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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Guido Da Verona, L'amore che torna, 1908

concordanze di «sue»

nautoretestoannoconcordanza
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1908
Da capo, su le sue labbra, quell'impercettibile segno
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che sapeva ricevere le sue clienti con un garbo
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dire, marchesa? ¶ - Nulla: domando sue notizie. È gran tempo
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contrapporre a tutte le sue minacce lo scudo inflessibile
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la faccia. Fra le sue dita scorre una lacrima
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nelle mie mani le sue, come per meglio comunicarle
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sorriso delicatamente crudele. Le sue mani si posarono aperte
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Non parlare più!... ¶ Le sue labbra, con irosa gioia
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da capo con le sue rispettose maraviglie. Sono costoro
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lavorava come sempre alle sue cuffie di lana. ¶ Whisky
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m'interessava, con le sue comiche impertinenze, con le
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comiche impertinenze, con le sue capriole sui cuscini, vispo
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la zia, stirando le sue cuffie. Poi soggiunse: ¶ - Naturalmente
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entro. ¶ E riprese le sue cuffie di lana, borbottando
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e la lunghezza delle sue dita. ¶ Scintillava nei calici
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cenere. ¶ Da lei, dalle sue vesti, si esalava un
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Io solo avevo dalle sue gote fatta sfiorire la
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idea che nelle deboli sue membra potesse ancora insorgere
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sforzo per nascondere le sue lagrime. ¶ Allora le andai
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poichè infatti, con quelle sue millanterie, si rendeva ridicolo
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da Torre Guelfa? ¶ Le sue parole furon piane come
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il suo pallore; le sue ciglia si abbassarono; la
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Molti anelli ornavano le sue mani villose, dalle unghie
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vi appartiene, mescendo le sue mille voci in un
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mi pareva che le sue labbra avessero un sapore
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Quasi con violenza le sue braccia m'avvinsero, e
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mi levai, sciogliendomi dalle sue mani con un moto
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occhi brillavano stranamente, le sue mani congiunte tremavano. ¶ - Come
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questo progetto e le sue visite a Parigi furon
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Mathias la raccolse nelle sue braccia, Mathias, il pallido
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della fanciulla tra le sue. ¶ Finalmente un giorno si
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in quando lungo le sue peregrinazioni. Un sentimento strano
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andò a visitare nelle sue piccole stanze, e giudicando
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più volte, ma le sue preghiere la vinsero, perch
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il silenzio. ¶ Intanto le sue mani scarne suscitavano un
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alcun valore a coteste sue frasi. Egli diceva inoltre
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partenza. ¶ Elena fece le sue maggiori maraviglie. ¶ - Capirai, - le
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ai bimbi cocciuti, le sue mani non saranno più
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a lungo fra le sue mani, lo guardò, vi
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dove il colore delle sue vene minute somigliava un
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il suo respiro, le sue lacrime, udì la sua
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curiosa di conoscere le sue trascorse vicende. ¶ Una volta
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scriveva sovente, ma le sue lettere suscitavano in lei
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poco a poco le sue notizie diradarono; ella rimase
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dietro il velo delle sue lacrime rivide come in
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cuore: le scriveva le sue sofferenze, pregandola di tornare
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assistette, indi, poichè le sue cure non bastavano più
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ammettendo in parte le sue considerazioni di opportunità, ma
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con molta polvere nelle sue pieghe. Di fianco al
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aumentavano i battiti delle sue vene, moltiplicavano le vibrazioni
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la più seria delle sue molte avventure, - spiegai ad
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fra la corona delle sue folte boscaglie, apparve il
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tal guisa, che le sue braccia ed i suoi
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tratto si fermò. Le sue pupille splendevano, la sua
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penso più. ¶ Fra le sue sopracciglia virili s'incideva
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parve ancora che dalle sue labbra uscisse il tremore
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pianto ormai tutte le sue lagrime. Poi mi raccontò
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costringermi a contare le sue lacrime, od opprimermi con
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cadere una lacrima dalle sue ciglia ferme. ¶ Lì, nell
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giardino, i boccioli delle sue pasture, i mazzi più
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andava per offrire le sue ghirlande alla Cerere cristiana
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curva dei rami le sue lunghe propaggini fiorite, spiovendo
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tutto il fiato delle sue dieci canne, per dilagare
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e del dolore le sue divine ispirazioni. Ed era
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imminente sciagura, e le sue parole tradivano la mortale
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mostrandomi affatto sorpreso dalle sue parole. ¶ - Progetti se ne
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sùbito mostrarvi le ultime sue lettere. Ma informàtevi meglio
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che, al termine delle sue scioperatezze, trovava una ereditiera
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l'autunno, con le sue feste di pampini, con
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di pampini, con le sue nebbie ottobrali. Le sere
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monotona. Elena frequentava le sue lezioni, la mattina ed
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così ben descritte le sue compagne, che ad una
