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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «sua»

nautoretestoannoconcordanza
1
1920
alle piccole curiosità della sua vita di scapolo quadragenario
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1920
via. Si ricordò la sua voce, il suo sorriso
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1920
lo sfiorò, malgrado la sua ragionevolezza... ¶ – Bella donna! – si
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1920
tempo immutabilmente assestata la sua residenza. C'era una
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1920
ogni cosa. Da quando sua madre aveva comprato quella
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1920
Carlo; ma comoda per sua madre che usciva poco
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1920
a due passi dalla sua chiesa, dal suo club
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1920
pendolo... ¶ La porta della sua camera da letto attigua
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1920
una tenacia toscana alla sua inettitudine. Marco aveva pensato
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1920
sostituirlo; ma sapeva che sua madre, abitudinaria anche nelle
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1920
Ma pensò pure a sua madre. E, come sempre
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1920
di non turbare la sua vecchiezza autoritaria fu più
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1920
disfaceva malvolentieri. Poiché la sua anima era un misto
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1920
ha gente di là? ¶ – Sua madre? – rispose Giustino. – Il
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1920
si marcavano ancora sulla sua persona snella, affinata dagli
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1920
qualche capello grigio alla sua chioma ancora abbondantemente fornita
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1920
e di ardore: la sua voce, un istante come
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1920
mezzo alla folla, la sua mano si era appoggiata
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1920
forse più assai della sua condotta che appariva correttissima
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1920
aver mancato tutta la sua vita, di averla ridotta
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1920
piaciuti in gioventù, la sua voce un po' roca
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1920
placida. Disse con la sua voce solita un po
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1920
nasconde in floridezza la sua fragilità... ¶ – Bella donna! – ridisse
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1920
somigliante un poco alla sua e così diversa! Somigliante
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1920
accennava a cadere. La sua voce infatti pareva esitare
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1920
colloquio che pur nella sua banalità aveva avuto alcunché
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1920
passò oltre... Era la sua giovinezza, quella donna comune
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1920
salire agli appartamenti di sua madre a salutarla. ¶ Sul
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1920
gelo quando entrava da sua madre... ¶ Dalla porta del
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1920
che era quello dove sua madre abitava, udì delle
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1920
Spinse l'uscio, entrò. ¶ Sua madre stava seduta davanti
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1920
di consueto, nella poltrona sua solita. Accanto a lei
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1920
era divertito lui alla sua età! Venti anni addietro
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1920
e il salotto di sua madre... Vi veniva già
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1920
orecchio al discorso di sua madre e di suo
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1920
di nuovo. Egli riconosceva sua madre in quella intrusione
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1920
casa, e quasi dalla sua poltrona, ella pareva avvilupparlo
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1920
e si avvicinò alla sua poltrona. Anch'egli si
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1920
bacio sul volto di sua madre lo inteneriva fino
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1920
mantiene intatte. Per lui, sua madre era sua madre
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1920
lui, sua madre era sua madre: vale a dire
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1920
Una volta sola, nella sua vita, Marco aveva sentito
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1920
parlarono, Marco guardava la sua città, il cui vecchio
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1920
gelo del colloquio con sua madre egli si sentiva
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1920
I soliti – mormorò Bardosi. – Sua Altezza... ¶ – Ah! – fece Marco
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1920
Bardosi fiero di quella sua mansione al Circolo, ringraziò
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1920
come di una primavera sua, come di un marzo
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1920
di un marzo della sua anima e della sua
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1920
sua anima e della sua gioventù. Certo aveva conosciuto
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1920
più signorile che la sua condizione non comportasse. Anche
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1920
da sé, con la sua grazia, di un sorriso
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1920
suo passo leggero, la sua figura alta e snella
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1920
pesava. Marco interruppe la sua contemplazione e disse: ¶ – Dove
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1920
Che ne faceva della sua verginità, in un mondo
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1920
catena... ¶ Del resto, la sua sensualità, quella sensualità che
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1920
andava in villa con sua madre, presso Cuneo, in
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1920
