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Elda Lanza, La bambina che non sapeva piangere, 2016

concordanze di «sua»

nautoretestoannoconcordanza
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Paola, che dorme nella sua stanza, se la ricorda
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figlia. Carolina vive con sua madre, e io ho
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Lei vuole sapere se sua madre è colpevole davvero
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ferma, immobile, muta. Neppure sua figlia, che lei ama
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una vita difficile. La sua forza era questa bambina
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Carolina vuole sapere se sua madre è un’assassina
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lei vuole credere. Adora sua madre. Hanno un rapporto
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rapporto. Lui aveva lasciato sua madre, era partito per
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sorridere, mentre metteva la sua piccola mano in quella
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era inginocchiata davanti a sua madre, che continuava a
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aveva abbandonato lei e sua madre, e che in
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mondo per dimostrare la sua innocenza, io la troverò
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lo saprà mai. Per sua figlia. Carolina deve sapere
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Carolina deve sapere se sua madre è innocente». ¶ «Ma
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chi fosse veramente nella sua vita privata, così diversa
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bambina. Non riconosce più sua madre». ¶ La porta dello
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A Milano viveva con sua madre. Quando è stata
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tornava spesso a trovarla, sua madre si era risposata
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del secondo marito di sua madre, e non era
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Egidio, che viveva con sua madre Teodolinda, baronessa siciliana
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sapeva certamente più della sua accompagnatrice. ¶ «Andiamo a prendere
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i suoi pensieri, la sua vita? Qualcosa che possa
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io sono diventata la sua assistente». Restò per un
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le donne…» ¶ «E la sua famiglia?» ¶ «Ah, qui le
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breve. Lei viveva con sua madre e il nuovo
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ha invitato a casa sua a colazione…» ¶ «Ti presento
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fenomeno’, diceva. Gilla diventa sua socia. Lei disegnava bene
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era tornato a casa sua. A Gilla resta la
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che qualche anno fa sua madre è morta di
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così». ¶ «Perché? Era la sua vita, io in collegio
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dev’essere scattato, nella sua testa. Ha preso la
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fatto». ¶ «Vorrei avere la sua sicurezza, avvocato. Purtroppo, se
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senza testamento, tocca a sua figlia. Se lei sarà
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indietro. La custode, nella sua vestaglietta rosa ben stirata
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a ricevere qui la sua posta. Io la storia
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tutto in regola, diventa sua. Almeno così credo io
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la figlia non è sua. E quindi fuori, se
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saputo della storia di sua madre. Il barone era
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cose che riteneva di sua proprietà e che erano
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i capelli rossi. Anche sua figlia, la Gilla… non
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della figlia?» ¶ «Quale, la sua? Lui non voleva neppure
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non l’ha fatto sua figlia?» ¶ «Forse non sapeva
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testamento. La casa era sua? E ora a chi
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Lei chi è?» ¶ «Sono sua figlia». ¶ «Quale figlia?» ¶ «Sono
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al telefono c’è sua figlia, che ha preso
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dica soltanto che sono sua figlia e che desidero
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Che cosa poteva volere sua figlia dopo più di
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volta l’aveva condotto sua madre per un concerto
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con l’aiuto di sua madre. A Sergio, ora
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più difficili. L’aiuta sua madre, che è più
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riuscire a provare la sua innocenza, ma ho bisogno
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il momento in cui sua madre se ne va
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trasferita altrove. Gioia, la sua cameriera personale, sosteneva che
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tornava era tutto per sua figlia. Lei lo adorava
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in macchina. Ha salutato sua figlia come se l
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in macchina accanto a sua madre. Mentre la macchina
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ho visto ancora la sua faccia che dal cruscotto
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sono vergognosi. Somiglia a sua madre, per quel che
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sappia piangere. Glielo dica: sua madre non ne era
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cui fosse necessaria la sua presenza in tribunale». ¶ Gli
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lei, che era diventata sua socia. Gilla sapeva disegnare
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È così legata a sua madre, chissà che cosa
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forte, crede fermamente che sua madre sia innocente». ¶ «Speriamo
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avevano la cameriera perché sua madre non muoveva un
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nel laboratorio in casa sua e io, da scema
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le chiedo di diventare sua socia. Partecipo all’affitto
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anche alla madre di sua figlia, non crede?» Si
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sorriso sulle labbra la sua fantastica proposta, ti lascia
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mia vita, lei la sua. Lavora sempre meno, sta
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padre. Raccontava spesso di sua madre, credo che le
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vassoi, vasi… roba di sua madre. E me li
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Rinaldi. Carolina, che adora sua madre, andava a trovarla
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cena, si occupa di sua figlia. Qualche lavoretto, ma
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a una soluzione: per sua figlia non risparmia niente
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mi ha detto, una sua impressione: secondo lei, Gilla
