Giovanni Montanaro, Tommaso sa le stelle, 2014

si dice vaghi ancora sul Po cucendo nappe. L

con le etichette consumate sul tallone. ¶ Oggi tocca al

finestra della cucina, va sul sicuro: E lucevan le

con una macchia marrone sul muso. Ma è passato

signora, ha un bambino sul fianco, e nell’altro

rivista, getta il cellofan sul pavimento, fischietta. La sfoglia

dei resti di carota. Sul pavimento, nella stanza di

fa guardingo. Ora è sul ballatoio. Si accuccia davanti

controllare. Il lampadario è sul pianerottolo, lui scruta nell

mica invertire la corrente. ¶ Sul pavimento scorge un grumo

gambi per terra. ¶ È sul confine del bosco. ¶ Guarda

che sembra una pistola. Sul tavolo di formica raduna

cade più acqua, cola sul braccio e sulla tovaglia

precario. Tommaso è seduto sul letto. Pietro è basito

caffettiera, sbatte un cucchiaino sul lavello a ritmo della

osserva; Tommaso si aggroviglia sul sedile. Alla fine, dai

le cose?” Tommaso è sul letto. Intorno a sé

Sì.” Lo sollevano. “Mettilo sul lato. Attento alle parrucche

fa caldo ama stendersi sul pavimento. Quella era la

canovaccio, pulita, anche se sul manico c’è un

ha resa grinzosa, e sul bordo bianco, lucido, vede

è ancora scritto VENDESI sul muro. ¶ Ma il Canzoniere

polso, con le margherite sul cinturino. “Mamma mia, si

sono macchie di sangue sul pavimento. Goccioloni. Ci sono

Un test di gravidanza.” ¶ “Sul serio?” ¶ “Ti dispiacerebbe?” ¶ “Non

lecca la polvere amarognola sul bordo. Pietro affronta il

sforza, si mette dritto sul letto come dovesse sputare

poi fa un rettangolo, sul bordo esterno segna delle

ragazzino annuisce e torna sul foglio. In basso, dove

proiettili, è tutto nero sul foglio, i colpi vagano

volta verso l’alto. Sul vetro appare la chioma

ricambia e si butta sul materasso con la sua

salendo i pioli appoggiati sul cartone. “Le mutande e

lunga intervista al vescovo sul tema degli ombelichi scoperti

sindaco Bertazzi, intervenuto immediatamente sul posto, ha dichiarato: “Bisogna

al finestrone che dà sul retro. Il vetro d

solletico, i pettinini rimbalzano sul pavimento con un suono

di calore, tutto sembra sul punto di esplodere. Ma

Ma: “Funziona!”. ¶ Pietro proietta sul capannone. La porta del

grigio”. Rosso? “Il salamino!” Sul nero c’è una

una chiazza di detersivo sul petto.” ¶ “Ti fermi ai

scomoda.” Lei lo bacia sul collo. Lui ricambia lo

le mette le mani sul seno, le sbottona la

Pietro preme l’interruttore sul muro. ¶ “Sotto il lenzuolo

verità, Pietro vorrebbe sdraiarsi sul pavimento, ricavare uno spazio

Tommaso ha le labbra sul suo braccio. Il ragazzino

sensi l’ha appoggiato sul muro, in qualche modo

Pietro si mette dritto sul letto, la testa tra

esangui, le pietre bianche sul greto: non si vede

nella radura e nemmeno sul Po. Dove si sarà

da staccare. ¶ È arrivato sul bordo del fiume. ¶ Da

Il sole si riflette sul lunotto, fa un tondo

un materasso e coricarsi sul ballatoio, senza disturbare Tommaso

finestra, appoggia il libretto sul davanzale. Sfila la foto

Buckingham. Appoggia la foto sul tavolo di formica e

Pietro e si drizza sul letto. Che ore sono

convincersi. Si è seduto sul letto, Tommaso gli si

camminare, pesta i piedi sul terreno, tutto rimbomba. ¶ Il

C’è un uomo sul ballatoio. Le assi scricchiolano

lasciato lui una bottiglia sul tavolo. “Che maialeria!” Squadra

fuori con le chiavi sul cruscotto. Si siede dentro

maglietta verde. La appoggia sul pavimento. Guarda l’uomo

uno dietro l’altro sul pavimento, a fiore. E

L’auto fa manovra sul sentiero, è già pronta

una camicia scura sbottonata sul petto, una mano fasciata

La postina si appoggia sul davanzale, scompare. I colpi

fare un passo, è sul sedile. “Accelera!” La macchina

prima non fosse stato sul punto di tracimare. ¶ Vicino

vede che da dietro, sul muro, risale un pezzo

no. / Mi metto là sul ciglio del colle / E