ella raccontava di casa sua, de' suoi fratelli, tutti
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1920
fuori di famiglia; di sua madre, di suo padre
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1920
aiutare, di redimere la sua piccola amica da quella
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1920
dei bigliettini da una sua piccola operaia; il portinaio
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1920
freddo fioriva, e la sua bocca odorava. Sotto la
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1920
di devozione. E fu sua, così, parecchie volte, sempre
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1920
lo riceveva? In casa sua, è vero; dove ella
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1920
tutto o molto della sua vita, della sua anima
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1920
della sua vita, della sua anima... Che pensava ella
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1920
meditazione: l'arrivo di sua madre piombata lì inaspettata
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1920
puntuale; e alle cinque sua madre era rincasata. Egli
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1920
più lasciar trasparire la sua gelosia. Gli restava invece
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1920
calma, nella solitudine della sua campagna onde fuggiva ogni
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1920
dall'istintiva onestà della sua coscienza, un istante parve
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1920
aveva più voluto esser sua, aveva schivato le occasioni
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1920
Ma, mentre più la sua inquietudine cresceva ed egli
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1920
suo padre e a sua madre. Era guarita? E
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1920
da lei, a casa sua; montò per la prima
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1920
cuore: ma, più, la sua giovinezza gli pareva allontanarsi
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1920
di lei aderisce alla sua bocca, il calore del
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1920
sentito quel giorno, la sua giovinezza... Nella sua giovinezza
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1920
la sua giovinezza... Nella sua giovinezza c'erano stati
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1920
vecchia governante di casa sua che lo aveva visto
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1920
a rifugiarsi accanto a sua madre come per farla
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1920
per farla partecipare alla sua contentezza, come per ridarle
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1920
di quello che la sua contentezza le aveva tolto
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1920
certo essere appartenuta a sua madre, rifatta per lei
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1920
passò un momento la sua tra i capelli: e
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1920
guadagnarsi la vita come sua madre! – disse severamente Giovanna
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1920
rinnovamento. Egli pensava alla sua vita che non si
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1920
sera, il colloquio con sua madre e poi la
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1920
passo misurato, tranquillo; la sua ombra snella si allungava
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1920
e sano, con la sua persona di una eleganza
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1920
L'uomo sorrideva nella sua faccia glabra, ornata di
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1920
volgarità che prendeva dalla sua energia quasi un carattere
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1920
gli affari anche di sua madre: e sua madre
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1920
di sua madre: e sua madre lo stimava molto
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1920
spiegando un ritratto, opera sua, appeso sulla fronte di
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1920
fece, Marco vide la sua faccia con dei tratti
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1920
Marco: ¶ – Mia figlia... La sua istitutrice miss Craig... ¶ Marco
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1920
la sicurezza assoluta della sua bellezza. ¶ Marco la guardò
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1920
involontarie o volenti, dalla sua vita. Ne restava in
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1920
po' aspra, così, nella sua attitudine raccolta, quasi radunata
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1920
nuovo, violentemente, verso la sua vicina. Quel braccio egli
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1920
i complimenti rivolti a sua madre... Ma quella curiosità
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1920
in fondo, per la sua bellezza, ch'egli sopportava
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1920
i premi tentassero la sua avidità di giovane brillante
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1920
che guardava con tenerezza sua figlia, rosea in volto
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1920
che decisamente teneva alla sua idea. ¶ Poi, come un
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1920
raccogliersi ai lati della sua bocca, proromperne; e la
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1920
recando una tazza a sua madre. E un istante
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1920
signorina Noemi, con la sua tazza in mano. Si
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1920
con voce sonora, qualche sua storiella piacevole. ¶ – Che ha
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1920
per quello sguardo, della sua piccola melanconia di prima
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1920
visita nel salotto materno, sua madre gli chiese, indifferentemente
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1920
E dir questo a sua madre? ¶ – Abbiamo parlato di
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1920
idea. Quella casa che sua madre difendeva con tanta
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1920
