Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

nondimeno a compiere la sua strada. Giocava per solito

e tutti ridevano della sua disavventura. Impiegò un anno

bellissima, sapevo inoltre che sua moglie vendeva care le

su la soglia della sua camera con la faccia

vuoi cinquecento lire? ¶ La sua faccia lucida di sapone

suo, perciò desidererei la sua protezione. Depositerò solo una

mi devi ottenere, dalla sua fiducia, il resto. S

mia moglie. ¶ - Grazie, volentieri. ¶ Sua moglie infatti era una

Egli mi raccontò della sua vita, io della mia

braccia erano bellissime; la sua gola, tra le sforacchiature

fanciulla e andava con sua madre al Pincio, di

amore infatti è per sua natura un sentimento che

lo spettacolo, con una sua bella veste da camera

Lanti, ch'era la sua compagna, si volse e

Pincio qualche volta la sua carrozza ed il mio

molte notizie su la sua vita intima e spesso

più pavoneggiarsi di quella sua lunga sciabola rumorosa, o

non molesto, cortese; accompagnava sua moglie volentieri, le usava

E soggiunse con la sua voce burbera: - Le donne

misi una: conoscevo la sua memoria tenace, forse le

Paderewsky già suonava; la sua testa d'angelo, placida

che diceva, intesi la sua voce ancora, dopo tanti

a me dette la sua, perchè la vidi trasalir

baci, le inflessioni della sua voce, i sorrisi e

non potevo riconoscere nella sua nova bellezza di donna

po' di vita nella sua mortale aridità. ¶ A poco

venne il Capuano. La sua faccia strabiliata, quando ci

era in tutta la sua persona una specie di

su la criniera della sua cavalla, tanto le stavo

la criniera, presi una sua mano, strinsi dolcemente quelle

Mi piegai sovra la sua spalla, fin quasi a

molto male!... ¶ E la sua voce non era più

perchè s'annoia della sua vita giornaliera, e l

venga un'altra in sua vece: per capriccio insomma

sorrise, chiamandomi con la sua voce d'una volta

d'una volta, la sua voce piena d'incanto

fabbro scamiciato accanto alla sua fucina picchiava e cantava

Poi, adesso è la sua grande ora. Ha avuto

al Bosco, ha la sua carrozza, i suoi domestici

della Pergola, dondolando la sua buona testa di vecchio

singolarissimo. Pochi avevano la sua risolutezza e pochi fors

pochi fors'anche la sua bontà. Non potei ben

di rado, mancavamo per sua colpa i nostri convegni

quel cuore attento. La sua certezza ormai era indiscussa

amata, per ottenere la sua felicità dandomela in isposa

si annidasse in quella sua testolina di bimba delicata

paesello vivesse un'amica sua, la stessa che ci

tanto scintillavano, tra la sua pelle ed i fori

via di corsa, nella sua camera, chiuse l'uscio

e chinandomi su la sua bocca, poichè sentivo che

nulla, entrambi andammo nella sua camera; ella si mise

del suo cocchiere, della sua posta; pensavo ad altri

l'aria con la sua pipa nera di acre

cosa morta, e la sua bocca, e le sue

per te. ¶ Baciai la sua bocca, le viole insieme

pellegrinaggio, faccia ritorno alla sua casa natale, ma più

sembrato incomprensibile nell'anima sua. Era una creatura dolce

che sveli con la sua fragranza il nascondiglio. Nell

nascondiglio. Nell'amore la sua gran dolcezza era il

forte e lieve. La sua bellezza non era tutta

Strinsi con affetto la sua mano sincera, gli domandai

gli domandai notizie della sua vita; egli mi raccontò

alzata d'ingegno tutta sua! Sposa quello, perchè si

qualche ombra intorno alla sua persona... sapendo insieme ch

Elena, poi venne questa sua lettera breve: ¶ «Ho promesso

uomo comprende come la sua piccola superbia non basti

memoria di lei. La sua voce mi saliva nell

