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il corpus scripta


esplorazioni verbali


invenzioni verbali


Carlo Bernari, Speranzella, 1949

concordanze di «sulla»

nautoretestoannoconcordanza
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1949
Mastrovincenzo riprende a sonnecchiare sulla sedia dalla lunga spalliera
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dormite mai?» ¶ «Ho scapezzato.» ¶ «Sulla sedia?» ¶ «Sissignore, sulla sedia
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scapezzato.» ¶ «Sulla sedia?» ¶ «Sissignore, sulla sedia.» ¶ «Posso?» ¶ «Favorite.» ¶ La
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barone; un deschetto compare sulla strada. ¶ «Comunque speriamo bene
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sasso che porta sempre sulla macchina a ridosso del
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che sporge la testa sulla strada con le sue
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accende una nuova luce sulla miseria che negli altri
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o si mettono addirittura sulla porta ad adescare il
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e poi lo infrange sulla cortina dei suoi denti
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suo bel colorito rimane sulla porta, ultima immagine felice
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tazza, che ritorna tremante sulla coppa della espressi come
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verso la cassa. È sulla cassa che al signor
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egli si è scritta sulla fronte e la porta
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la sua immagine lasciata sulla porta col colorito sano
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Segue il bambino fin sulla strada, poi si rivolge
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il precipitare dell’ora sulla strada, al continuo passaggio
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del Quartiere. Si fermano sulla soglia, curvano le spalle
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gli poggiò una mano sulla fronte come a denunciare
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da una firma angolosa sulla parete a cui volgeva
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si può morire” era sulla bocca di tutti. A
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quando l’ebbe messa sulla posizione d’attenti le
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le poggiò una mano sulla spalla. ¶ Nannina non poteva
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la punta della matita sulla lingua. Al sapore aspro
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dopo nero e assopito sulla strada a frugare fra
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dico, l’inferno sta sulla terra. ¶ «Mi dovete aiutare
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si vide in bilico sulla sua attenzione, tra Nannina
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posò nero e assopito sulla ragazza: ¶ «E Carmilina? Figurati
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M. e una P. sulla fronte.» ¶ «Un pezzo di
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rilanciando il suo sguardo sulla strada «se una donna
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ad ali spiegate, sostava sulla soglia. ¶ «Signor Me’, favorite
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amo il suo sguardo sulla strada. ¶ VII ¶ Già, pure
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l’uomo ingolosito fin sulla soglia e la donna
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e mi dovete aiutare sulla strada buona.» ¶ «Sicuro» disse
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che poi lanciava vuoto sulla strada per sentirlo rotolare
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con quattro dita risollevandosela sulla fronte e usciva nel
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Parenti nei suoi soliloqui sulla porta di casa. Ora
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incavato, le unghie nere, sulla punta di lunghissime dita
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un poco la testa sulla spalla che tante carezze
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un casco dorato insopportabile sulla sua maschera dolorosa e
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luminoso fosse ben concentrato sulla sua minuscola scrivania. ¶ Una
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che ci sta scritto sulla mia mano, se posso
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avvenire del paese. Invece sulla fronte del principe si
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frase di potersene stare sulla soglia senza compromettersi né
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sana rimuginava l’aria sulla testa di Nannina «fissateli
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la porta e soffiò sulla lampada come volesse spegnerla
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Le posò una mano sulla spalla e l’avviò
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soffi sempre più gelidi sulla spalla nuda di Nannina
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anche le braccia intrecciate sulla fronte forse a difendere
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Elvira gettò lo sguardo sulla strada. S’era sempre
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e si lasciò cadere sulla prima sedia. ¶ «Donna Filomè
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bottega di nichelatore, grida sulla strada: «Ih, quant’è
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già posata una mano sulla spalla di Nannina. ¶ «Where
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avesse letta la parola sulla spalla crucciata, gridò: ¶ «Bastardo
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l’attenzione del passante sulla sua verdura. Un gioco
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compagno, e neppure immaginarsi sulla strada a guardare la
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vecchi di anni arrotolati sulla colla indurita. Nessuna città
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la erre gli rimase sulla lingua «lo io italiano