terzo. – Io conosco la sua famiglia. Vive col suo
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1920
salvato; ma per virtù sua, o per effetto del
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1920
cui il fiore della sua testa emergeva. Rideva adesso
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1920
le sue puerilità, la sua ingenuità. Egli aveva conservato
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1920
per un momento la sua soddisfazione. Era meglio non
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1920
Poi la vergogna della sua fanciullaggine lo trattenne di
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1920
delle Scienze, raggiunse casa sua, lentamente. Faceva freddo, un
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1920
penetrante. Egli pensò a sua madre che aveva in
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1920
quello il focolare, che sua madre anche dianzi aveva
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1920
rivide, nel salotto illuminato, sua madre, Bardosi, sé stesso
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1920
stanza da letto di sua madre. Stette ad origliare
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1920
ritrovasse la vera anima sua: un'anima austera di
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1920
che non era la sua. O forse, invece di
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1920
letto e cercò la sua mano per baciargliela. E
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1920
qualche parola: poi la sua voce si alzò di
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1920
triste, la preghiera della sua infanzia: ¶ – Pater noster... ¶ – Ripeti
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1920
aveva sentito addolcirsi nella sua voce, quando mormorava le
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1920
s'era accorto della sua bellezza; e l'avevano
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1920
occhi sapevano brillare, la sua bocca palpitare. C'èra
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1920
dell'esitazione talvolta nella sua voce, quasi delle ondulazioni
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1920
dell'errore. E la sua bellezza gli era parsa
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1920
ambiguità tentatrice. ¶ Ella, a sua volta, non aveva visto
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1920
amore potrà condurlo. La sua immaginazione le raffigurava soltanto
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1920
movevano alla simpatia una sua istintiva finezza, un po
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1920
di pensiero che la sua vita, accettata prima, e
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1920
ritrovi. E continuando la sua immaginazione, si era figurata
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1920
quel romanzo tessuto dalla sua fantasia, l'aveva interessata
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1920
interessata, aveva dato alla sua vita un piccolo sapore
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1920
Ella aveva sentita la sua bellezza vivere più alacremente
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1920
pienamente soddisfatta, e la sua simpatia per Marco si
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1920
egli capisse che la sua venuta le sarebbe gradita
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1920
di solito, nell'anima sua. Ella non aveva mai
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1920
e nell'azzurro; la sua bellezza era la sua
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1920
sua bellezza era la sua primavera. Così quel viaggio
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1920
e Ginevra udiva la sua voce squillante, tutta presa
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1920
pareva sempre sospinta dalla sua giovinezza. La mattina usciva
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1920
il tempo che la sua importante bisogna gli lasciava
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1920
al suo vestito, alla sua acconciatura. Della sua gioventù
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1920
alla sua acconciatura. Della sua gioventù provinciale ella aveva
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1920
conto, a causa della sua eleganza, della sua ricchezza
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1920
della sua eleganza, della sua ricchezza che i gioielli
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1920
giorno in testa una sua tuba grigia, che il
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1920
Ginevra, sommerse quasi la sua contentabilità, il suo bell
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1920
riprovò l'orgoglio della sua bellezza florida. Si sentiva
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1920
ne aveva data a sua madre. Non aveva nulla
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1920
dopo il colloquio con sua madre, le ultime esitazioni
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1920
le morbidezze occulte della sua natura affioravano sulla sua
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1920
sua natura affioravano sulla sua praticità. Adesso gli pareva
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1920
nessuno? Così, sempre, nella sua vita? ¶ Come ondeggiava fra
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1920
già lontana, con la sua andatura fiera e sicura
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1920
un senso negativo della sua bellezza e del suo
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1920
riportò su lei la sua ammirazione. C'è in
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1920
L'ho lasciato alla sua cabala. Quand'è al
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1920
di lei. Ma la sua tempra salda, e un
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1920
L'amore o la sua immagine, ricompiva il prodigio
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1920
faccia, egli vide la sua bocca così vicino alla
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1920
bocca così vicino alla sua che gli parve quasi
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1920