s'irradiava intensa dalla sua grande bellezza. ¶ Ludovico mi

automobile, raccontandomi con la sua voce un po' infantile

stavasi per fidanzare, della sua donna che aveva l

irresoluto nel far la sua diagnosi; parlava di sintomi

scomposto l'ordine della sua vita. Ora si faceva

che non avevano alcuna sua notizia. M'incontrai allora

e facendo sonare la sua borsetta piena d'oro

avrebbe viaggiato, secondo la sua preferenza: dal nostro amore

poco a poco la sua riluttanza, facendomi perdonare il

poichè aveva lasciata la sua casa. Uscii dal teatro

biancheggiava in tutta la sua vastità, traversata nel mezzo

fra tante, fosse la sua. Vedevo talvolta sui chiari

nessuna potevo riconoscere la sua; v'erano anche molte

sorreggere il libro la sua mano tremava come quella

le scale, giungere alla sua porta, entrare, vederla, inginocchiarmi

ella mi porse la sua, rapidamente, poi la ritrasse

ricuperare la visione della sua bellezza. ¶ - Sono scesa infatti

desiderio d'avere una sua carezza, su la fronte

com'ella usava, - una sua carezza lieve. Desiderai d

Ella non rispose; dalla sua faccia china gli occhi

occhi la visione della sua camera sconosciuta, vedevo lei

sentivo la forma della sua spalla delinearsi morbidamente. ¶ - Non

uscì, e venne in sua vece un cameriere, che

presi ad osservare la sua persona minutamente, poi dissi

Lo tolsi allora dalla sua mano e bevvi anch

come per cancellare la sua risposta. Ella volse il

dovetti finalmente arrendermi alla sua volontà più forte e

nel cerchio paradisiaco della sua vita. Questo finalmente poteva

maschera dell'indifferenza, la sua rassegnata follìa. ¶ Scialacquavo il

venne incontro, presi una sua mano, le passai l

dito, poi tenni la sua mano prigioniera. ¶ - Non guardare

briccone, o che, nella sua ragione filosofica, la mia

della Suburra, perchè la sua professione di eleganza era

familiarità. Egli chiuse la sua vita con un gesto

era vissuto, insegnando la sua serena indifferenza. Tu sei

perchè m'aiuta. La sua generosità non mi è

Poveretto! non è colpa sua se i cavalli da

sia. ¶ Villeggia ora nella sua villa d'Albano; mi

malata nell'anima; la sua convalescenza sarà lunga e

rimarrebbe sola, quando la sua vecchia zia (e non

fastidiosa, e rividi la sua bocca fatua, con quel

e sofferto come la sua, questo è già molto

per tutti gli altri, sua zia compresa, tu sei

tutti i fantasmi della sua vita lontana. Così almeno

rispose: - Grazie, - semplicemente. La sua trasfigurazione si compie con

sciupare il profumo della sua grande anima fra le

aveva sedotto con la sua fragilità. ¶ Verso la fine

giorno anniversario... Pensai la sua tristezza, la mia, lontani

si apparecchiava per la sua grande ora, e quel

le illustrazioni divulgarono la sua bellezza, e tutti i

l'attrice Grévier, la sua maestra, ed un andirivieni

che fosse lei. La sua voce non mi pareva

unanime, risonò sull'ultima sua parola e mentre la

strinse convulsamente, mentre la sua faccia smorta, ridendo, si

uomini avevano desiderata la sua bocca. ¶ IX ¶ Passarono due

però nascondermi una certa sua diffidenza, ond'io scrissi

mansuetamente, per consolare la sua tristezza. ¶ - Senti!... - ella esclamò

udire, parendo ascoltasse una sua voce profonda. ¶ Questa debolezza

ci dobbiamo lasciare. ¶ La sua voce sonò così ferma

pupille non tremavano, la sua bocca era ferma, e

mi parve, su la sua bocca, una pietà generosa

una seggiola vicino alla sua poltrona e posando i

E Lazzaro? ¶ - Lazzaro, la sua cavalla saura, che volava

mi chinai su la sua bocca e baciai le

piane, lente, per la sua faccia cosparsa di pallore

