Marco Missiroli, Senza coda, 2005

anticiparono di poco la sua barba grigia e la

si abbassarono sopra la sua testa. Sentì la fatica

lucertola che era diventata sua, a quanto fosse grossa

gli arrivarono addosso. La sua testa fu colpita e

corazza crollò sotto la sua forza, rilasciando altra acqua

appiccicosa di prima. La sua forchetta si invischiò: quando

di nuovo. Entrarono nella sua bocca riempiendola di altra

favore. Sta male…” fece sua madre con un filo

dalla sala da pranzo. ¶ Sua madre corse ad abbracciarlo

corridoio lo portò alla sua stanza. Lì appoggiò la

non lo imitò nella sua camminata tutta storta e

di Natale che la sua famiglia aveva scelto quell

cosparse di zucchero la sua fetta e quella nel

Prese in mano la sua fetta pesante e profumata

questa era stata la sua convinzione fino al giorno

di straordinario avvenisse nella sua testa. Ma siccome non

non esce,” aveva detto sua madre liberandoli con una

il giallo degli aquiloni. Sua madre li aveva dipinti

nere che erano sulla sua schiena e sulla pancia

era inginocchiato e la sua testa era scomparsa dentro

La Bianca era tutta sua. ¶ Il volante nero, i

entrata. Tutti lo acclamavano. Sua madre per prima. Agitava

salutò, come faceva sempre sua mamma quando usciva di

davanti alla Bianca, alla sua carrozzeria lucente, alle sue

fare sentire tutta la sua potenza. Poi li portò

vuole parlare”. ¶ Pietro guardò sua madre e i suoi

liscia e magra che sua madre gli porgeva e

Nino anche dentro casa sua. ¶ Ti prego, fa’ che

di ferro, come faceva sua madre quando era seduta

baffi appena accennati. La sua bocca allegra e poi

anche quando entrò nella sua camera. E nel letto

della lampada sul comodino. ¶ Sua madre gli aveva spiegato

male ai bambini della sua tribù e adesso ci

ci avrebbe pensato lui. Sua madre gli aveva anche

da combattimento e alla sua forza di capo. ¶ Nel

vetro freddo tra la sua mano e la pioggia

si avvicinarono e salutarono sua madre. Lei abbassò il

i lunghi capelli di sua madre che sbucavano dal

Scusate. Non volevo,” fece sua madre, raddrizzando il volante

Ancora tre strade. La sua scuola, il ponte, poi

freni rallentarono le ruote. ¶ Sua madre si voltò allungando

il cappello, tornare da sua madre e ripartire. Intanto

terrazzini affacciati sopra la sua testa. In un inferno

Luigi. Seria e imbronciata, sua madre. Lo guardavano attenti

a quelle mattine, con sua madre che guidava e

vero!” gridò Pietro. La sua voce si alzò, il

morbido. Come quelle di sua madre. Ne era stato

di prima, accanto alla sua. Si accese un’altra

dei vecchi dischi di sua madre. Erano corsi silenziosi

dentro.” ¶ La voce di sua madre riempì lo studio

testa al foro. ¶ Vide sua madre e Aderita dalla

fissò su quelle di sua madre. Erano molto più

rimasto incastrato dietro la sua schiena. Il legno scricchiolò

parquet, la voce di sua madre, i piccoli tonfi

e i gemiti di sua madre laceravano ogni muro

continuavano a infilarsi nella sua testa. ¶ Luigi gli afferrò

gli rompeva le parole. ¶ Sua madre provava a parlare

più, e sentiva freddo. ¶ Sua madre sollevò la testa

quando la smorfia della sua bocca divenne irriconoscibile per

ragazzo triste senza la sua innamorata. Pensò che se

lungo come quello di sua madre nella foto sul

per un attimo sulla sua guancia, era fredda e

Luigi premeva contro la sua spalla. Il respiro divenne

a prendere a casa sua.” ¶ Luigi non disse nulla

con un angolo della sua maglia. Rimase solo un

Bianca sarebbe diventata solo sua. ¶ “Tutta mia?” aveva chiesto

sulla poltrona, mentre la sua voce forte e acuta

fino alla canzone che sua madre faceva suonare in

le gradinate di casa. Sua madre era all’entrata

in nessun posto! La sua casa è tutta chiusa

È andato in vacanza…” Sua madre lo stava stringendo

fece un passo indietro. ¶ Sua madre cercò ancora di

non importava. Pietro sentì sua madre intonare una di

le guance scarne. La sua eccessiva magrezza dava l

Pietro piaceva, per la sua gentilezza, per le sue

lo guardava. Lei e sua mamma sarebbero diventate migliori

andata a trovare la sua. ¶ Scesero i quattro piani

con un lembo della sua maglia, con il braccio

quando io ero nella sua casa. Ha aperto la

Nino, per vedere la sua faccia piena di stupore

e l’appoggiò sulla sua spalla. Gli parlò investendolo

schiacciò il petto alla sua spalla. ¶ Pietro sollevò il

filavano veloci dentro la sua testa. Le sue guance

e stava tornando alla sua tela, una matassa leggera

avanti e sarebbe stata sua. L’afferrò più veloce

al letto c’era sua madre, lo guardava mentre

quando i capelli di sua madre gli accarezzavano il

un secondo dopo. ¶ Fu sua madre a finire il

pieno. Liberato. ¶ Poi vide sua madre piangere, attaccata al

attaccata al bianco della sua maglietta. Le avvolse la

parlare. ¶ “Quando torna Nino?” ¶ Sua madre si bloccò e

porta, cancellandosi completamente dalla sua vista. ¶ Pietro aspettò il

che arrivava, ritornò nella sua stanza. ¶ Ingannò quei pochi

In mano stringeva la sua solita sacca di pezza

sé la porta della sua stanza. Aspettò lì, in

gli occhi, perché nella sua testa le immagini buone

un passaggio lunghissimo, dalla sua porta fino a dopo

di quelle cose era sua. Perché erano già di

prima aveva ascoltato dalla sua stanza. Solo a quel

stanza dei suoi genitori. ¶ Sua madre era sul letto

io alla televisione,” disse sua madre. ¶ “Dove ti fa

su di lui e sua madre. ¶ Nella stanza non

Sentiva la mano di sua madre, sentiva il velluto

si muoveva fino alla sua testa, si apriva e

gli occhi bagnati di sua madre che brillavano nella

sul letto, Pietro e sua madre respiravano insieme. Con

sotto il piede di sua madre. Sentiva il proprio

in vacanza,” disse Pietro. Sua madre lo baciò sui

bordo del letto. Fissò sua madre: gli occhi chiusi

arrivarono le mani di sua madre. Gentili e morbide

Pietro era tornato nella sua stanza a guardare il

e il bacio di sua madre. ¶ Dopo che se

altre, sulle pareti della sua stanza, sul letto, sulla

stanza, sul letto, sulla sua pancia. Lui non ne

chiudevano sospese sopra la sua testa, afferravano il vuoto

porta socchiusa. ¶ Dentro, la sua lucertola graffiava. ¶ Aggirò il

chiusa. E quando vide sua madre accanto alla tenda

i suoi occhi accesi. ¶ 27. ¶ Sua madre sospirò. Il petto

alla sala della televisione sua madre gli appoggiò una

era morta, anche la sua lucertola era morta. E

fissare le gambe di sua madre accanto alle sue

stanco. ¶ Il respiro di sua madre diventò affannoso. ¶ Pietro

udì fu quella di sua madre al cancello. ¶ “Aiutateci