sé violentemente, cercando la sua bocca. Qual follia lo
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1920
estraneo a lei, alla sua bellezza, la corazzava contro
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1920
corazzava contro la debolezza sua stessa. E mentre la
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1920
poi, come pentita della sua vergogna, gli porse di
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1920
dottore, vecchio medico di sua madre, che soffiava sempre
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1920
di riverenza, guardò a sua volta dei libri posati
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1920
certo Giovanna con la sua volgarità. Laurina era la
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1920
suo piccolo ambiente, della sua casa borghese, delle sue
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1920
ha pure esso la sua importanza? Marco ripensò a
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1920
momento. E sì che sua madre le aveva ripetuto
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1920
a pensare che la sua presenza le fosse necessaria
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1920
rimprovero. Poi pensò: È sua madre! E, malgrado il
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1920
sopita, e brillare. Sulla sua uniformità, sulla sua monotonia
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1920
Sulla sua uniformità, sulla sua monotonia, la primavera passa
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1920
volontà più forte della sua. A un crocevia, tra
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1920
senza parlare con la sua accompagnatrice. Che pensava? Come
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1920
Si sentiva preso, nella sua tenerezza, e nella sua
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1920
sua tenerezza, e nella sua sensualità: ma già avvertendo
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1920
pieno la linea della sua bella fronte: e notò
190
1920
si sporse a salutarlo... ¶ – Sua cugina! ¶ – Ah! Lei la
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1920
bene accolto nella prima sua visita: come se tutto
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1920
C'era in visita sua cugina, Ernestina di Caminetto
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1920
resto, il chiacchiericcio di sua cugina, snobinetta convinta, lo
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1920
visitatrice. Un'amica di sua cugina e sua. Forse
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1920
di sua cugina e sua. Forse che ella non
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1920
veniva in salotto quando sua madre aveva visite? ¶ La
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1920
suo passo, ma la sua voce? ¶ No: non veniva
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1920
malinconicamente a prendere congedo. Sua cugina stringendogli la mano
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1920
tediata. ¶ – Vado a salutare sua madre... – disse Andreini, chinandosi
200
1920
aver troppo desiderato in sua vita, il pensiero di
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1920
gustò la dolcezza della sua compagnia, della sua persona
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1920
della sua compagnia, della sua persona, in quello che
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1920
quasi: il suono della sua voce, la luce del
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1920
più facilmente che la sua persona, ora quasi gli
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1920
circostanze, una commissione di sua cugina da riferire, una
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1920
ingegnere per coto di sua madre sempre fissata con
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1920
pareva il profumo della sua stessa emozione, del suo
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1920
pareva riflettervisi. E la sua grazia fluida le dava
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1920
Marco, ancora preso dalla sua immagine delle ninfee, corresse
210
1920
fresco che risentiva della sua estrema giovinezza nel sorriso
211
1920
entrando nel salotto di sua madre si metteva spesso
212
1920
era? Marco, fisso nella sua idea, avendo notato quella
213
1920
pietà tenera per la sua inesperienza. E avrebbe voluto
214
1920
lei gli appariva, della sua intelligenza, del suo cuore
215
1920
del suo cuore, della sua anima. O almeno queste
216
1920
dei suoi desiderî, della sua visione del mondo, o
217
1920
e di sensazioni. La sua intelligenza non era né
218
1920
padre, della matrigna, della sua puerizia, della sua adolescenza
219
1920
della sua puerizia, della sua adolescenza. Per suo padre
220
1920
Marco non osava chiedere: Sua madre? Ed ella non
221
1920
volta sola disse che sua madre non era italiana
222
1920
a lei, legato dalla sua stessa sofferenza, dal senso
223
1920
signora Almieri, illuso della sua ammirazione iniziale, di poter
224
1920
per posta anche la sua bellezza... E poi? Che
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1920
felice? Vederla, vivere nella sua intimità, essere qualcosa per
226
1920
in dosi eguali sulla sua bilancia... Ma vederla! No
227
1920
che si vedrebbero da sua madre. Che c'era
228
1920
ancora nascosto dietro la sua fronte, premente alle tempie
229
1920
aveva stranamente contrastato la sua impressione di disgusto e
230
1920
Poteva ella sospettare la sua indegnità? Erano giovani tutti
231
1920
via le scorie della sua gelosia. Un bisogno di
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1920
all'ora consueta della sua visita. Senza più riflettere
233
1920
impulso più forte della sua volontà, egli scese, chiamò
234
1920
di trovarla sola? La sua pietà si era accordata
235
1920
con lo slancio della sua anima nuova? Ah! Fortunato
236
1920
fu, soltanto, stupito della sua voce, placida, assente, come
237
1920
che un po' della sua vergogna ricadrebbe su di
238
1920
acre? Forse da una sua infanzia ingiustamente colpita, in
239
1920
colpita, in cui la sua permalosità si era fatta
240
1920
intorno un senso della sua bellezza e della sua
241
1920
sua bellezza e della sua gioventù. La sua bellezza
242
1920
della sua gioventù. La sua bellezza e la sua
243