di protendere ancora la sua volontà gelosa e forte

perduta, mi ricordai la sua carne viva, posseduta con

minuti e crudeli; la sua gola scoperta era gonfia

un uomo ricco, la sua bontà mi commosse tristemente

per lunghe ore nella sua camera, spesso con l

di fiori. Aveva la sua cesta piena di violette

Poi li portò nella sua camera, sempre in silenzio

che ci fossero nella sua persona i segni d

diritta; c'era nella sua persona quasi uno sfiorire

sostò nel mezzo della sua faccenda, naturalmente, con un

su l'abito, la sua faccia splendeva interamente nella

triste, per aumentare la sua tristezza e la mia

la sua mitezza, la sua condiscendenza, la calma di

almeno diceva, poichè la sua vita era tutta un

po' feline, mostrando della sua persona e de' suoi

terribilmente cinico dietro la sua maschera d'impeccabile gran

peritò di chiudere la sua magnifica vita di depravazione

quel processo fu la sua fortuna. Dal teatro plastico

accovacciati ai piedi della sua coltre, anche nelle notti

uomo l'uso della sua piena libertà; è l

che l'esecutrice della sua volontà. ¶ - Oh, mio caro

d'un lampione; la sua bocca schernevole sorrideva di

impassibile scendeva su la sua faccia così bella, ov

non poteva essere la sua, non le calzava, era

che avevano appartenuto alla sua vita trascorsa, e talora

A Parigi, entrando nella sua camera, vidi una sera

Lo guardavo; guardavo la sua bocca, dal labbro raso

casa, per ricominciare la sua vita di zingara, e

una incoscienza pari alla sua bellezza, era capacissima di

lasciò fare... ¶ Poi quella sua definizione: ¶ - Una ungherese, caro

che pareva sbocciasse dalla sua persona come da nascosti

al collo, appoggiava la sua guancia fresca su la

mi fissava. Su la sua faccia era di nuovo

più pallida: forse nella sua mente aveva già immaginato

sei stata l'amante sua, in un camerino da

prego.... ¶ V'era nella sua voce una preghiera sommessa

forse doveva molto alla sua figura snella ed agile

sino alla vigilia della sua morte in altri facili

esimermi dal dividere la sua sorte o dal confessare

parer soverchio per la sua fragilità. Era veramente un

quasi un'evanescenza della sua pelle, che sotto il

nel volgersi, tutta la sua persona carezzava leggermente la

altra... - feci, stringendo la sua piccola mano. Ella intrecciò

che fece tremolare la sua faccia pingue: ¶ - Ora il

il banchiere, pagando la sua posta. ¶ - No, amico mio

non più! Contiamo. ¶ La sua fiera delicatezza non impedì

o forse padrona della sua volontà in un modo

Tanto più che la sua definizione... è così vera

d'esitazione. ¶ Andammo nella sua camera; da un baule

non domandare altro... ¶ La sua gola riversa palpitava come

più ardenti traboccavano dalla sua calda persona. ¶ - Voglio che

d'Hermòs? ¶ Certo la sua domanda non era oziosa

ironia crudele orlava la sua bocca; e soggiunse: ¶ - Gli

Per piegarmi verso la sua bocca m'inginocchiai sul

denti bianchissimi. Sentivo la sua morbida persona, sotto la

correva per tutta la sua persona, le sue ginocchia

vicino a compiere la sua parabola di decadenza. È

di aprirmi credito nella sua banca ed acquistare a

No; lo fui di sua madre, che morì giovane

mi sentivo divenire la sua preda necessaria, tanto più

sotto l'eccesso della sua violenza e rendendoci soavemente

mio mondo interiore. La sua vita intima cadeva sotto

una inguaribile nostalgia della sua vita vagabonda, un bisogno

i suoi gesti, la sua pettinatura, la foggia ed

armonia sola, e la sua bellezza le continuava intorno

avvenne di comparare la sua vita molteplice alla fioritura

prese la briglia in sua vece, continuando a scuotere