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di Nannina. Puntò diritto sulla Torretta, infilando il viale
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fogliame prima di arrivare sulla terra. Perciò l’americano
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appoggiata la bustina chiusa sulla fronte; il naso con
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di fronte, s’affacciavano sulla porta, gettavano occhiate da
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maestra. S’era fermato sulla porta di don Vincenzo
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verso i curiosi rimasti sulla soglia. «Sfolliamo, sciò!… Vi
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un grosso medaglione cucito sulla camicia all’altezza del
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pronti alla rissa, perché sulla faccenda dell’Idea si
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passava accanto per uscire sulla strada. ¶ «La porto dentro
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come un padre.» ¶ XIII ¶ Sulla porta Nannina si fermò
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le pose una mano sulla spalla, e con voce
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la signora» calcò bene sulla parola signora. ¶ «Sono fatti
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a tamburellare di dita sulla tavola e a fischiettare
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che le si rovescia sulla fronte e ritira la
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la misura.» ¶ In piedi sulla sedia, col cuore sospeso
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un mostro, faceva freddo sulla schiena. ¶ Nannina scese dalla
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sedia ma si fermò sulla porta scorgendo la Cafettèra
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letto; mentre Mastrovincenzo sonnecchia sulla sedia, con la testa
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a stendere un po’ sulla branda, anche se non
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mattonato e si gettò sulla branda. Mastrovincenzo sospirò più
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braccia sul petto, come sulla tomba del “brutto fatto
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cascami Michele era uscito sulla strada. ¶ «Ho un’imbasciata
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la sedia di traverso sulla strada, con lo sguardo
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un righino di sudore sulla piegatura e mostrarlo ad
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ona pe…er… siana». Sulla scia luminosa di quella
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Antonio. ¶ Con i gomiti sulla spalliera della sedia che
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lì a «darsi pizzichi sulla pancia per devozione… Vai
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e uscì di nuovo sulla strada. E di lì
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ci fossero più uomini sulla faccia della terra! E
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vicoletto Camillo Porzio, seduta sulla porta di casa, con
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là,» disse Carmilina aprendo sulla Pizzicatella uno soltanto dei
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ad avvicinarsi per salire sulla facciata della casa di
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terzo piano arrivava sin sulla strada. Sotto i due
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le sue note distese sulla folla che, nas’in
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Di nuovo si grattò sulla pancia per lo scongiuro
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sfortuna che s’abbatteva sulla casa di Carmilina. Invece
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quanti peli ci hanno sulla pancia tutti quanti…». ¶ «Non
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dentro di lei, smarrita sulla via da prendere. La
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Vincenzo disponendosi a sonnecchiare sulla sedia, tra una spalla
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Si teneva un pugno sulla fronte, fra le dita
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prese a darsi schiaffi sulla testa calva e mormorò
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s’erano distese lunghe sulla strada e gridavano: «Passate
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aveva appoggiato un braccio sulla spalla, perché le veniva
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tracciato la sua croce sulla corona, credendola la nuova
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quando si furono messi sulla via del ritorno. D
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curiosi. Ma si fermavano sulla porta e aspettavano. Che
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una borsa di ghiaccio sulla testa, per evitare una
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è stato. ¶ Il pianto sulla spalla di Michele, e
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il pianto di Michele sulla sua spalla hanno lasciato
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non abbia lasciato niente sulla sua spalla, forse solo
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Così c’è Michele sulla sua spalla, e c
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appena minacce per ricondurla sulla strada della salvezza, che
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posto della lampada tedesca) sulla scrivania, s’è creata
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che si sente fin sulla strada come sul punto
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ma qualcuno è ancora sulla porta semichiusa a chiacchierare
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si sbianca il cielo sulla Speranzella, riemergono i gatti
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trova requie: Mastrovincenzo saltella sulla gruccia come se giocasse
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una frangetta a punta sulla fronte. Il padre cerca
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Mastrovincenzo si ritrae, risale sulla gruccia e riprende ad
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uniti in una goccia sulla fronte. Per le tasche