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diceva che era di sua madre. Un cosino d
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faceva Gilla Floris? È sua sorella?» Il tono aggressivo
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recuperare nel portafogli la sua tessera, ma la donna
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non può raccontarci la sua verità». ¶ «Ho letto. L
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io devo cercare la sua verità interrogando tutti quelli
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storie, impressioni, momenti della sua vita. Non ci sono
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attimo, sapendo che la sua testimonianza sarebbe stata inutile
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ne ha parlato la sua convivente». ¶ «Quella? La tuttofare
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noi aveva raccontato di sua madre, la principessa; del
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Quella è stata la sua dichiarazione d’amore: accettava
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ho intestato perché fosse sua, mentre per mio marito
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con molte cose della sua famiglia, e molte che
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è stata viva. Alla sua morte, quando hanno disfatto
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perché non vedeva più sua figlia?» ¶ «Credo… ma questa
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ammazzata, forse per colpa sua… Non ne parlava mai
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mai, ma voleva che sua figlia si dimenticasse di
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Forse voleva scomparire dalla sua vita per non soffrirne
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che lo legava a sua figlia. Non so altro
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e un talento sorprendente». ¶ «Sua figlia sa della sua
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Sua figlia sa della sua relazione con il barone
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pertinente. In fondo la sua storia con il barone
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alcuna attinenza con la sua morte. Questo lo potete
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tutto marginale. Sicura che sua figlia non sospetti nulla
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miracolo. L’è opera sua; se l’era per
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È così. Dato che sua nipote non è in
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fratello l’ha ammazzato sua figlia?» ¶ «Non è provato
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pensando di restituirla a sua madre e di mandarla
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America. Pace all’anima sua, abbiamo risparmiato funerale e
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assicurato a mia nipote, sua figlia, un’entrata mensile
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fatto mio fratello per sua figlia? Gilla un giorno
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questa era tutta roba sua che io ho fatto
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una vita facile, la sua. Credo che sia stata
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piovere. Grazie per la sua visita e, per quello
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sulla fronte. E la sua bocca, che stava ridendo
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so quante volte la sua arringa finale… Bella, molto
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su di me, la sua figliola zitella, votata alla
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che abbiamo trascorso con sua madre e zia Beatrice
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Beatrice. Questa sorella di sua madre era alta, molto
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con la sorella di sua moglie, e quando zia
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che ricordavano quelli di sua madre. ¶ Gilla stava uscendo
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fatto venire a casa sua, era l’unica figlia
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pacco, infatti, tra la sua roba. Ed era aperto
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a centimetri zero». La sua risata, con quella bocca
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occhi… «Dovresti andarci». ¶ «Da sua zia a Ravenna? Come
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città molto bella per sua natura, ma è un
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andare a Ravenna da sua zia, quella che è
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la sorella. «No, sono sua cugina, e noi siamo
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Stanno a Napoli». ¶ «Anche sua moglie è avvocato?» ¶ «No
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Lennero… Hanno pubblicato la sua vita, proprio come un
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era tutto. Tutta la sua storia, ma non l
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e si ritirò nella sua camera. Lasciando la porta
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andato a recuperare una sua zia a Ravenna. Quindi
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non sarebbe mai stata sua. Mai avrebbe potuto condividere
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avrebbe potuto condividere la sua vita, i suoi interessi
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il suo lavoro. La sua città… Paola, sì? ¶ Stava
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momento molto speciale della sua vita. In un momento
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sempre rimasta estranea alla sua vita. ¶ Che cosa sto
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situazione, voleva soltanto che sua figlia fosse felice. E
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che quel pomeriggio aspettava sua figlia. Io non sapevo
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a crederci. È stata sua figlia?» ¶ «Non è provato
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disturbo». E guardò Olga. «Sua moglie?» ¶ «La signora è
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dubbiose. Ognuno disse la sua. ¶ «A me pareva una
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le capitava spesso nella sua vita di donna dura
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Qui è tutta roba sua, prima erano due stanze
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di tuo zio e sua figlia… forse figlia di
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innamorato della sorella di sua moglie? Che tutto è
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tormentata dal pensiero che sua madre possa essere un
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nodo che rendeva la sua voce appannata. Gli sorrise
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che si offriva alla sua bocca e alle sue
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su quel miracolo, la sua voce. ¶ Mai avrebbe dimenticato
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Mai avrebbe dimenticato la sua voce… la sua voce
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la sua voce… la sua voce che lo chiamava
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con la bocca sulla sua pelle nuda. Era la
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che vuole sapere se sua madre è innocente. Mi
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prelevare le cose di sua cugina dalla casa dove
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e lei era con sua figlia: sbaglio?» ¶ «Sì, è
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aveva gli occhi di sua madre, il famoso naso