troppo leggero per la sua possa impetuosa. ¶ Quando fummo

immateriale, come se la sua pietra esalasse un respiro

identico a quella della sua spolverina da viaggio. Lo

che illuminava simpaticamente la sua faccia un po' rude

a Terracina? ¶ - Dopo la sua malattia girammo un po

posso mai dimenticare la sua voce: pareva un suono

incantevole. ¶ - E quell'altra sua manìa... te ne ricordi

risata per questa imprevedibile sua conclusione. ¶ - Voi siete un

pieni di chiarità; la sua persona tutta non era

suoi capelli splendevano, la sua pelle sapeva d'essenza

sue pupille splendevano, la sua faccia era di sùbito

d'amarezza. ¶ Afferrai una sua mano e la strinsi

dalle cortine, movendo la sua palpitazione luminosa intorno alle

la bocca sardonica, la sua fronte si rabbuiò, ma

l'essere che la sua fantasia, per una scelta

suo tormento e la sua gioia son quelli di

dietro la maschera della sua costante ironia. ¶ - E tu

creatura che portasse, nella sua limpida voce, ne' suoi

d'amante, nell'anima sua d'innamorata, un divino

ghirlande più fresche della sua nativa montagna. Era un

gli Dei Lari della sua terra verso il Tempio

un rito augurale della sua vita cristiana. Essi andavano

Un pastore spingeva la sua pecora lanosa, che aveva

ed alle consuetudini della sua razza tenace rinnovava i

tutti i secoli - la sua Signoria vive per ogni

accogliere le invocazioni della sua grande georgica famiglia. ¶ Ed

promessa di compiere la sua missione e di darmene

Uso a comandare nella sua casa e nelle osterie

il Rossengo, scotendo la sua testa caparbia. ¶ - Via, non

occhi brillavano, ma la sua mente restava implacabilmente lucida

vostra, Michele! ¶ - Grazie; alla sua, signor conte! ¶ Bevve, poi

al mio nome la sua necessaria grandezza. Invece, da

profondamente nel mistero della sua dolce anima. ¶ - Non puoi

tetto, per condurre la sua vita opulenta e laida

feudo che aveva la sua storia scritta a lettere

pensiero fu escluso dalla sua mente. Questo esempio di

suoi gesti, anche la sua voce, forse per l

mille sguardi estranei la sua desiderata bellezza; i giornali

invano di riafferrare la sua bella immagine fuggitiva. ¶ Così

mi piaceva intiepidir la sua fede, smorzare le sue

repentine gelosie; ma la sua mitezza, la sua condiscendenza

di lui. Nell'ultima sua lettera egli le scriveva

di affanno contraeva la sua faccia dimagrata. Passò l

concedergli molte ore della sua giornata e l'opera

davanti, nel fiore della sua bellezza, un po' altera

tela che assorbiva la sua vita. La tosse lo

giorni più neri della sua vita, si era cullata

aveva rifiutato, commossa dalla sua bontà. Per un momento

La signora Gräfe, la sua padrona di casa, era

e si accapparrava la sua fiducia dandole molti ottimi

tre giorni appena la sua padrona di casa le

a lei: l'esperienza sua di donna pratica non

un'altra Elena, più sua, e l'adorava creandola

il tacito sogno della sua vita moriva. ¶ L'Hohenfels

gli confessò che la sua speranza era quella di

ed egli poteva, nella sua qualità di vecchio amico

fin quando almeno la sua cortesia non eccedesse i

fino alla soglia della sua camera «per vedere - disse

Mathias tenne secreta la sua decisione per non affliggerlo

una sola volta nella sua casa, e quand'Elena

più che per la sua nuova speranza. ¶ Quel Duvally

poichè la lusinga nella sua femminilità. Era inoltre un

prossimo il trionfo della sua laboriosa pazienza. ¶ Fu la

E si rivolse alla sua tela, in silenzio. ¶ Povero

si dimenticava15 davanti alla sua tela. Una volta Elena

sera ella rimase nella sua camera a sognare. Si

