Carlo Emilio Gadda, L'Adalgisa, 1944

come tuoni lunghi, implacati. Sul nero bastione de’ pianalti

penna o piumicino in sul cappello, di gallo di

la suola: che stridono sul lastrico e sulle pietre

rotondi (che solevano gracchiare sul lucido appena pestarli), e

bisnonno Cavenaghi eternamente pericolante sul suo colonnino a torciglione

reggeva sulla culatta e sul fianco la cassetta-armadio

uno scambio di vedute sul panorama totale del mondo

che uno stizzone, rubente. Sul cantone del Solferino! Oh

rompicollo senza campanello: che sul più bello s’è

lo lasciano tranquillamente sonnecchiare sul suo bravo teschio, tutto

le voci più sinistre, sul coma estremo della Confidenza

un contagio di scarlattina, sul volto di alcuni Cavenaghi

reparto indigenti, le lasciava sul comodino di ferro laccato

poi quello che dava sul già vicolo dei Fighini

d’esametro in fuga, sul lastrico. E la notte

labbri, le scarpe cricchianti sul marciapiede. Parevano irridere, in

ne ricada nuovo contorno sul foglio: (geometria proiettiva, disegno

al trionfo dell’elettricità. Sul palcoscenico tram elettrici di

cravatta, e ad appiccargli sul davanti tutta la dorata

di Marignano». Oggi Melegnano (sul Lambro; alt. m. 88), 16 chilometri

privato appartamento d’ognuno, sul ripiano di scala. ¶ 41 «Gainàtt

verità o notizie ineluttabili sul deferente silenzio degli ascoltatori

del vecchio ponte austriaco sul Varone, davanti alla Madonna

dietro il piccolo abside, sul cui tettuccio, ad embrici

groppo di quintali scuri sul ponticello di servizio (in

epoca non ancora infrante sul Maloja)7 s’allungavano e

i soliti sculaccioni amorosi sul solito cocò, tiepolescamente scaravoltato

momento che siamo in sul francese. «Filiberta, Filiberta! Mapeppa

di còllera: e già sul procinto di inviperire. Gli

e del beige, e sul fondamento della sua propria

su scatole, si montonavano19 sul banco: o ne tomborlavano

mani annoiate delle belle, sul banco: mani che paiono

Amilcare come di vipera sul terrorizzato passerotto: ne recidevano

coma: e letta bentosto sul di lei volto la

ammirare in tram, sia sul 27 che sul 33, data la

tram, sia sul 27 che sul 33, data la moda e

che s’era fissato sul rosa),... be’, pazienza.... ma

battezzare a San Bàbila. Sul portainfante, in braccio alla

gli venisse a tiro, sul «confinante» di destra: e

suo bisogno, si precipitò sul parafulmine piccolo; ma non

da nemmen crederci. Lì, sul riccio platinato e dorato

sparnazzò un po’ dappertutto sul tetto, sto farfallone della

trovar loro uno sbocco sul mercato librario, nonostante l

gradevole osteriola dalla frasca sul tavolo, donde, ovverosia di

il marito, il quale sul momento non vi fece

ripose le due molle sul ferro del telaio, dove

chili perlomeno!... Un uomo.... ¶ Sul conto di lui, anche

con ira i bicchierazzi sul tappeto verde, tozzi e

mai disperato: dacchè, alto sul flutto, nel piegare la

un intorno di tempo sul 1925. ¶ 4 «Come dei rapanelli.... capovolti

ultimo suo capitolo, in sul sopravvenir della morte, argomenta

luce di triangolare adamante sul fondo: l’orrore e

altra casata di cui sul momento mi sfugge il

e nemmeno di sabaglione, sul suo paltò. Egli, ingegnere

un non registrabile disgusto, sul volto già grave. ¶ Il

ove posa la testa sul rotondo colmo dello schienale

sembrar un salice piangente, sul «Corriere Milanese»23 e sul

sul «Corriere Milanese»23 e sul pianto, a Porta Garibaldi

insaccatori di topi; torreggianti sul loro marmo alto, con

condizione di essere presi sul serio. Ognuno nel suo

