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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Alberto Moravia, L'attenzione, 1965

concordanze di «sul»

nautoretestoannoconcordanza
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1965
ora dire qualche cosa sul carattere di questa vergogna
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1965
a stracciare il manoscritto sul davanzale gettandone via via
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di andare a posarsi sul suolo. Ricordo che mentre
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operazione, guardavo il viale sul quale sorgeva il mio
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mucchi di immondizie, laggiù sul terreno fabbricabile. E mi
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1965
pomeriggio mi ero addormentato sul divano in salotto, dopo
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1965
oggetto ingombrante e riflette sul luogo dove collocarlo. Domandò
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1965
cassa toracica sporgendo alta sul ventre incavato e grinzoso
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1965
vera sembianza. Così salii sul letto e mi gettai
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guardai mentre si allontanava sul pianerottolo: vlan, vlan, e
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tutto. Io ero stato sul punto di farlo sempre
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affittacamere, mette la posta sul tavolo, in diversi mucchi
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finestre le quali davano sul cortile; le tre consolle
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non sulla strada bensì sul cortile, con una sola
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camminato allora a tastoni, sul tappeto profondo, intorno il
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come mi sono seduto sul letto e mi sono
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alla testata del letto sul quale sedevo, stava appesa
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e a gambe larghe, sul capezzale; un’altra bambola
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camera: accanto al letto, sul comodino, c’era una
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preso a trillare, là, sul comodino, con un suono
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cioè si è ricreduta sul conto di Baba.” ¶ “Si
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di scrivere gli articoli sul mio viaggio in Iran
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della bambola che sta sul capezzale del letto matrimoniale
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capezzale del letto matrimoniale sul quale mi sono seduto
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dama del settecento, seduta sul capezzale del letto, nella
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quadrante fosforescente della sveglia sul comodino: erano le quattro
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un incubo, ho preso sul tavolino da notte, tra
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Ho messo il vassoio sul letto disfatto; ma ho
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Baba, io abbia trovato sul comodino l’Edipo Re
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mano misteriosa aveva messo sul comodino mentre dormivo, vero
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volume dell’Edipo Re sul tuo tavolino da notte
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e gettandosi il fazzoletto sul capo: “Non è bello
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di Cora che abbarbica sul vetro nero della bottiglia
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1965
avevo immaginato di trovare sul mio tavolino da notte
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piano, quarto piano. Eccomi sul pianerottolo: una targa simile
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bene, mi hai amato sul serio, su questo non
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effetto delle sue parole sul mio volto. L’effetto
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riflessioni nulla è trasparito sul mio volto, almeno così
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impressione che tu facevi sul serio.” ¶ “Sul serio che
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tu facevi sul serio.” ¶ “Sul serio che cosa?” ¶ “Beh
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Beh che volevi sapere sul serio certe cose.” ¶ “Perché
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il tran tran quotidiano sul quale, come su una
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anche essere legno. Ecco, sul banco la vaporiera nichelata
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di plastica rosso chiaro, sul quale in caratteri fusi
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di deporla di striscio sul banco. Ho sorbito lentamente
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e le ha gettate sul banco, covando poi coi
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il pacchetto, ho gettato sul banco una moneta d
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tasche del giaccone sbottonato sul petto prominente, muove le
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metà e lo depone sul sedile posteriore, ingiungendo: “E
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subito mi lascia, ricade sul sedile e dice: “Come
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sorniona e addormentata. Siamo sul Lungotevere, nei pressi di
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ha messo la mano sul braccio: “Sono arrivato. Fermi
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il vetro del parabrezza, sul quale cominciavano già a
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fino ad un crocevia sul quale si affacciavano le
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forse l’ha morsa sul collo e lei ha
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dire.” ¶ “No, lo dico sul serio.” ¶ “Perché non vieni
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o morsa di nuovo sul collo, lei ha dato
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progetto. In altri termini sul punto di fare qualsiasi
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di sbieco, il gomito sul guanciale. Accavalla le gambe
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catenella penzolante di traverso sul malleolo: una cosa di
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questa volta non più sul letto, bensì in terra
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letto, bensì in terra, sul tappeto, contro le sue
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il mento inehio dato sul petto, le gambe divaricate
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porta, i piedi nudi sul pavimento freddo. Ma Baba
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al guinzaglio, si dirigeva sul marciapiede di fronte, verso
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me e Cora sola sul sedile posteriore. Ho guidato
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è salita in ginocchio sul sedile, si è girata
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nudo, si è profilata sul mare calmo e lucente
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il temporale inertamente sospeso sul mare. Ho detto: “Vogliamo
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differenza, ha visto pure, sul marmo del comò, un
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a Baba che scopre sul comò il denaro e
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che faceva Cora distesa sul fianco, laggiù, sotto le
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lo scroscio della doccia sul corpo nudo di Baba
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volta si è seduta sul divano, di fronte alla
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ha spinta con violenza sul pianerottolo e quasi l
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aperta, Riccardo stava seduto sul letto e Cora ha
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e Riccardo sta seduto sul letto.” ¶ “Che ha fatto
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premeva soprattutto essere presa sul serio, cioè esser trattata