baciata, lì, su la sua turgida gola... Di fatti

più così bianche, la sua bocca non più così

miserrima per commuovere la sua pietà. Allora non ebbe

avrebbe dovuto19 ricominciare la sua lotta inutile, dall'alba

più bel sogno della sua vita. ¶ E v'era

suo brio, per la sua raffinata eleganza, la baronessa

quell'ultimo giorno la sua povera faccia devastata dal

venuto a salutarla nella sua camera, si era seduto

specchio il dorso della sua mano bianchissima, ch'ella

sue lacrime, udì la sua voce ancora, come in

aveva pensato ancora nella sua vita di zingara. E

ben lisciati, con la sua bocca un po' femminea

entrava la mattina nella sua camera per guardarla quando

ella stessa fare la sua treccia, legarle i nastri

con parole accese la sua tristezza di rimaner sola

non ascoltare più la sua voce un poco lenta

il rantolo affannò la sua gola e negli occhi

agonìa. ¶ Povero Mathias!... La sua tragedia era finita: in

quando fu conscio della sua fine. Era quasi un

ed attraenti, aveva nella sua maschia bellezza quasi un

offerse di patrocinar la sua carriera, però a patto

scritto. ¶ I luoghi della sua giovinezza le dettero al

Edoarda, senz'avere a sua volta il coraggio di

per puntiglio, che la sua pretesa era un po

ciglia si abbassarono; la sua faccia si compose in

grande anima compiva la sua rinunzia suprema, e per

i polpastrelli piatti. La sua faccia era quella d

da buon intenditore. La sua risata grassa faceva risonare

solenne, pareva emanasse dalla sua persona. ¶ - Io? proprio io

gesto abituale. Anche la sua persona elegante, un po

due colpi rapidi alla sua porta: nessuno rispose. ¶ Allora

rimaneva il solco della sua persona, come se vi

od il colore della sua gonna, od il mantello

raccontarmi la storia della sua vita. ¶ Ora mi dilettavo

mettere alla prova la sua doppiezza; d'altronde, con

chiarità di vetrina la sua faccia e l'oro

di esaminare attentamente la sua scatola per la cipria

albergo sarei scesa. ¶ La sua voce non tradì la

ella mi teneva nella sua bellezza come in una

raddrizzandosi in tutta la sua fierezza. ¶ - Dico la verità

come continue percosse. La sua bocca rideva, esprimendo uno

raccontato la storia della sua vita. Ed era una

ad Elena di trovar sua madre tutta in lacrime

ore continue. ¶ Ella e sua madre lo ascoltavano dalla

Un giorno, dopo una sua più lunga assenza, lo

che tristemente accarezzarono la sua testolina di fanciulla. ¶ Sua

sua testolina di fanciulla. ¶ Sua madre la condusse a

cavalli: tutto. Una mattina sua madre, pallida e pur

la iniziava lentamente alla sua vasta cultura, dandole un

preferiva la miseria, purchè sua madre rimanesse a lei

e fredda fino alla sua fronte, per darle una

non era più la sua, una voce spenta. ¶ - Sì

a voi, dopo la sua morte, o, qualora me

Elena. Oggi obbedisco alla sua volontà. ¶ V'era il

l'ultimo bacio della sua mamma per sempre lontana

di malinconia. Era la sua tragica e santa eredità

dispose a vivere la sua vita nuova, poichè il

la grande aridità della sua vita, i bui pensieri

volta, le confessava la sua passione. ¶ Questo pensiero le

spesso l'invitava nella sua casa, mostrandosi ora diverso

un anno, e la sua tristezza non guariva; ogni

seco e farne la sua dama di compagnia. Sùbito

senza conoscere ancora la sua bellezza, con tutta l

infaticabile, ch'era la sua battaglia per la vita

al di sopra della sua, in una città danubiana

Pochi centesimi bastarono alla sua vita, qualche libro, qualche

sè, chiudendo nell'anima sua di fanciulla un infinito

giovine le impartiva la sua lezione rigidamente, senza guardarla