struzzo, ritinte in rosa, sul butirro dei seni: e

Tantochè un simile cronometro sul polso del tabaccaio, chi

tremando, le mani ricongiunte sul grembo, che il figliuolo

caglio nero e aggrumato sul goyesco abbandono dei distesi

stazioni, e da prender sul serio, ordinavano loro con

mentali. Tutti erano presi sul serio: e si avevano

sbrodolava giù burro sciolto sul lucido; perseguiti poi tutti

te la picchiettavano leggermente sul portasigarette, richiuso nel frattempo

rimanevano: il gomito appoggiato sul tavolino, la sigaretta fra

passettini prudenti prudenti, brevissimi sul pavimento stralucido; con un

faccia glabra e rasata sul solino bianchissimo, col naso

la gioia, lasciandone ricadere sul selciato cioccolatini d’oro

Poi posò il bastone sul divano: e si dava

nacque un breve dialogo sul tenore salino e sullo

di stucco, ignude, modellate sul figurino delle capellute32 oréadi

mia Elsa», diceva: puntando sul possessivo. Ma la musica

entravano alla spicciolata in sul palco, da una porticina

due, dato che figuravano, sul palco, una ciurma sparuta

di energie, ecco offriva sul mercato della vita i

suo sangue, si smarriva sul pietrame la castità lacerata

che gli appunta, ecco, sul risvolto della vaiana, la

notte e dorate stelle sul color della notte, li

decessione del livello), esercitata sul corso d’acqua da

il castello di Milano, sul fronte Nord-Ovest; la

estremo, venutivi a cerchio, sul margine d’una sorta

il Giovacchino a piumeggiare sul suo fastoso galoppo, non

con cosciame di femmine sul retrosella. E spara, spara

a ritta, gli sopravanzava sul tetto del cilindro: piuttosto

non andrò a sofisticare sul corpo.... sulla specialità.... Che

punto, abbassò il capo sul piccolo. Il giovane, trascorrendo

una immaginazione che fiorisce sul metodo», dedica magistrali note

tigre s’è arrovesciata sul cavallo, con la coda

testa morta a sbatacchiare sul didietro: ed è un

a quest’ora sarei sul palco del Metropolitan.... con

il lampo in precedenza sul tuono. ¶ Gianfranco, interdetto, zittì

intanto che si chinava sul più piccolo, a racconsolarlo

da via San Giovanni sul Muro. Questi droghieri, immersi

quando una qualche unghia sul panno, nella devota cancellazione

puntina rossa della lingua sul labbro di sopra. ¶ La

di orologio a rovescio, sul fondo, con una specie

apparso a un tratto, sul dorato fulgore dell’arena

erano nel mare, lontane. ¶ Sul fronte del nerissimo insetto

dove ci si leggeva sul fianco, a lettere cubitali

del negozio, della drogheria sul cantone del Nerino. ¶ *** ¶ Era

lingera e la claque, sul piancito fetente del retrologgione

le permetteva di esagitare sul piancito la vivezza, la

la pelle per davvero, sul Podgora. ¶ Tutti tenevano il

pungersi i diti.... o sul portoncino del Foro Bonaparte

Margniffa,37 quando lo beccò sul Podgora, sta troja! ¶ L

guardarlo: aveva preso di sul tavolo il calamaio vuoto

tutte le vene, e sul viso accalorato. I colletti

Grossi lacrimoni le gocciavano sul marmo. Gli steli spinosi

dello scultore Cavedoni. Disteso sul duro, come un disoccupato

ossia voci di vendita, sul tipo dei Grands Magasins

nascoste: (salvo le ballerine sul palcoscenico: sole gambe visibili

rialzare la gonna in sul davanti, palesando stivaletto-caviglia

argento) sull’emisfero addominale, sul panciotto: (succeduto al medioevale

Un po’ di cipria sul naso era motivo di

e un grosso «chignon» sul dietro. ¶ 33 «Ottavino di palco

le loro firme in sul registro. ¶ 40 Il mobilio della

a lettere d’oro sul margine inferiore del «passepartout