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sua fede, smorzare le sue speranze, ferirla nell'orgoglio
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dell'uomo e delle sue passioni, della vita e
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della nostra dimestichezza. ¶ Molte sue frasi, molti suoi motti
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la spiegazione logica delle sue troppe cortesie; ma invece
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tutto lasciato ingannare dalle sue menzogne. ¶ E per la
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caso, non dubitavo delle sue perfette vidimazioni. ¶ E mi
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momento l'uomo, le sue parole, i suoi gesti
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un poco su le sue spalle nude. ¶ - Oh, credo
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a vent'anni. Le sue braccia ignude, passando in
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il gomito; vedevo le sue braccia modellate con una
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camera, indispettito per quelle sue risposte brevi, per l
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mise a piangere. Le sue lacrime erano la sola
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le tempie fra le sue mani calde, mentre le
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non isbaglio, alcune lettere sue, nelle quali appunto mi
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lettera infatti confermava le sue parole. ¶ - Mi credi ora
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della vestaglia scoprivano le sue braccia venate; s'indovinava
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via... mi solleticate!... ¶ Le sue fine guance si coversero
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la sua persona, le sue ginocchia tremavano appena. ¶ - Mi
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lungo nostro equivoco: le sue parole di giorno in
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era la chiarezza delle sue intuizioni, era quell'indagine
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perle orientali, che le sue mani esperte giravano e
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in bucolici ozî dalle sue cittadine fatiche. Ed Elena
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questa caparbia insistenza. Le sue parole mi sembravano artifizi
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della voce, che le sue parole volessero chiedere assai
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suo tempo e le sue fatiche. Ora sono a
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dappertutto; leggevo anche le sue lettere. Ogni giorno, al
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sonò così ferma, le sue parole furon tanto inattese
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l'anima, perchè le sue pupille non tremavano, la
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la mano fra le sue, con dolcezza, facendomi segno
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sentii ferito, quando le sue parole, con tanta fermezza
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averti sempre, sempre! ¶ Le sue mani mi lisciavan ora
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quell'uomo ha certe sue fissazioni! Mi seccava che
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un solo battito delle sue vene, ma insieme per
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vergogna. ¶ Di nuovo le sue falangi lievi, con un
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e piansi. Sentii le sue mani congiunte posarmi sul
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furore, mi ricordai le sue labbra che sapevano di
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la voluttà. ¶ Fra le sue labbra socchiuse i denti
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soave. Tutte le cose sue, tutte le mie che
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mai», che misura le sue forze anche al di
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i suoi baci, le sue carezze, il suo profumo
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movimento che facevano le sue dita nell'abbottonare i
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e il brillare delle sue scarpine appariva di sotto
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sua bocca, e le sue mani, ed anche il
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bontà fraterna era nelle sue parole! M'ero confidato
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e il tempo delle sue nozze, lasciai Roma per
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di Elena, erano state sue e mie, medesimamente. Su
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sul pavimento con le sue pianelle un rumore frettoloso
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inginocchiarmi, d'abbracciare le sue ginocchia, di nascondere la
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spalliera della seggiola. ¶ Le sue pupille, straordinariamente lucide, mi
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sapore che avevano le sue labbra nei baci d
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lontano mi tendeva le sue manine rosee, cullata fra
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che lasciava scoperte le sue braccia fino al gomito
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Non ha cambiate le sue vecchie abitudini, e povera
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di brillanti, splendidissima. Le sue spalle, il suo petto
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m'interessava meno; le sue parole artifiziose non mi
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di martora; su le sue scarpine finissime brillavano due
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le note che le sue mani andavano suscitando con
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per curiosità rileggendo alcune sue lettere, che m'erano
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fosse accaduto, mettendo nelle sue parole un sale, una
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le ha comunicate le sue passioni. Questo nuovo amore
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con ira, mentre le sue ciglia si bagnavano di
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parer cupi, e le sue labbra smorte mi si
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Anche le fibbie delle sue scarpine luccicavano fuor dalla
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di non essere nelle sue buone grazie e l
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altra nascostamente inseguiva le sue tracce. ¶ Così, non di
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incomoda per sfuggire alle sue ricerche; uscir di casa
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il barone passava le sue giornate in mezzo ai
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d'un balzo. Le sue braccia mi avviluppavan come
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sii buono! ¶ E le sue labbra mi passavano sotto
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dia soverchio peso alle sue piccole tragedie da burattini
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fatica il peso delle sue mille catene. ¶ Mi pareva
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la pipa, e le sue mani si movevano lente
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negli occhi aridi le sue pupille splendevano con una
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folli, e certo le sue labbra smorte sapevano ancora
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vi stupiva con le sue liberalità; ho ancora banchetti