mitigando l'ardore della sua bocca troppo sensuale, che

la fronte, ripetè la sua domanda: ¶ - Non vorreste voi

più ripensarvi, perchè nella sua vita si era fatta

stanza, il fruscìo della sua gonna sul tappeto, ma

e la pone alla sua cintura. Io accendo una

anima che non è sua, ma che gli appartiene

come se fosse la sua. ¶ - E questa seconda anima

come in tutta la sua persona era segnato, puro

splendido, il tipo della sua terra ungherese. ¶ - Via, Germano

potuto più soffrire della sua presenza, mi sarei creduto

quale somigliasse lontanamente alla sua. ¶ Per questo le andai

di crudele attraversò la sua ferma bellezza. ¶ - Se vi

ma nell'ombra la sua mano protesa era calma

a' miei sensi; la sua bellezza non posseduta mi

palese contemplazione. ¶ Scendeva dalla sua carrozza e d'improvviso

rimasto giovine su la sua bocca troppo arrossata. - So

confaceva mirabilmente con la sua bellezza matura. ¶ - Non vi

facessi un giro nella sua carrozza. Partimmo al trotto

spalla; v'era nella sua voce qualcosa di torbido

se ne avvide: una sua mano furtiva mi cercò

tutto il fiore della sua giovinezza, è possibile confessare

a teatro Edoarda e sua zia, nel solito palco

l'«Assillo», per la sua tenacità nel far la

irritante nell'asciuttezza della sua faccia rasa. Costui, che

senza poter nascondere la sua inquietudine. ¶ - Ecco! ecco! - esclamò

guanto, baciai quella morbida sua mano. ¶ - Come fu? ditemi

Mi chinai su la sua bocca, per baciarla, e

vivere nel cerchio della sua vita, con tale un

fuoco; erra per la sua bocca un'espressione indefinibile

riverberi del fuoco. La sua pelliccia trema di riflessi

quando le parlavo, la sua faccia s'imbiancava come

dilettoso e crudele. La sua gola riversa biancheggiava, palpitando

Elena sul Corso, la sua carrozza era passata improvvisamente

con brevità. ¶ E la sua moglie ciarliera gli andava

dita per provocare la sua vivacità. ¶ Di sfuggita, nel

Non voglio notare la sua ironia. L'incidente mi

la zia gonfiava la sua faccia pingue, talora sorridendo

donna, esprimente in ogni sua forma l'impetuosa gioia

aspira un profumo. La sua bocca rossa, quando si

e nella primavera della sua vita ero passato io

vederti così... ¶ Su la sua povera bocca, ne' suoi

un poco sollevarsi dalla sua prostrazione, e Whisky, accucciato

le cose che per sua volontà mi appartenevano, cose

troppo caffè, aveva una sua chicchera più grande. ¶ E

fra le braccia della sua vasta poltrona, e bisognava

quand'ella fu nella sua poltrona, fra le cuffie

il palmo su la sua bella narice bianca. ¶ Il

cosa poteva rievocarci una sua particolare memoria. ¶ Traverso le

un po' folli; una sua mano fece l'atto

quello di prendere la sua donna fra le braccia

e deve chiudere la sua vita galante, prova talora

qui! fu qui!... ¶ La sua padronanza era sorprendente; aveva

e parlava, con la sua vocina stridula come il

voluttà. ¶ La svestii; nella sua camicia diafana pareva una

dunque il perchè? ¶ La sua pelle odorava di fresca

sensi che riaccendeva la sua giovinezza. ¶ Il copripiedi soffice

Sono corso a casa sua: non c'è. Giro

è più... all'età sua! ¶ - Scusa, - fece il d

è lontano. ¶ - Frequentavi la sua casa? - egli domandò. ¶ - No

pesante il lezzo della sua grave antichità, e la

Capuano ebbe terminata la sua faccenda, si volse a

immemore d'essere a sua volta un cadavere imminente

l'uomo e la sua spoglia con ammirevole semplicità

volli insignorirmi d'alcuna sua podestà, fu solo perchè

che mi diede. ¶ La sua dolce anima vegliava intorno

d'un uomo, la sua giovinezza, i suoi liberi

al collo, rovesciando la sua testolina bionda, e parla