Francesco Muzzopappa, Affari di famiglia, 2014

pancione, interrogando mio marito sul futuro del piccolo. ¶ Sarà

il tempo tatuandosi teschi sul braccio con l’ausilio

industriali. ¶ Anzitutto una variazione sul programma. Purtroppo la visita

padre, ormai vecchio e sul punto di rimbambire. Come

primi fili di peluria sul labbro superiore. ¶ Emanuele, ti

gambe, poso le mani sul ginocchio destro e aspetto

La tragedia la faccio sul serio se non riprendi

Ma io l’amo sul serio. ¶ Emanuele, ti prego

del centro. Una volta sul marciapiede, basta sporgersi di

commento, portando una mano sul cuore, che nonostante tutto

le mani ben salde sul volante. Rallenta, persino, assumendo

la foto di Machiavelli sul comodino. Non sono mai

Vincent negli anni Ottanta. ¶ Sul campanello davanti alla porta

già fatto una carezza sul muso. ¶ In questo fantastico

rapinatore educato è gentile sul lavoro e scostumato con

probabilità mi avrebbe rapita sul serio, confinandomi in una

Lei non deve rapirmi sul serio. ¶ Ho capito, ma

accanto a mio figlio, sul suo letto, e avere

in una cesta e, sul muro, una lunga mensola

provando a consolarlo. ¶ Dice sul serio? ¶ Deve insistere e

fichi per poi sfiancarti sul campo da golf con

irruvidimento del manto stradale sul percorso del gran premio

giochi di potere accanirsi sul suo enorme talento incompreso

DETTO CHE IL GRIGIO SUL GRIGIO NON VA MAI

scaricando lattine che rotolano sul pavimento. ¶ Mi occorrono riviste

a chiedere nuove informazioni sul famoso rapinatore educato, cercando

momenti è così concentrato sul suo lavoro da somigliare

grande quanto una lavatrice, sul cui fianco campeggia la

finora ci ha provato sul serio. ¶ Non ho mai

dice, portando una mano sul cuore. ¶ E allora vada

pupazzi che ha lasciato sul piano di lavoro, ma

lavoro, ma più che sul caminetto, quelle oscenità starebbero

dice, esibendo l’anello sul dito medio della mano

chili. Fossi stata rapita sul serio, di certo sarei

pesca e fitte rughe sul collo ha di certo

spuntati i primi peli sul petto. Viso da scugnizzo

gli opali e andare sul classico. ¶ Buongiorno!, gli faccio

per appurare che esisto sul serio. ¶ È infatti un

Finito il suo lavoro sul pezzo di carne, inclina

quella cosa che ha sul braccio? ¶ Un cerotto alla

trapana gli occhi, soffiando sul ciuffo biondo che gli

meravigliata. ¶ Miss, ma dice sul serio?, chiede al termine

gli dico, mentre sale sul vespino, sistema la scatola

ora. Nuovi inattesi sviluppi sul rapimento della contessa dal

ispirazione!, dice, scanalando velocemente sul tasto ventisei, dove un

sembra faccia davvero paura. ¶ Sul serio? Non le pare

credevo ci avrebbero scoperti sul serio, e che bastasse

lasciar scivolare l’arma sul gradino con aria delusa

famoso rapinatore educato» steso sul divano, aggrovigliato al ragazzino

due si calmano, affiancandomi sul divano. ¶ Bene!, dico loro

e sorelle e concentrarvi sul piano, per cortesia? Mi

quanto la leggera peluria sul labbro superiore di Luciana

destro che batte ritmicamente sul pavimento, lo fisso con

sistemiamo tutti e tre sul divano incellophanato. ¶ Pochi minuti

miracoli che ti aspetti sul cammino per Santiago, non

C’è anche scritto sul fianco. ¶ Non doveva, gli

a casa e stendermi sul mio letto a baldacchino

e mi squadra indugiando sul viso. ¶ È proprio lei

con furia il tovagliolo sul tavolo, alzandomi di scatto

alle rose Avalanches lì sul tavolino tondo proprio dietro

mamma. ¶ Poso i gomiti sul tavolo, porto le mani

furia. Sbatteva i pugni sul tavolo, urlava e il

con la ricca colazione sul tavolino in alabastro. ¶ Benissimo

come dire... provvidenziale. ¶ E sul termine «provvidenziale», Orlando rimane

complice. ¶ Poso la frolla sul vassoio in argento Cardinale

qui ad ascoltarti. ¶ Dice sul serio? ¶ Ho la faccia

e mi metterò buona sul divano coloniale ad ascoltarti

sotto un cielo bianco. ¶ Sul prato c’era la