Pino Cacucci, Nahui, 2005

edifici che si stagliano sul Paseo de la Reforma

un’ombra di indecisione sul volto della donna, si

sui passanti, sui monumenti, sul cielo purpureo, su tutto

un ricordo e ora sul volto di lei è

passa dolcemente la mano sul volto, sfiora il collo

Ogni notte lo adagio sul letto, me lo avvolgo

strappato via, è rimasto sul ponte di comando flagellato

manovre e le prove sul campo del suo cannone

straordinariamente grandi, abbaglianti, spalancati sul mondo come a volerlo

turbò profondamente,” avrebbe annotato sul suo taccuino, oltre mezzo

scriveva versi, appunti, riflessioni, sul Messico si addensavano nubi

interessi delle imprese nordamericane sul suolo messicano, decretando così

espressione impenetrabile per smorzare sul nascere l’accoglienza festosa

pezzo.” ¶ Carmen si accucciò sul tappeto, cinse le gambe

sedersi accanto a lui, sul bracciolo della poltrona, ma

e incrociò le braccia sul petto. ¶ “Ti prego, papà

strada, cumuli di cadaveri sul selciato, fumo nel cielo

generale Manuel Mondragón uscì sul far del giorno, prelevato

risposero. Reyes cadde crivellato sul portone, ma nello scontro

sui soldati lealisti e sul palazzo presidenziale. Per la

una rivoluzione democratica tradita sul nascere. In secondo piano

Von Heinz annotava disgustato sul suo diario: “Wilson si

fodero, appoggiò la canna sul collo del presidente Francisco

straniere calavano come api sul nettare – o come avvoltoi

fondina con la pistola sul trumeau francese stile Impero

nel fodero la adagiò sul divanetto, attento a non

Gli teneva la mano sul cuore, e ne coglieva

sguardo del generale indugiò sul capezzolo roseo. ¶ Prima di

riversò tutte le colpe sul “signor ministro” che a

vitreo, appoggiò il viso sul cuscino e cominciò a

piangere. ¶ Manuel Mondragón, seduto sul letto, pensò che affrontarei

bocca. Teneva lo sguardofisso sul ricamo e fingeva di

bisogno di prendere informazioni sul suo conto: è assennato

affrontava nella vita come sul campo, era talmente abile

Mercedes posò il ricamo sul tavolino accanto alla poltrona

posò i pince-nez sul tavolo e richiuse la

Mercedes batté una manata sul bracciolo della poltrona. ¶ “Basta

se stesse per cadere sul tappeto, l’acconciatura è

ultimi anni e adagiarla sul letto è stata un

che volevo farla fuori sul serio. Ma no, meglio

familiari che si accatastava sul massiccio tavolo dalle gambe

nuove armi da sperimentare sul campo abbandonavano l’ozio

e minacciavano di ricadere sul torace... E mi ritrovavo

tuoi accoliti, lurido pederasta?” ¶ Sul volto del genero comparve

lo incalzò il generale, sul punto di perdere il

il generale si affacciò sul corridoio: la moglie non

Sbucò da una porta sul fondo, spingendo davanti a

sua testolina è rimbalzata sul marmo delle scale... Dio

uomo corpulento, che svettava sul resto dei partecipanti per

scarponi impolverati che rimbombavano sul pavimento di granito. ¶ L

colonnati secenteschi che incombevano sul patio interno, in preda

ottenuta addirittura in anticipo sul normale corso pagato con

inciampò e questa cadde sul pavimento, liberando decine di

micidiali: dalla stiva risalirono sul ponte, si insinuarono nelle

di scatenare il panico sul bastimento. Il capitano organizzò

profilo di principessa adagiata sul talamo. Di fianco a

trasformato in vulcano vegliava sul suo riposo eterno; ogni

Diablo. Si soffermò infine sul bianco del Pico del

la difficoltà di avanzare sul ghiaccio li costrinse a

un invasato, si arrampicava sul ghiaccio, lo prendeva a

e infine raggiunsero quello sul lato nord, che finisce

nutrita pattuglia ad aspettarlo sul molo. Per sua fortuna

Siqueiros, pittore muralista e, sul finire degli anni trenta

sentire il proprio fiato sul collo –, venne preso da

vedersela amputare avrebbe annotato sul suo diario: “La vita

il pennino rimaneva piantato sul foglio mentre l’inchiostro

su quella panchina, o sul prato sotto l’ahuehuete

si ritrovò a scrivere sul suo diario, meccanicamente, senza

di una sedia, calzini sul pavimento, scarpe rovesciate accanto

Carmen vide una sigaretta sul tavolo e la prese

delle mani sulla nuca, sul collo, lungo la schiena

il tempo.” ¶ Si sedette sul letto e le indicò

dedicati ad amare”. Lei sul momento, nel “parossismo della