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di vendicarlo, dopo la sua morte?» ¶ «Il padre è
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figlia? E non essendo sua figlia, fino a che
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rimasta una cosa soltanto sua. ¶ Venticinque ¶ Noemi Corradini ¶ Arrivarono
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siamo così certi della sua colpevolezza». ¶ «Tutto per mangiar
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soldi! La pistola era sua, il padre anche, erano
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lavoro e chiedo a sua moglie…» ¶ «Sì, tanto lei
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innamorata del marito di sua sorella. E peggio per
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che si chiama Olga? Sua madre era bionda…» ¶ «Sì
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sia pace all’anima sua, ma di danni ne
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ma Bea era la sua zia preferita». ¶ «Per questo
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è stata qui con sua figlia. Io…» ¶ «Un momento
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fatto mai vivo con sua figlia? Lei mi ha
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testa calda com’era sua madre. O puntigliosa com
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era dolce dolce come sua zia Bea, questo sì
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Sembra più vecchia della sua età. E suo marito
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È giustamente preoccupata per sua cugina, non mettiamola a
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vedere». ¶ Gli mostrò la sua camera da letto, quella
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Paola ha traslocato la sua vita e quella dei
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odiare il barone, oltre sua figlia?» ¶ «Non so rispondervi
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Mi sembrava che la sua testimone fosse poco attendibile
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clinica, Olga vuol vedere sua cugina. Proviamo a chiedere
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a capotavola, Olga alla sua destra e dopo di
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e gli espose la sua proposta. «Se il professore
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visitarla… sarà a casa sua. E la bimba potrà
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Roma». ¶ «E separarla da sua madre? Io e le
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Carolina stesse vicino a sua madre». ¶ «Tu che cosa
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sulle ginocchia per guardare sua figlia in faccia. «E
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in campagna a casa sua?» ¶ «Non è casa mia
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lei vuole pensare a sua figlia, com’è giusto
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non essere riconosciuta. E sua cugina lì, magari con
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voi di poterlo dire. Sua madre si è ammazzata
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bicchiere per brindare alla sua vita da uomo solitario
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questa è anche casa sua». ¶ «Con Lilli non discuti
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avrà il loft a sua disposizione per quando viene
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bene anch’io, bontà sua… Gli ho mostrato tutti
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gesti senza pudore, la sua bocca che sapeva baciare
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mise sul tavolo la sua cartelletta e aprì il
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un secondo marito di sua madre. Di uno comunque
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Ricca lei e la sua famiglia, l’azienda Scotti
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conferenze, la presenta come sua erede e collaboratrice. E
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quasi una venerazione. La sua statua in azienda, suoi
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le lentiggini, con la sua grossolanità affettuosa, gli era
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ragazza avrebbe dovuto uccidere sua madre, perché il barone
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il Grand Hotel?» ¶ «La sua macchina dov’è, avvocato
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passavamo solo in camera sua a salutarla, perché era
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ha insegnato, con la sua dolcezza e il suo
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l’albergo con la sua insegna luminosa era proprio
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Bianca Repossi a casa sua, all’estrema periferia della
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colpo aveva perduto la sua aria arrogante e sembrava
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anni in tutta la sua vita. Se lo figura
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anni in tutta la sua vita?» Stava accalorandosi. «Perché
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sistemare le dichiarazioni della sua assistita». ¶ «Non ci conti
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nel parco auto della sua azienda, qui a Milano
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era la cameriera di sua madre, quando viveva a
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gli aveva portato dalla sua missione a Milano. ¶ «Dici
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Eccolo» disse, sentendo la sua voce in corridoio. «Umore
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tre proiettili sparati dalla sua pistola… che vai cercando
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rientrato a casa: nella sua casa nuova, al terzo
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le avrebbe riempite della sua presenza, del suono della
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presenza, del suono della sua voce, del suo odore
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con lei, certo. Era sua moglie. ¶ Era sua moglie
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Era sua moglie. ¶ Era sua moglie. Si ricordò all
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facendo del male alla sua vita. Amava furiosamente una
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rimasto nel ventre di sua madre, parte di entrambi
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ricordo, sa… anche la sua povera moglie…’ ¶ Testimone per
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porta di fronte alla sua. Era sposato, il suo
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Paola?» ¶ «È stata una sua decisione, spero che sia
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di Paola a casa sua… ha lasciato tutti a
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è arrivata con quella sua risata contagiosa, i suoi
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Ma il trasloco di sua moglie ci ha lasciati
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ora di notte, nella sua cucina, con il profumo
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suo amore nuovo, la sua vita che stava ricominciando
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il segreto che la sua cliente gli aveva rivelato
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cresciuta. Era stata la sua compagna nei processi cauti
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una parte importante della sua vita. «No, Laura. Non
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erano stati lontani. La sua pelle morbida, senza alcun
