Luigi Alamanni, Tragedia di Antigone, 1527

sotterrarlo o di pianger sua morte, ¶ Ma senza pianto

Il padre nostro con sua propria mano ¶ Ambe gli

Poscia colei che fu sua donna e madre ¶ (Come

Construsse al suon della sua dolce cetra, ¶ Pur dubbiose

volea saziare ¶ L'empia sua voglia ingorda del pio

Di sotterrar, né la sua morte pianga, ¶ Ma secondo

ogni peccato al fin sua pena aspetta. ¶ Ma per

ben non fusse alla sua vista intento. ¶ Così ci

bagna ¶ Per la sorella sua d'amaro pianto, ¶ Gli

l ciel volse ¶ Della sua colpa ria ¶ Versar solo

a cagion d'Antigone sua sposa. ¶ Creonte ¶ Tosto 'l

Chi dentro a casa sua giustizia adopra ¶ Vie più

ch'indi sia la sua salute, ¶ E chi fa

questo alteramente accresce ¶ Della sua patria il ben, di

giovinetta ¶ Sfogando l'ira sua con queste voci: ¶ Deh

ohimè) cammina ¶ Nell'età sua più verde e più

Chi in te ripon sua spene ! ¶ Chi terrà 'l

morto ? ¶ Nunzio ¶ Per man sua stessa, e per cagion

alta regina ¶ Senz'altra sua risposta torna indietro. ¶ Nunzio

Pregò che l'ira sua volgesse in voi, ¶ Come

che ferma e certa ¶ Sua ventura ha ciascun dal