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esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Cosimo Giorgieri Contri, Le orme del satiro, 1920

concordanze di «sul»

nautoretestoannoconcordanza
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Se me ne innamorassi sul serio? pensò Marco. ¶ Chi
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Delle voci che correvano sul suo conto Marco ne
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diversa in breve ora!... Sul (principio, quando egli riconosciutala
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turbamento passò, leggero, istantaneo, sul viso placido della donna
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due baffi neri taglienti sul rossore del viso, l
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pranzo... il personaggio... Era sul serio, allora? ¶ – Ah! Mi
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la mano che pendeva sul suo braccio. ¶ Ella la
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sempre pareva crescere adesso, sul tardi, in un parossismo
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palchi vuoti che sbadigliavano sul corridoio con una tristezza
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rispetto? Ah! Se fosse sul punto di amarla? A
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Aveva indossato la pelliccia sul domino; e il suo
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sua madre a salutarla. ¶ Sul passo dell'uscio Giustino
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per vivere poi largamente sul lavoro degli altri... ¶ – Un
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scovò in un angolo, sul sofà davanti al tavolino
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delizioso orologio vernis Martin, sul caminetto e disse: ¶ – Io
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piccolo, quando un bacio sul volto di sua madre
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anzi pare, specie in sul principio, tutte ravvivarle e
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mia parente ammalata, là, sul Lungo Po. Adesso ho
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al parapetto del fiume, sul Lungo Po deserto, in
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supremo... Ella gli lesse sul volto ed ebbe un
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quasi dimenticato tutto. Solo sul punto di lasciarsi disse
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Giovanna gli si abbatte sul petto, lo stringe come
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invade. E cadono avvinti sul sofà, mentre ella annaspa
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si allungava coi fanali sul marciapiede. Sotto i portici
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e guardò intorno. Era sul corso Siccardi, vedeva vaneggiare
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pensò tra sé, sorridendo. ¶ Sul secondo ripiano un buffo
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dal campanello, lo aspettava. Sul tavolone dell'anticamera erano
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ricordava di averlo stretto sul suo la sera del
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e di avorio pendeva sul letto. Accanto al letto
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letto un inginocchiatoio. E sul letto, al lume pallido
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acerbo! ¶ Ella si raddrizzò sul busto, riprovò l'orgoglio
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teneva gli occhi fissi sul gesto grazioso di Noemi
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le braccia ad arco sul capo. ¶ – Signora... Signorina... ¶ – Abbiamo
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gambe, mio Dio! ¶ E sul suo viso parve riflettersi
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albergo Reale, e affacciandosi sul giardino alto sul mare
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affacciandosi sul giardino alto sul mare. Come aveva fatto
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dell'albergo che mettevano sul fianco del colle come
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viso di Dafne inseguita sul ritmo di quel valzer
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il rotolìo della palla sul piatto del gruppiere: ma
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la fanciulla, a sedere sul letto, si volse più
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volta dei libri posati sul comodino vicini a un
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cameriera posò il vassoio sul letto, davanti a Laurina
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a sollevarsi di più sul letto: sentì le sue
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lo vinse. E vide sul viso della bimba, nell
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malato. ¶ E si chinò sul petto della fanciulla, Giovanna
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la pettegola, che passava sul viale, a pochi metri
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E quel piccolo tòcco sul capo, un po' a
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a sghembo, che metteva sul suo aspetto serio l
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Tutte le fosche previsioni sul cadere della giovinezza maschile
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di qualcuno che passava sul corso Re Umberto. Marco
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Almieri... ¶ La quale aveva sul bellissimo volto, adesso, come
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parvero imbrunirsi, come quando sul verde specchiato passa un
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messo involontariamente la mano sul braccio. E aggiunse quasi
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incupì leggermente: le tornò sul viso un po' dell
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per un certo tempo sul volto una piccola maschera
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espressione amara passò realmente sul suo viso, parve per
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impettito, come corazzato. Solo sul passo dell'uscio si
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bella giornata... ¶ – Si conta sul sereno, sulla gioia – pensò
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rivolse su lei vide sul suo volto una espressione
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La pioggia era cessata: sul piccolo giardino schiariva un
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buona aria che irrompeva sul Valentino, della luce che
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grazia fine di passere sul suolo bianco. Parevano leggeri
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di fugacità premeva realmente sul cuore di Marco. Ma
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fatica del camminare, metteva sul suo volto un roseo
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montagna, a settecento metri... ¶ – Sul mare? – chiese Marco sbadatamente
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chiese Marco sbadatamente. ¶ – No: sul lago. ¶ – Non è lo
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estati di prima, passate sul mare di Genova... Quello
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pendere la piccola catena sul suo petto, come se
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le metteva un'ombra sul viso: i suoi occhi
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nel suo studio, trovò sul tavolino una lettera. Guardò
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un aspetto grave, portano sul dorso qualche rudero. Una
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avere mutato paese mettesse sul suo insonne dubbio, sul
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sul suo insonne dubbio, sul suo tormento infaticabile una
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e aperse la musica sul leggìo. Poi tentò i
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alla mia nuca e sul mio petto...» ¶ L'ascoltatore
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egli se li sentiva sul cuore, intorno al collo
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Soffocava. La notte dormiva sul villaggio, sulla campagna. Una
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letto, i capelli sparsi sul guanciale... Sognava? Pensava a
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di viaggio, si buttò sul letto. Il resto lo
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altra lotta si disegnò sul suo viso. Poi, finalmente
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piombo che gli cadessero sul cuore... ¶ – Perché ho fatto
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peso enorme lo premeva sul cuore. Si sforzava da
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irruppe, passò sulla inquietudine, sul rimorso, sul terrore. – Nulla
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sulla inquietudine, sul rimorso, sul terrore. – Nulla ci separerà
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turbarsi. Ella si rizzò sul busto, come per difenderai
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parola prevista, attesa, cadde sul cuore di Marco come
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passò dolcemente una mano sul braccio, e disse: ¶ – Va
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le braccia, la raccolse sul petto, la strinse come
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due lagrime lente colarono sul suo volto contratto. ¶ – Signor
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dolce di un corpo sul suo petto, d'odore
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su quell'intuito, come sul piano d'uno specchio
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No! Si drizzò ancora sul busto, protese il braccio
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XVII. ¶ – Chambéry! ¶ Nella notte, sul marciapiede deserto della stazione
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riconosce il luogo: affacciandosi sul piazzale della stazione, ecco
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la pietra tombale calata sul suo amore... ¶ Quanto tempo
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che te ne innamoravi sul serio: e sei scappato
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idea. Ma nello scendere sul marciapiede della stazione deserta
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a mezza montagna così; sul lago lontano dove la