! Ma non

asparagio. ¶ Tremava dinanzi alla sua povera padrona, avrebbe voluto

era tutto per la sua vita, rimaneva desolatamente sola

La piccola montanara, dalla sua alpestre miseria, si era

potuto sentire per la sua stessa casa, era una

negli ultimi anni della sua vita aveva economizzato il

per lasciare qualcosa alla sua unica ed amata figliuola

per diciotto anni la sua felicità, fissava dentro gli

cervello di Rosina, la sua signora era così in

campare lei e la sua signora. E un'altra

quelle stanzette testimoni della sua felicità, che glie ne

quali avrebbe confidata la sua sventura ricevendone conforto, come

la penultima sillaba della sua frase, e lo diceva

porta un po' della sua mobilia buona.... ¶ — E tu

affittava le camere. La sua casa venne frequentata fino

da gentiluomini perfetti. La sua camera, quella di Rosina

sue braccia benedicendo la sua assistenza cristiana di vera

venire a bisogno alla sua signora. Oh! come sarebbe

far due chiacchiere. Nella sua cameretta alla cui parete

volte più seria della sua non lascerei la casa

il suo prestigio, la sua giusta dignità la respingeva

tutta la forza della sua vita che aveva lottato

E talora narrava la sua storia, i suoi begli

begli anni felici, la sua giovinezza, l'amore del

rovescio di fortuna, la sua disperazione, e si penetrava

racconto, riviveva tutta la sua vita, l'uditore doveva

nei minimi particolari la sua sciagura, due grosse lacrime

un torto addosso alla sua padrona, cercava di essere

vantare la specchiabilità della sua casa, i suoi sistemi

Cosa sono io, la sua serva? L'altro ha

signora Costanza che la sua padrona stava male, e

alla terra, e la sua bell'anima (perchè no

andò ad eseguire di sua mano ogni pietoso atto

la veglia. ¶ *** ¶ Erano nella sua casa, in quel tempo

molto a fiotti, la sua non breve esistenza sgorgasse

quell'angelo, e la sua eterna gratitudine. — Il maggiore

andati tutti dietro alla sua bara come dei parenti

la mantella addosso alla sua padrona, le girò due

del poeta presso la sua, un lume vi era

il cielo, e la sua bocca rimaneva aperta paurosamente

si trovavano precisamente nella sua casa. Dette signorine per

sarà passato per la sua testolina ma le condizioni

Il marito lanciò dalla sua parte, con tutta la

ritegno più parlò della sua situazione, della solitudine, del

Cesare non tardò la sua risposta. Ella era incinta

bene, e mi firmo sua umilissima serva Filumena e

rilevata una bambina per sua compagnia, purchè di buoni

portare in dono alla sua sterile sposa. Egli diceva

nascosto, nel cavo della sua vita, un piccolo essere

ad inondarla tutta: la sua maternità. L'amore per

si travasavano gocce della sua povera anima molle. ¶ A

alzandolo nudo sopra là sua testa, gridando da forsennata