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di Olga, che la sua pelle sapesse soltanto di
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che lei è una sua parente». ¶ «Sì, siamo cugine
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imbecille è entrato nella sua camera perché voleva fotografarla
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in quel momento la sua presenza: «Ha abbassato le
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Sergio le offrì la sua manina grassa, perché lei
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lasciasse condurre verso la sua cameretta. «È qui». Prese
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insegna…» Le diede la sua chitarra. «Tu suoni?» ¶ «Non
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dove volete… Come sta sua cugina?» ¶ «Loro sono convinti
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sue creazioni, con la sua foto e il suo
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Olga. È stata una sua scelta, non contro di
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addebitargli la camera sulla sua carta di credito. «Parto
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dispiace. Come va la sua schiena?» ¶ «Non me ne
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sede in Italia» disse sua madre. ¶ «La ragione?» chiese
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No, non proprio. La sua legge probabilmente è uguale
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conosce, ma io conosco sua mamma. Mi chiamo Giuseppina
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ero a servizio da sua madre quando viveva con
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questo barone». ¶ «Dirigeva la sua azienda, qui a Milano
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Milano. E lei è sua figlia: non lo sa
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vive il barone è sua, di sua madre. Ora
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barone è sua, di sua madre. Ora si è
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trovarlo… La casa è sua, mi dia retta. Lei
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dia retta. Lei è sua figlia, io ho le
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e quella era figlia sua, legalmente». ¶ «Ma anche lei
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sono le analisi di sua madre, guardi le date
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ha fatto queste analisi sua madre era a Milano
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ero la cameriera. Quando sua madre è andata in
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una parola. Chieda a sua madre». ¶ «Insomma, gliel’ho
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sapendo che non ero sua figlia e desiderandomi come
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figlia, Gilla, e a sua cugina, figlia di un
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della casa che è sua, fa capire alla figlia
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aveva sofferto per causa sua». ¶ «E sua madre?» ¶ «Già
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per causa sua». ¶ «E sua madre?» ¶ «Già» disse Amanda
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ho fatto niente! Invece sua figlia è sempre fuori
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aveva fatto pervenire, su sua richiesta, i risultati dell
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Prima Comunione. Lo accompagnava sua madre, che si inginocchiava
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Sono le parole di sua madre, di quell’infanzia
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La casa era di sua madre, di quando aveva
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ora vada a questa sua figlia impazzita. Se la
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so dov’è la sua fabbrica. Ci sono andata
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ho detto che era sua figlia, io avevo conservato
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stato anche direttore della sua fabbrica. Che era suo
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chiacchiere sulla storia di sua madre. Anch’io pensavo
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questo padre ingombrante nella sua vita, ma ormai poco
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con la sorella di sua moglie. Perché non dovrebbe
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Resnati ha parlato di sua figlia e dei loro
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adorava perché somigliava alla sua mamma. ¶ «Zia Olga… zia
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andremo a trovare la sua mamma…» ¶ «È tanto malata
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la piccola mano nella sua, che ora stringeva accarezzandola
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suo padre responsabile della sua infelicità, del suo fallimento
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con le emozioni, alla sua età. Domattina lo preparo
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Ma lei chi è? Sua moglie?» Avrei voluto chiedere
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voluto chiedere se era sua figlia, ma me ne
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primato. Io non sono sua moglie. Mi chiamo Pina
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orgoglio proletario. «Ero la sua governante e ora stiamo
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non ero più la sua bambina di allora, ero
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mia faccia contro la sua; il suo profumo, intenso
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Ti ha offerto la sua casa. Zio Alberto si
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No, affatto. Somiglia a sua madre. Comunque, vive con
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lungo le mani. La sua voce divenne a un
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lei non voleva accettare. Sua sorella non c’entra
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andare a letto con sua sorella…» ¶ «Mettiamola così: è
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sorella…» ¶ «Mettiamola così: è sua sorella che è venuta
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disse con disprezzo. «La sua dignità! Una mentalità da
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donna: voleva salvare la sua dignità». ¶ Gli mostrai le
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a volte tra una sua lettera e la mia
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essere fallita per colpa sua. Volevo che lo sapesse
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essere risarcita, forse?» ¶ La sua ironia mi ferì. Mi
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te… Carolina ha la sua dote. Sono tua figlia
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Mi ha sacrificato la sua giovinezza, mentre tu te
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soltanto il suono della sua voce, senza distinguere le
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fosse potuto entrare nella sua testa, nei suoi pensieri
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ancora inginocchiata davanti a sua madre. Le guardava le
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distrutto in questo modo sua madre. Vuoi Carolina come
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le braccia a questa sua figlia. Le dice di
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aiuterà, che lei è sua figlia…» ¶ «Sì, anch’io
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che non è stata sua figlia? Loro lo sanno
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marito Vitaliano, per la sua pazienza. ¶ Ringrazio Max, Licia