1920
sua bellezza e la sua gioventù odoravano. Veniva dai
244
1920
piace la musica? ¶ – La sua voce! – rispose Marco, con
245
1920
di canto. E la sua galanteria fu più accorta
246
1920
sotto cui traspariva la sua pelle, un nastro, un
247
1920
momento con noi... Con sua moglie corresse poi con
248
1920
come nella rete della sua voce. Gli si svolgeva
249
1920
solitudine montana empìta delle sua figura: e una nostalgia
250
1920
a fianco sempre. La sua bellezza agiva su lui
251
1920
tempo felice. C'era sua madre ancora... ¶ – Se ne
252
1920
buono... ¶ Marco pensò a sua madre che l'aspettava
253
1920
Può telefonare a casa sua – disse Noemi indovinando le
254
1920
d'un lato alla sua giovinezza anteriore, dall'altro
255
1920
andò a telefonare a sua madre, poi rientrò nel
256
1920
preso, così, parte della sua domenica? – diss'ella di
257
1920
che non rivelerebbe. La sua angoscia si precisò. Gli
258
1920
entrando nel salotto di sua madre sentì la voce
259
1920
si diresse prima da sua madre, e le vide
260
1920
ma per essere la sua famiglia savoiarda d'origine
261
1920
descrivere la Savoia, la sua straordinaria competenza. Onde fu
262
1920
avvicinò un momento a sua madre: ¶ – E lei che
263
1920
pensiero e dietro una sua preoccupazione nuova. ¶ – Un po
264
1920
come mai ella sola, sua madre, non s'era
265
1920
donna parvero ammollirsi: la sua mano fece come il
266
1920
sempre in preda alla sua ribellione. E quella ribellione
267
1920
succedeva al disinganno; la sua solitudine diventava meno grande
268
1920
tutti i ricordi della sua passione, tutte le fasi
269
1920
a loro volta la sua bocca, ora simile ad
270
1920
suo silenzio, con la sua affezione rispettosa e muta
271
1920
rievochi qualche cosa della sua giovinezza, gli riporti, egli
272
1920
vieni». ¶ Che pensa la sua cugina, che adesso Marco
273
1920
ombra il malumore di sua madre... Ma che importa
274
1920
campi: da un lato sua cugina Ernestina, legata a
275
1920
era cambiata. Sempre la sua piccola sete di ammirazione
276
1920
aver lavato l'anima sua di ogni perplessità, di
277
1920
amore; ma per la sua indifferenza, ah! no, meglio
278
1920
ora? Marco vide la sua cuginetta passare davanti alla
279
1920
cuginetta passare davanti alla sua finestra, guardare e accennare
280
1920
la vista acuta di sua cugina. La quale, essendosi
281
1920
E col ferro della sua picozza il compagno frangeva
282
1920
istante Marco guardò la sua bocca: gli parve realmente
283
1920
Ti amo. ¶ Anche la sua gola era arida. Gli
284
1920
presso la cugina la sua fuga, uscì. Prese il
285
1920
poco, per scherzo, sulla sua poesia; non le aveva
286
1920
canto, la musica della sua voce, tornavano. Ed ella
287
1920
al di là della sua grazia o della sua
288
1920
sua grazia o della sua fine... Un momento egli
289
1920
sempre in preda alla sua febbre lucida e, insieme
290
1920
È inutile! – E la sua paura si mutò in
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la fanciulla, mentre nella sua voce lenta e profonda
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braccio. E sotto la sua mano fu la cintura
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ardì sfiorare con la sua mano i contorni del
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gli gittò l'anima sua, il suo profumo, in
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Bardosi. ¶ Ebbe un presentimento. Sua madre? ¶ «Contessa sorpresa attacco
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annuncio scivolò quasi sulla sua felicità. Sua madre? Ah
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quasi sulla sua felicità. Sua madre? Ah, sì! Con
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fu di sopra, nella sua stanza, un senso di
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forma. La immaginò nella sua camera anche lei, nel
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cuore, all'idea che sua madre poteva star male
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i momenti in cui sua madre più gli era
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viso severo, con la sua parola brusca. Così rari
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laggiù. Uno struggimento della sua felicità che si interrompeva
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del suo sonno... La sua fidanzata: una vergine! ¶ Marco
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salvata. Una vecchia querce, sua madre! Il pensiero che
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il portone di casa sua la faccia del portiere
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la vecchia cameriera di sua madre lo accolse con
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Mentr'egli godeva la sua felicità? E, d'improvviso
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sai... Un avvelenamento... ¶ La sua voce tremava: le sue
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Marco! Sei tu? ¶ La sua mano errò un momento
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chinò, soggiogato, mise la sua testa vicino alla sua
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sua testa vicino alla sua. Ah! Come avrebbe voluto
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giurare sulla testa della sua creatura... Ella l'adora
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giurare sulla testa della sua... ¶ – No! mamma! Questo no
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tornava da Cuneo ove sua madre aveva compiuto l
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idea di tornare alla sua vita placida e ridente
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passare nell'appartamento di sua madre... La cameriera lo
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così altri giorni. ¶ Laurina! Sua figlia! Questo gli aveva
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Questo gli aveva rivelato sua madre morendo. Egli risentiva
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Se anche vera, la sua paternità non era gaia
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pareti della cappella gentilizia... Sua figlia! Sua figlia! Ah
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cappella gentilizia... Sua figlia! Sua figlia! Ah la tristezza
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La responsabilità, la catena! Sua figlia... Doveva occuparsene, doveva