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dentro la maglia, seduta sul letto, le braccia alzate
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mi sono accorto, dava sul cortile. Mi sono voltato
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accecati dalla luce; e sul marciapiede dirimpetto, i negozi
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proiettando dietro di sé, sul pavimento, il raggio della
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stati insieme? Tu hai sul ventre la cicatrice di
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e così ha minacciato sul serio di telefonargli, e
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avvertire che io penso sul serio tutto questo. Smettere
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guardo Cora. Sta seduta sul letto, contro due cuscini
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si leva a sedere sul letto e comincia a
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stata quando appena distesi sul letto, l’uno accanto
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la testa rovesciata indietro sul guanciale, mi ha ghermito
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abbiamo fatto pochi passi sul marciapiede, poi Baba mi
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e io allora avvertivo sul petto la pressione del
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in una presa inchiodata sul banco; e di paragonare
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stampigliato in caratteri bianchi sul vetro. Ho chiesto: “È
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sono abbracciate e baciate sul pianerottolo. Proprio in quel
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soglia, ¶ Baba ed io sul pianerottolo, come tre attori
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Edipo Re di Sofocle sul mio tavolino da notte
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vista subito: stava distesa sul divano, addormentata, ancora vestita
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agio, si era aperta sul fianco la chiusura lampo
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ai piedi del letto, sul tappeto; mi ha riconosciuto
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come se fosse stramazzata sul divano al suo ritorno
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grosso e leggermente ripiegato sul mento; ambedue di una
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come se avesse riflettuto sul contegno che doveva tenere
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mobili di ferro stonava sul lilla della maiolica del
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fine si è seduta sul bracciolo della poltrona di
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è seduta di nuovo sul bracciolo, ha detto: “Te
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ha detto: “Senti pure sul polpaccio come sono aderenti
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ha messo la fiammella sul fornello della pipa. Mio
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mobile Luigi XVI, e sul piano di vetro del
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marmo grigio e posata sul capitello una vecchia macchina
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romanzo che avevo scritto sul mio amore con Cora
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se l’è schiacciata sul ventre.” ¶ “Dunque, mio fratello
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se l’è schiacciata sul ventre.” ¶ “Che vuol dire
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questo giardino si stende sul luogo stesso in cui
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supina, le braccia conserte sul petto, i capelli penzolanti
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occhi, la croce uncinata sul berretto; il che, tra
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in mano, gli occhiali sul naso. Essa mi indica
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gli oggetti che stanno sul tavolo, come in una
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della piazza. Eccoci distesi sul letto, l’uno accanto
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l’amore per risalire sul materasso. Il letto ha
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lavoravo a questo modo sul diario, Baba, al solito
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dal pacchetto che stava sul tavolo, l’ha introdotta
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tra me e Consolo, sul lato più stretto della
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poi l’orlo ricadermi sul malleolo. Gioia si è
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da fare è proprio sul titolo.” ¶ “E cioè?” ¶ “Sul
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sul titolo.” ¶ “E cioè?” ¶ “Sul titolo, cioè sull’argomento
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grande pacco che portava sul braccio; anch’io reggevo
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braccio; anch’io reggevo sul braccio un altro pacco
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completa. Baba è salita sul pianerottolo prima di me
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in terra quanto conteneva. Sul pavimento del pianerottolo è
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due mani la maglia sul seno esiguo; la gonnella
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l’ho vista, seduta sul letto, con il busto
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telefono accanto alla lampada, sul comodino, poteva anche suggerire
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ti faccio alcune domande sul tuo lavoro?” ¶ “Ma non
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eccomi in piedi, curvo sul letto, che la scuotevo
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secca, stizzosa, irrefrenabile alzandosi sul letto, coprendosi la bocca
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braccio si è abbattuto sul marmo del comò e
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di roba che cascava sul pavimento e andava in
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era un altro aspetto sul quale non mi ero
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stata interrotta a metà. ¶ Sul marmo della tavola ho
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aperti; la vestaglia gettata sul letto, l’armadio spalancato
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stanza, mi sono disteso sul letto e ho acceso
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gli uccelli dal ramo sul quale per un poco
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continuava tuttora a dondolarsi sul mare calmo e senza
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da letto distesa morta sul letto e, successivamente, nella
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di fronte al letto sul quale Baba stava distesa
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e l’aveva adagiato sul grande tavolo che serviva
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l’aspettava, già distesa sul letto. L’assassino aveva
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sangue erano state trovate sul lavandino, sull’asciugamani e
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lo scroscio dell’acqua sul capo della morta. Ma
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Persepoli, il capitello rovesciato sul quale stavo seduto, la
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ho guardato alla sveglia, sul comodino, ho visto che
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il letto, Cora distesa sul letto, e Baba, la
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alle ginocchia, ha aperto sul fianco la chiusura lampo
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ho visto Cora distesa sul divano, ho avuto il
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tu invece ti stenderai sul letto.” ¶ “Ma perché?” ¶ “Ti
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ho pregato di stenderti sul letto perché così non
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in uno spiazzo. Eravamo sul fianco di una collina
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tavolino e mi gettai sul letto. Mi addormentai subito
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un romanziere mentre riflette sul romanzo che scriverà, cose