le impronte delle dita sul collo del morto non

con un oggetto freddo sul collo mi fece trasalire

Portai istintivamente la mano sul petto: era una collana

risparmi da scialacquare e sul momento pensai che fosse

delle leve di ferro sul marmo, le tracce di

i pennelli per rotolare sul pavimento avvinghiata al Doctor

tubetti di rosso carminio sul torace di lui mentre

segretari che indugiavano sempre sul pizzo sopra i seni

fuoco con l’artiglieria sul palazzo presidenziale dando il

sulle guance e cadevano sul pizzo della pettorina. ¶ “Mi

è la mia carne. ¶ Sul volto di Gerardo, mentre

lui era già sceso sul ventre e lei gli

resistergli... Gerardo la spinse sul letto e la prese

tempie e si spandevano sul cuscino, i denti piantati

Se ne stava rannicchiata sul divano, nuda, immobile, gli

le poggiò la mano sul ventre, calda, rassicurante. Rimase

centimetro di velluto biondo sul cranio, e così facendo

occhi quasi sbarrati, fissi sul nulla, vitrei, accesi da

lo portava a scrivere sul suo diario: “La prossima

novembre 1923 Edward Weston scriveva sul suo diario: “Oggi ho

il capello era rimasto sul cuscino... ¶ Si vestì con

fondo preparatorio, mentre Gerardo, sul primo, a circa due

indugiare più del necessario sul suo ventre, sui grossi

soggetto che prendeva forma sul muro – che alle pennellate

tette enormi il capello sul cuscino, ne era certa

a stendere i colori sul muro. ¶ “Figlio d’un

di parole in francese sul suo cognome suonò insopportabile

a dedicarsi alle tele sul cavalletto, in cui peraltro

e appoggiò la mano sul calcio della pistola. Gerardo

avanti, facendola cadere carponi sul divano. Si slacciò i

vestaglia da terra, andò sul divano, si coprì come

nudo, le braccia incrociate sul petto e un sorrisetto

e un sorrisetto provocatorio sul volto mefistofelico: adesso era

graffiato, facendogli male, male sul serio, magari con una

scale. Un duplice tonfo sul pianerottolo, lamenti che sembravano

pressione di un peso sul bacino, sul ventre... Socchiuse

un peso sul bacino, sul ventre... Socchiuse gli occhi

biancore dell’indice contratto sul grilletto. Sarebbe bastata una

i Mondragón calibro 7 puntati sul suo petto, la sciabola

una parvenza di paura sul volto di Gerardo. Era

rotolarono avvinghiati, caddero ansimando sul pavimento, e lei premette

il suo corpo nudo sul pavimento. Uno sguardo di

a fissarlo in silenzio. Sul suo viso era comparsa

corpo, soffermandosi sui capezzoli, sul ventre, sui fianchi, e

In privato, Gerardo scriveva sul suo diario: ¶ La tempesta

deturparmi, puoi scrivere nefandezze sul mio conto su quegli

poi ancora più lontano, sul Pico de Orizaba, nello

suo lo avrebbe preso sul serio, come quell’italiano

un vulcano, bruciarmi viva sul rogo... E soprattutto, quanta

Anita Brenner, che annotò sul suo diario: “Una piccola

la si vedeva adagiata sul bagnasciuga, morbidamente abbandonata alla

fotografica di Garduño accanendosi sul “libertinaggio” di Nahui. ¶ La

capezzoli e ventre, soffermandosi sul tanto vituperato o decantato

valicato la frontiera nord, sul finire del 1927 Nahui fu

apriva sui seni e sul ventre, che lasciava scivolare

esistenziale. Weston aveva annotato sul suo diario: ¶ Ombre dal

si avventurò in variazioni sul tema, poi in improvvisazioni

di trasferirsi altrove, magari sul mare, dove non tornava

Schivandole, era arrivata puntuale sul palcoscenico a ricevere le

deve a una diva sul viale del tramonto, non

il tamburo del revolver sul corpo del presidente – che

il destino aveva condotto sul baratro della storia e

dei suoi balletti, comparsi sul mercato nel 1988. Il successivo

una nuvola di profumo sul collo e tornò giù

dell’improvvisazione, o variazioni sul tema, o comunque libere

e assaporare il sudore sul suo collo, sulla tenue

capitano, sorridenti, abbracciati, nudi sul letto della cabina con

tempo”. Arzubide passeggiava indolente sul Malecón, pensando a quanto

debordato sugli angoli e sul mento, la postura da

amici del triste incontro sul Malecón di Veracruz, di

indecise su come evitarsi, sul lato da cui spostarsi

Se ne stava così, sul letto con il suo

su Nahui Olín e sul suo tempo, considerandola non

per gli innumerevoli dettagli sul linguaggio popolare sul quale

dettagli sul linguaggio popolare sul quale mi fornisce divertenti