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Laurina scompariva, quasi. La sua figura non gli diceva
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vederla entrare così nella sua vita... Un'intrusa, diventava
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Se non fosse vero? Sua madre poteva essersi ingannata
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aveva taciuto fin che sua madre era viva, per
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pensava di sacrificare la sua felicità e quella di
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era stato detto fra sua madre e lui, quel
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portavano all'appartamento di sua madre... ¶ Nei salottini, spalancati
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rivedere il luogo della sua colpa, il maniaco che
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per la frivolezza della sua vita! Ma no! Non
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attimo... In un giorno sua madre non era morta
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madre non era morta? Sua madre: l'essere per
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antiche – nuove all'anima sua, antiche al suo istinto
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istinto – e con la sua forma corporea che pure
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di sé... Malgrado la sua personalità, egli non era
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se quell'altra era sua figlia, ella non continuava
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vero, era vero?! Dunque sua madre sorvegliava, pronta a
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gelo lo prese. Se sua madre si fosse ingannata
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si sarebbe vergognata di sua madre. E forse... forse
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E forse... forse io, sua madre, non l'avrei
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un tratto, dinanzi alla sua calma, l'impeto della
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E lo giuro sulla sua testa!... ¶ Marco piegò la
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testa!... ¶ Marco piegò la sua, in una tristezza di
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Risentì le parole di sua madre: «Tutto per la
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suo esistere lacerava la sua felicità... Era lì, la
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speranza prima sorrideva alla sua viltà, adesso non più
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fame, quegli: ma la sua fame come avrebbe potuto
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fondo di tutta la sua vita, di tutti i
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esso, formato, esalato dalla sua carne e dalla sua
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sua carne e dalla sua anima. E su quell
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d'ogni ornamento, nella sua bruta verità. O, almeno
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l'indirizzo di casa sua. Domani, domani avrebbe deciso
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tutte le agitazioni della sua ragione, ecco, avevano culminato
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arrivando, dal silenzio della sua via, ove il trotto
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signore. Ha lasciato la sua carta di visita. ¶ – Ti
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Come mosso da una sua propria volontà occulta, da
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c'era ancora nella sua vita... ¶ Mutato? Le cose
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confusamente sempre: adesso, quella sua solitudine lo schiacciava. Non
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altra sarà mia figlia. Sua figlia! La impossibilità di
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con lei... ¶ Questa, la sua calma! Poi la ragione
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egli doveva orientar la sua vita come aveva pensato
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lontano, al fiume della sua gioventù. Che attendeva? Perché
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una barriera; costringeva la sua viltà alla rinuncia. E
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Noemi e la famiglia sua non avessero parlato di
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ragioni, invece, di una sua condotta così strana? Come
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che le ha detto sua madre? Ernestina me lo
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fatto così anche con sua madre... La corte: e
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sentirsi ancora, per metà, sua preda. ¶ Ecco, traversata la
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Tutta la tragedia della sua vita è lì... Quale
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il peggio dell'anima sua, del suo desiderio: quel
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nel desiderio? ¶ Ed ecco sua madre gli tornava in
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buio in cui la sua vita si inoltrasse... Solo
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uguale a quello della sua giovinezza: e la sua
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sua giovinezza: e la sua maturità lo aveva riempito
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immediata la coscienza della sua inanità, del pericolo di
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e la delizia della sua adolescenza –, pronto a portarlo
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ci si arriva... ¶ La sua misura di tempo, si
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velo, che riprende la sua espressione abituale. Ecco il
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susurro, una voce, la sua voce gli tornò nell
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dopo la morte di sua madre. Un pianto lungo
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egli sentì che la sua facoltà di soffrire era
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Restiamo dov'è la sua tomba...». ¶ Sì, egli rimaneva