Tomaso Monicelli, Il viaggio di Ulisse, 1915

cavallo e la pesantissima sua mole resero necessari il

e prode. ¶ Con la sua voce che pareva un

allora, al timone della sua nave, e con la

Ciò detto, salì sulla sua nave, con i suoi

occhiaia e, con la sua voce di tuono, chiamò

i tremendi Ciclòpi. La sua astuzia lo aveva salvato

velocemente per sfuggire alla sua ira devastatrice». ¶ Tutti salirono

abitava Eolo con la sua famiglia composta della moglie

volle che sedesse alla sua mensa, e, per un

compagni che erano sulla sua nave, poterono schivare la

siate – parlò, e la sua voce somigliava al canto

e che bevessero in sua presenza. ¶ E diceva loro

nelle stalle adiacenti alla sua casa. A tale vista

tremò. Si armò della sua grande e acuta spada

ti toccherà con la sua verga incantata, tu fa

nuovo» parlò, e la sua voce somigliava al canto

mari in cerca della sua patria? Se sei Ulisse

fossa, a ricordo della sua travagliata esistenza di navigatore

che tutti giurassero, nella sua mano, un sacro giuramento

oscura notte, con la sua nave squarciata dalla tempesta

acqua, i resti della sua nave. Allora spicca un

piangeva e chiamava la sua patria Itaca, il suo

il suo padre, la sua sposa, il suo figliolo

onde. E chiamava la sua patria, la sua famiglia

la sua patria, la sua famiglia, lontane e perdute

o nell'altro, la sua vita è perduta. ¶ No

tanti pericoli, ritornò alla sua patria e venne riconosciuto

stanze. Nausicaa salì nella sua camera dove una vecchia

disteso sul suolo della sua patria: e non lo

Itaca! Egli sognava la sua isola bella, e la

e non riconobbe la sua Itaca serena e il

e tutta riconobbe la sua serena isola, la sua

sua serena isola, la sua patria tanto sospirata. Vide

come a stringere la sua patria al seno, e

mandrie che erano cosa sua; ma tacque e sedette

porta della reggia. La sua saggia moglie, la regina

a non finire la sua tela? Di notte distrugge

non ritornerà più alla sua Itaca, e i vilissimi

metterà il piede nella sua reggia e distruggerà i

regina Penelope lavora alla sua tela mai finita e

Potesse egli tornare alla sua Itaca, dove il mio

stesso, e andrà nella sua reggia, e distruggerà i

fata toccò, con la sua magica verga, la fronte

che lavorava all'infinita sua tela, lo strinse al

egli doveva andare nella sua reggia, vestito di poveri

e di re, nella sua casa, accanto al padre

fu sulla soglia della sua casa, dopo anni di

dolce padrone e la sua bella giovinezza avventurosa. ¶ Al

padrone, sulla soglia della sua grande casa, il giorno

varcò la soglia della sua reggia: re in veste

i Proci traditori della sua casa, riprese a vivere

Varcata la soglia della sua casa, il re di

aiutato a raggiungere la sua patria, a tutto il

più contenerli. Racconterà la sua storia giorno per giorno

da lui stesso alla sua famiglia, fu tramandata di